Poesie d'Autore


Scritta da: Giorgio De Luca
in Poesie (Poesie d'Autore)

È sempre notte (nei loro cuori) Terremoto de l'Aquila 6 Aprile 2009 - 6 Aprile 2011

C'era silenzio quando l'ombra
sparse il velo sui loro occhi.

L'orologio è fermo a quell'ora...

Per ricordare.

È sempre notte nei loro cuori,
non c'è suono, né voce.

Quel rumore resta vivo,
non va via,
riecheggia nella mente
più forte di un tuono.

Vorrebbero sradicarlo, ma batte
come un batacchio di campana
che annuncia l'inizio della messa.

Aspettano che si accenda una luce.
Composta mercoledì 23 marzo 2011
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    Scritta da: Ombra Nella Notte
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Il verme conquistatore

    Guardate! È una serata di gala
    In questi ultimi anni desolati!
    Uno stuolo d'angeli alati!
    Tra i veli e sommersi dal pianto,
    A teatro siede a vedere
    Un dramma di speranze e timori,
    L'orchestra emette a tratti in sordina
    La musica delle sfere.

    Parodiando Iddio nel cielo, i mimi,
    Sottovoce borbottano, sussurrano
    E si gettano qua e là. Marionette
    Soltanto che vengono e vanno
    Al cenno di cose immense informi
    E spostano gli scenari avanti e indietro
    Scuotendo dalle loro ali di Condor
    L'invisibile Affanno!

    Un dramma così variegato, non temete,
    Non sarà scordato!
    Col suo Fantasma per sempre inseguito
    Da una folla che mai non l'afferra,
    In un cerchio che sempre ritorna
    Nello stesso identico punto,
    E molta Pazzia, e ancor più Peccato,
    E Orrore animano la trama.

    Ma guardate, tra la ridda dei mimi,
    S'insinua una forma strisciante!
    Una cosa rossosangue si snoda
    Sbucando dalla scena deserta!
    Si snoda! Si annoda! Tra spasmi mortali
    Suo cibo diventano i mimi,
    Singhiozzano i serafini ai denti del mostro
    Di sangue rappreso imbevuti.

    Spente, spente le luci, tutte spente!
    E sopra ogni forma fremente,
    Funebre sudario il sipario
    Vien giù con fragor di tempesta,
    E gli angeli pallidi esangui,
    Levandosi, svelandosi, dicono
    Che quella è la tragedia "L'Uomo",
    E il Verme Conquistatore, l'eroe.
    Composta martedì 22 marzo 2011
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      Scritta da: Antonio Prencipe
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Seduto in mezzo ad un mare cruente

      Nebbia fitta dentro me.
      Piangerò e sorriderò nello stesso tempo.
      Piangerò seduto sulla
      scogliera di un mare cruente.
      Sorriderò per il dolore inflitto
      al mio cuore già devastato.
      Ho detto si,
      ti ho quasi amato in riva all'ombra
      innocente di un nuovo finto inizio,
      un nuovo riscatto alla mia vita,
      volevo ricominciare a vivere, a sognare
      e invece in un secondo tutto è volato via,
      in alto con la mia sensibilità storpiata,
      confusa dalla ridicola pioggia
      che bagna i miei capelli castani.
      Ma che senso ha, sorridere ed amare
      se poi dentro di te sei già morto
      e non sai come risuscitare?
      Dubbi, ansie, alberi nudi nei miei quartieri
      infuocati di passione per me,
      per quello che ero quant'ero con te,
      per quello che sono senza te,
      per un Addio non detto,
      per una foto strappata dalla mia anima,
      per ogni bacio che rimpiango,
      che maledico inginocchiato,
      cercando e pregando l'angelo più dannato
      di prelevarmi e portarmi con se,
      nell'infinito, nell'uragano senza giorni
      da sperare e notti appese
      alle maniglie delle porte in attesa
      di una guerra da vincere,
      da gettare in culo al mondo,
      spade affilate, bombe non esplose.
      In Amore vince chi dimentica.
      Nella Vita vince chi combatte
      e non si risparmia,
      chi getta sangue e raccoglie vento,
      chi soffre e non smette di sorridere.
      Composta lunedì 21 marzo 2011
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Non c'è più noi

        E non c'è più niente
        eppure forse, eppure ora
        tento di ricordare
        quello che siamo stati
        tu dici che può bastare
        ed è così lontano quel tempo
        e ti inseguo ancora...
        Ormai come un fantasma
        senza voglia e senza forze
        ti lascio dove sei
        e l'affanno di cercarti è passato ora
        non hai più la mia stessa aria
        non hai compagnia
        d'amore nemmeno ormai l'odore....
        Il tempo passerà lento
        sul mio cuore stanco
        lenirà anche questo dolore.
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          Scritta da: Egizia Russo
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Primavera

          Sai esser dolce
          meravigliosa
          nei tuoi mutamenti...
          Non vi è
          bellezza estasiante
          nelle tue vesti
          Colori tenui
          baciati dal sole
          nascono in te
          piccoli tesori
          della natura.
          Unica magia!
          unica ebbrezza
          al polline del tuo
          germogliare
          delizie della
          tua freschezza...
          Profumi intensi
          al tuo fiorire
          rosa candido
          è la tua veste
          rosa profumata
          è il tuo nome...
          Fior di pesco!
          l'arrivo della primavera!
          Composta lunedì 21 marzo 2011
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            Scritta da: Duilio MARTINO
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Abruzzi... i monti ed il mare

            Massicci e le profonde gole scavate,
            tratturi arditi, squarci che secolari,
            son madidi sudari d'aspre vallate,
            eterne segnature già leggendarie.

            Da indomite tribù di terre Sannite,
            temibili briganti, genti efferate,
            il grido scuote i miei monti impoveriti
            turbando le coscienze meno assonnate.

            La vivace e sorgiva acqua da sui monti
            è giunta sull'adriatico litorale
            or sosta stanca tra le globali sponde
            quietata e poi confusa dall'aspro sale.

            Non voglio udire quel fraudolento amico
            il patto secolare non fu onorato,
            ridare alla sorgente il suo fluido antico
            da nuvole e dal vento l'aiuto dato.

            Trafitto dai frammenti dei mille inganni
            il vento sulle cime mi condurrà
            e giunto in quota alla fine dei miei anni
            sfiorar le amate vette in eternità.
            Composta sabato 17 luglio 2010
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              Scritta da: Antonio Prencipe
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              In silenzio

              Chi in silenzio ama
              in silenzio vive.
              Chi muore gridando l'amore sbiadito
              come un tatuaggio inciso sulla pelle,
              in silenzio affoga, nelle proprie urla
              soffocate da un'anima
              ossidata sull'asfalto sconfinato
              dalla luce del sole
              che lacrima raggi e sangue dal color ruggine.
              Chi sposa l'eternità
              vive sospeso ad un filo di nylon
              dal tempo spezzato, fuoco eterno dell'inverno
              freddo come la notte ma dolce
              come il rumore dei tulipani
              che piangono nel vento arido d'incanto.
              Chi ha paura dell'odore
              soffocato d'erba bruciata in silenzio piange
              neve e smeraldi sbattuti al suolo,
              condannati dalla scia intrepida
              di mille stelle comete dorate come l'aurora
              illuminata dal riflesso lunare
              di un paradiso già morto.
              Stelle comete cadenti in un
              bicchiere rotto e sul fondo
              inchiostro e cenere si perdono
              tra le gocce inebrianti d'alcol e follia.
              Chi nella notte scrive poesie
              in silenzio canta l'aborto spontaneo
              di un cuore disarmato e senza emozioni.
              Chi nel mare coltiva sogni e amori
              in silenzio strangola i peccati disciolti e gettati
              nella sabbia armonica, sublime
              di finti miracoli e finte destinazioni,
              spezzate dal dolore tristemente
              colpito dall'ombra maleducata
              di un cielo inappropriato
              senza lucciole e finti tesori
              in questo strano territorio misterioso.
              Composta domenica 20 marzo 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                No Title #1

                Brillante pioggia
                illuminò le rughe
                di quel salice dalla pelle spessa.
                Ritto nella sua vetusta anima
                implorava pietà,
                si sporse in un impeto d'amore
                supplicando Dio di non portargli via
                il suo ultimo pezzo di vita,
                di non far piangere
                il suo vecchio cuore.
                Cadde distrutto nel portico
                ma si tirò su in primavera
                in tempo per raccontar la storia
                dell'aquila che maestosa volo via
                aprendo le sue possenti ali.
                Composta mercoledì 16 marzo 2011
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                  Scritta da: Silvio Squillante
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Il possente lamento della pittura...

                  Il possente lamento della pittura
                  traspare dal disordine con cui son disposti
                  quei riflessi d'anima,
                  in una nuvola di irresponsabilità
                  il pittore butta giù il suo dolore...
                  non è olio su tela
                  ma sangue,
                  il giallo è un emorragia cicatrizzata
                  che si porta con se garza e punti,
                  il viola è sangue morto
                  figlio di botte al cuore
                  forti e rilvelatrici come le sbronze
                  di Kerouac e Bukowski.
                  Ladri d'anima e colature non volute
                  sono i cavalieri
                  che difendono questa nuda confessione.
                  Composta mercoledì 16 marzo 2011
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