Poesie d'Autore


Scritta da: Antonio Prencipe
in Poesie (Poesie d'Autore)

Tra la neve ti bacerò e Addio ti dirò

Si scioglierà la guerra e il cielo scomparirà.
Il tempo andato via
ricomincerà l'amore,
ovunque sarai io sarò lì,
occhi lucidi i miei,
dolcemente ti bacerò
nell'aria stretta dal niente.
Non ho ossigeno,
non ho lacrime,
non ho più quella strada invisibile
che mi riporta da te.  
Pretendo un altro Addio.
Amore mio vattene da qua,
questo cuore meschino dolore mi regalerà,
ora non voglio più soffrire,
le mie ali sono già arrugginite,
non tornare,
lasciami annegare
tra lava di un vulcano
ancora da risuscitare,
affoga nel tuo amore ti prego.
Lasciami qui,
solo,
lasciami soffocare
nei miei sorrisi accesi dal buio,
lascia sognare la mia anima fredda
come il cielo nero
in quest'era abusata
dal tempo e dallo sfracellato
involucro di speranze
e cartoni spenti dalla neve.
Crudele verità in
un cielo squarciato
dal sole opaco
come il cuore mio
in questo bosco senza via d'uscita,
messo a fuoco dal tempo
truffatore insaziabile d'oro
e sangue ingiustamente
respinti dalle labbra mie
amanti insofferenti del dolore,
amore illegittimo della vita mia.
Composta mercoledì 30 marzo 2011
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Destinazione Paradiso

    Come un treno che ferma ad ogni stazione
    come un saluto fatto aspettando
    e passa un'altra stagione
    senza poterti vedere
    mi hai lasciato la pioggia che cadeva
    sopra gli occhi mentre una lacrima scendeva
    Il tempo passa intanto e senza coraggio
    quel treno non ritorna.
    Forse prenderò un giorno la tua stessa direzione
    persa come un giorno nella stessa situazione
    avrò finalmente la forza di non girarmi indietro e prendere quel treno
    che una volta perso non passerà più
    spero per il Paradiso...
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      Scritta da: Silvio Squillante
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Sorpresa e turbamento si radicarono in te...

      Sorpresa e turbamento si radicarono in te
      mentre scioglievo il mio ultimo segreto:
      "un cuore debole ed un fil di fiato
      sono miei compagni fedeli".

      Chiamarla vita non mi fa sentire meglio,
      chiamarla morte sarebbe prematuro,
      spendo giorni interi
      a perder diottrie sopra un libro.

      Sfiorò il tuo orecchio questo battito di vita,
      lambirono in modo sensuale i tuoi occhi
      le mie enormi iridi,
      mentre m'abbandonava il vital respiro.

      Lettura più bella non conobbi
      al di fuori di quegli attimi,
      al di fuori della mia vita
      vissuta tutta d'un fiato.
      Composta sabato 26 marzo 2011
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        Scritta da: Jean-Paul Malfatti
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Affinché che vita...

        Affinché la vita sia vissuta al meglio,
        bisogna accettare e sapersi accettare.

        Affinché la vita sia bella,
        c'è soltanto un mezzo: bisogna vivere bene.

        Affinché la vita possa circolare,
        occorre fare appello all'amore.

        Affinché la vita abbia sapore,
        bisogna condirla con una dose d'amore.

        Affinché la vita abbia un senso,
        dobbiamo cercare di tirare fuori qualcosa
        di buono anche da una cosa così orribile.

        Affinché la vita sia ciò che deve essere,
        bisogna esistere unione di spiriti,
        unione di caratteri ed unione di cuori.

        Affinché la vita possa continuare
        e voi possiate continuare ad essere umani,
        insegnate ai vostri figli e nipoti
        a sognare un sogno nuovo e differente.
        Composta lunedì 30 giugno 2003
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Sai di me

          Scorre il tempo come sabbia
          lenta scende dentro la clessidra
          e non puoi toccarla né fermarla
          puoi solo girare se ti fà piacere
          e vedere come può continuare...
          sai di me quello che vedi
          come dietro ai vetri di una finestra chiusa
          e non senti la voce come sabbia che non fà rumore
          passa e tace
          non mi puoi toccare né considerare
          scorgi la figura che si muove
          ma di me non conosci niente.
          Apri la finestra fai entrare il sole
          ferma quella sabbia...
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            Scritta da: Giorgio De Luca
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Oltre la collina

            Il vento accarezza le nuvole,
            allontana stagioni di rimpianti,
            lunghi silenzi che separano il tempo.

            Cerca la casa di pietra scaldata dal sole,
            ascolta il maestoso cantar del giorno.

            Spuntò dal nulla...
            negli occhi amorevole sorriso.

            Ove riecheggia il suono colora sogni
            nelle serene notti di maggio.

            Insieme, mano nella mano,
            oltrepassano rosseggianti colline.
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              Scritta da: Giorgio De Luca
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Cosa resterà del nostro tempo

              Che ne sarà di noi
              quando calerà il sipario
              sul palcoscenico della vita.

              Cosa resterà del nostro tempo...

              Nessuno ricorderà.

              Canzone triste canterà inverno,
              stagioni d'amore
              racconteranno i cantastorie.

              L'alba illumina sentieri incerottati...

              Avanziamo lentamente.

              Parole spoglie indossano cappotti di vento.
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                Scritta da: Giorgio De Luca
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Angelo mio

                Afferro le tue mani angelo mio,
                portami dove le arpe suonano
                melodiose armonie.

                Allontanami da questa casa che ha
                porte e finestre spalancate,
                strade polverose...

                Accompagnami dove i bambini
                cantano in coro l'inno alla vita
                e i vecchi riposano sotto filari di gelso.

                Non aspettare che l'inverno sparga gelo
                sui campi addormentati,
                le donne coprano con un velo nero gli occhi
                nel vecchio cimitero.
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