Ho scritto pensieri ho scritto progetti sulla sabbia, in riva al mare Da lontano giorno per giorno li stavo a guardare Silenziosa la tempesta come me s'incamminava l'onda dolce ed imponente accarezzava la spiaggia Poi la quiete, tutto fermo e di me più nulla rimaneva sulla sabbia Ora sto qui ad aspettare sola, senza più pensare Intanto guardo le montagne.
Siamo da soli tutti quanti, in questi giorni di paure costanti. Un piccolo abbraccio ci può costare la vita, un piccolo bacio può portare paura infinita.
Giorni angoscianti in tutte le città, e per strada prima di "ciao" dici "vai più in là". Paura, angoscia e distanza delle scuole, si possono abbattere se uno vuole.
Con le giuste indicazioni ci si può incontrare, facendo attenzione a non aggregare. In questi giorni di infezione globale, unendo le forze si abbatte il male.
Ma io Che vivo sulla soglia Debbo rendere giustizia a entrambi i sogni
Il reame che mi si professa Sopra al mio capo Quando veglio il silenzio Mi culla nella più limpida delle visioni
Tutto è chiaro Ma basta il più piccolo intoppo Esterno Perché questo Divenga il solito mondo Innocuo e trasparente e il silenzio annega Nell'innocenza di un pensiero libero Dove il libero pensiero è solamente una bella bandiera Per rattoppare le nostre anime.
Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato? Domandò il bambino a sua madre. Ed ella pianse e rise allo stesso tempo e stringendolo al petto gli rispose: tu eri nascosto nel mio cuore, bambino mio, tu eri il suo desiderio.
Tu eri nelle bambole della mia infanzia, in tutte le mie speranze, in tutti i miei amori, nella mia vita, nella vita di mia madre, tu hai vissuto.
Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo, e mentre contemplo il tuo viso, l'onda del mistero mi sommerge perché tu che appartieni a tutti, tu mi sei stato donato.
E per paura che tu fugga via ti tengo stretto nel mio cuore. Quale magia ha dunque affidato il tesoro del mondo nelle mie esili braccia?
Uccelli cantanti, mai stonati allietano il bosco al raggio di sole, si scostano al soffio di vento, gorgheggiano al limpido scroscio dell'acqua e si intingono nelle sue gocce.
Un bosco non è un bosco senza il canto degli uccelli.
Per me, per il mio tempo per il mio bene per il respiro più costante per il passo carezzevole per lo sguardo all'infinito per il tocco a quelle foglie per sedermi ad ascoltare ogni suono qui con me, per staccarmi dal rumore e provare un po' di gioia per vedere le bellezze che circondano il mio mondo per lasciare che una gialla coccinella mi passeggi tra le dita finché un alito di vento spiegherà le sue macchiette e un saluto le darà.