Poesie d'Autore


Scritta da: Antonio Prencipe
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ma che stupido cuore mio

Ma che stupido cuore mio ingrato
che appassisce,
con la lama fredda di un autunno
da disinnescare ora lo so.
I cosiddetti amori
scongiuravano la mia pazienza
di non affondare.
I cosiddetti amori
morivano delicatamente sul corpo mio
ancora innocente, violato
dal tramonto di tante lacrime
sfidate dal ridicolo soffio
di mille civiltà sepolte.
Ma che stupido cuore mio malinconico
che ritorna,
tormenta il rinascere turbolento
di un altro fior di campo
su questa mia autostrada
divisa dallo strepitar imponente di un sole rosso
maestro della vita mia,
senza buche o massi da evitar.
Ma che stupido cuore mio sentimentale, struggente
sempre lontano ed anche se
so di possederti nel corpo mio,
non ti sento più mio,
sei morente e negli occhi miei grandi marroni
si rivede ancora il grande dolore fresco,
digerito soltanto dalla mia gioventù tradita,
stereotipata in una finta vita,
fingendo amore che non c'è.
Composta lunedì 14 marzo 2011
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    Scritta da: Federica Colarossi
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Cielo d'amore

    Meraviglioso cielo di speranza
    di un amore infinito,
    dove uccelli fatti di sogni
    ondeggiano nel vento
    sbattendo ali di luce
    in un'aria che pare
    non esaurisca mai la sua bellezza.
    Le ombre mai copriranno il silenzio,
    il buio non si ciberà
    di questo luogo vaccinato contro l'odio.
    È un amore talmente grande
    che persino una rosa di cento anni
    trova la forza di non appassire.
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      Scritta da: Federica Colarossi
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Vallate devastate di colore.
      Campi strapieni di rose,
      luogo sacro, aria pura.
      Spirito libero in volo
      fra le fronde degli alberi.
      Un urlo di gioia
      per la felicità
      di essersi liberati
      dalle catene della vita.
      Fantasia sboccata da una bottiglia di vetro,
      chiusa da un tappo fatto di realtà nera.
      Insicurezza di vivere,
      barriere omesse da mentalità chiuse.
      Un solo stato variabile,
      con la speranza di cambiare le cose,
      una strada,
      un sentiero
      che porta alla libertà.
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