Poesie generazionali


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie generazionali)

Papa Giovanni Paolo

Un uomo venuto da lontano
un angelo perso in questa terra
tra gli umani il più umano
distrutto dal dolore per questa eterna guerra.
Ha varcato ogni confine
cercando di mediare
sperando in una pace che non avesse fine.
Non si è dato mai per vinto
neanche colpito al cuore
dall'amore per tutti noi più che convinto.
Una sola Madre nell'animo aveva
mai nessuno tradiva
e la sua fede che in tutti seminava
fulgida e luminosa luce, cresceva.
Un Padre per tutti questi figli
ci ha lasciato i suoi insegnamenti
il coraggio di vivere
con la fede e l'amore ci ha reso potenti
noi dobbiamo soltanto ringraziarlo
per i suoi preziosi consigli.
Sarai sempre nel nostro cuore
tu che ci hai insegnato l'umiltà.
Papa santo presto sarai
la tua vita per tutti d'esempio sarà.
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    Scritta da: manu_storm
    in Poesie (Poesie generazionali)

    L'immensità di un secondo

    Vorrei essere una lacrima
    Per nascere nei tuoi occhi,
    Vivere sul tuo viso e
    Morire sulle tue labbra.

    E se anche la vita
    Fosse breve sarebbe
    La più bella che potessi avere
    Se tu fossi con me.

    Tu sei una rosa
    Nel deserto di ogni giorno;
    Sei cento parole di silenzio
    Dopo mille inutilità
    Che hanno preso vita
    Lontano da te.

    Se fossi una lacrima
    Morirei felice per aver sfiorato
    La tua pelle in un istante
    Immenso durato l'infinità
    Di un secondo.
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      Scritta da: manu_storm
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Un altro giorno senza te

      Questa mia emozione va
      Sulle note di questa canzone
      Si porta dietro il mio cuore
      Che cerca ancora il sole

      e intanto l'emozione andrà
      Dove tu la porterai
      In questi giorni di tristezza
      In cui si sente la tua mancanza

      e scende la sera
      Con la sua strana carezza
      e porta con se l'amarezza
      Di un altro giorno senza te.
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        Scritta da: Carlo Peparello
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Cosmo dentro

        Non c'è verso di dormire
        qualcosa non vuole addormentarsi
        Una voce non si sopisce
        Un pensiero non muore
        Qualcosa mi tiene aggrappato
        controvoglia, disorientato
        Il vento accarezza rude i vetri
        scricchiolii del passato
        tutto è accentuato nella notte
        Il respiro diventa ululato
        il battito un ritmico avanzare
        sono vittima e carnefice
        distruttore o artefice
        qualcosa muore e altro rinasce
        il silenzio perdura o forse è paura
        il coraggio si mostra senza passi
        rieccheggia a chi ascolta se stesso
        ridi burlone chiamato incubo
        so chi sei e non mi puoi toccare
        è ora di dormire
        il giorno sta per arrivare.
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          Scritta da: fa
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Tu,
          mi vorresti diversa,
          ed io invece son qui e son sempre la stessa...
          tu vorresti che io gioisca per tutto, anche per ciò che non mi fa piacere,
          se lì pronto a puntarmi il dito.
          Tu,
          bravo giudice con gli altri e poco con te stesso,
          guardati intorno,
          non permettere agli altri di decidere per te,
          ma sappi riconoscere qual è la strada da seguire,
          qual è il momento di agire...
          nessuno è mai solo se sa riconoscere il vero amore!
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Manchi

            Nel volo lento di questa giornata, il respiro è sopito nei ricordi...
            Una mano sul petto
            come a voler fermare il volo
            di quest'anima, di questo cuore, in perenne ricerca di te...
            Consumate le poche energie nell'assenza
            che mi divora lo sguardo perso...
            cerco forti segnali come fosse riserva di luce
            come riserva d energia
            Aspetto con gli irregolari battiti ma... non ci sei, dove sei?
            Ingoio lacrime camuffandole per saliva
            e penso al baratro, alla nausea, all'andirivieni silente della vita
            che più mi da più mi toglie...
            e alle strette vie di fuga, che non hanno colori ma...
            in bianco e nero con un filo spinato intorno
            e avvoltoi attori alle pareti laterali,
            che cercano il mio respiro, che bramano la mia vita...
            fuori ci sei tu, terra promessa...
            così vicina...
            così lontana...
            Ti voglio un "bene" dell'anima e...
            forse è una follia,
            ma non ho mai amato come amo adesso
            e più non ti penso e più sei li
            manchi... da impazzire!
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