Poesie personali


Scritta da: Alessandra Rambaldi
in Poesie (Poesie personali)

Vera eroina

Tu donna pilastro di forza,
sostieni il mondo solo col tuo sorriso,
non ti arrendi mai
sopporti i soprusi, le malvagità,
le guerre, le ingiustizie date dai tuoi stessi figli,
solo per questo meriti un giorno di
avere un posto speciale perché
ci vuole coraggio a sopportare tutto questo,
tu sei l'eroina e sempre lo sarai e oggi
8 MARZO vieni quasi incoronata, ma domani?
Composta lunedì 8 marzo 2010
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    Scritta da: Piero Tenna
    in Poesie (Poesie personali)

    E-mail di Tommy dal cielo

    Perché sei sempre triste, mamma,
    già al risveglio del mattino?
    Credi che Tommasino tuo,
    non sia a te vicino?
    Non devi dubitare,
    son qui accanto a te,
    sempre presente,
    sia quando dormi, lavori, mangi,
    oppure non fai niente.
    Questa dolce mansione,
    che Lui m'ha assegnato,
    è tanto cara, non costa fatica,
    dona felicità pura, anzi, è gioia rara,
    sedermi accanto a te,
    scrutarti con amore,
    fede e tanto ardore,
    mentre mi sogni o preghi,
    inginocchiata e assorta,
    tanto fremente, a Lui rivolta.
    Mamma, non hai smesso di soffrire
    un solo istante, da quando son partito,
    e pensi sempre a me, il tuo Tommino,
    nei brevi sogni, destati dall'angoscia,
    al primo sorgere del mattino,
    e poi ancora, per tutto il dì,
    persino quando, il Papi mio,
    divide la tua pena fra di noi,
    voci silenti d'un passato che,
    non ripeterà le armoniose melodie
    che adoravi riascoltare:
    "Amore", detto da Papi mio
    e, "Mamminaaaa!" urlato da me,
    da Tommasino, io,
    un terzo del cuore tuo, Mamma.
    Ora, Per rallegrarti un po'
    e renderti serena,
    sappi che ho parlato
    col Capo in persona,
    Uno ok, credimi,
    molto per bene,
    da tutti noi amato,
    il Quale, senza indugi,
    Ha indicato una candida nuvola,
    tutta per la famiglia,
    in là nel tempo, ovvio,
    poiché, a Suo dire,
    avete molto da fare in terra,
    ancora, prima ch'Egli,
    ci possa riunire qui, in paradiso,
    luogo in cui, stranamente,
    tutto mi ricorda il sorriso
    che illuminava il tuo bel viso,
    Mamma.
    Composta martedì 31 agosto 2010
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      Scritta da: Rosanna Tafanelli
      in Poesie (Poesie personali)

      Non sarà pace - 8 marzo 2011

      Non sarà pace per noi,
      finché le lacrime di una sola donna
      bagneranno ancora aule di tribunali
      o navate di chiese,
      per un dolore che non trova parole.

      Non sarà pace,
      finché il corpo di una sola donna
      giacerà ancora in sale d'obitorio
      o in letti d'ospedale,
      per una violenza che non ha ragione.

      Non sarà pace,
      finché i passi di una sola donna
      risuoneranno ancora in strade di periferia
      o in ville di potenti,
      per un compenso che è senza dignità.

      Non sarà pace,
      finché la rabbia di una sola donna
      urlerà ancora nelle piazze del paese
      o nel buio della sua mente,
      per un'ingiustizia che non prevede riscatto.

      Non sarà pace per noi, uomini e donne,
      finché una sola donna non otterrà rispetto.
      Composta domenica 6 marzo 2011
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        Scritta da: Andrea Bidin
        in Poesie (Poesie personali)

        Amico disagio

        Il chiasso della città
        risveglia le sue membra intorpidite
        quell'attività frenetica
        acuisce il suo disagio

        L'odore del caffe obnubila i sensi
        come in un gesto di beneficenza
        tentativo estremo illusoriamente riuscito
        di rilassare il suo animo

        Lo studio lo coinvolge
        più per necessità che per piacere
        La sua mente vaga altrove
        raggiungendo luoghi d'ogni dove

        La radio trasmette canzoni d'annata
        con lui han ben poco da spartire
        eppure le ascolta con fare annoiato
        di chi suo malgrado è costretto a subire

        Le avances del cibo non lo ringalluzziscono
        rappresentano solo un passatempo
        con cui allungare il brodo
        di quell'esistenza così sofferta

        La lancetta scorre inesorabile
        mentre il chiasso dei fanciulli un poco lo disturba
        camminare di pomeriggio negli anfratti della città
        aiuta costui ad allontanare i pensieri

        I colori della tv sono ormai tutti uguali
        il grigiore contenutistico lo esaurisce
        la banalità degli individui lo infastidisce
        la mordacchia sull'informazione lo avvilisce

        Il cielo stellato annuncia la giovane notte
        il cotone del pigiama da sollievo finalmente
        di rilassarsi non v'è modo ultimamente
        la tensione lo accompagna costantemente

        Internet è per lui una bestia immonda
        sempre capace di dissuaderlo
        sempre capace di illuderlo
        sempre capace di esaltarlo

        Vorrebbe domarlo come un torero
        ma si ritrova infilzato da un toro
        che fa della realtà il suo giocattolo
        e della fantasia la sua arma da taglio

        Il libro sul comodino sembra quasi un castigo
        il letto ordinato è una magra consolazione
        il calore delle coperte serve solo a ricordare
        quand'è stata l'ultima volta in cui si è sentito migliore

        Perché quello del dovere
        è un senso inevitabile
        ma quello di colpa
        è un senso inaffabile

        I muscoli si distendono
        il silenzio torna a dominare
        si serrano i denti con forza
        e le immagini ricominciano ad illuminare.
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          Scritta da: Tania Scavolini
          in Poesie (Poesie personali)

          Ottomarzo

          Mi soffermo
          su sguardi tagliati dentro una stoffa azzurra,
          su pietre lanciate contro chi colpa non ha,
          su corpi violentati, deturpati, bruciati
          di chi solo ha osato trasgredire,
          su corpi mutilati
          di chi è vittima sacrificale
          di usanze primitive.
          Penso
          a chi per prima non si fa rispettare
          e si offre sull'altare
          per un po' di effimera fama e notorietà
          o a chi per essere al pari dell'uomo,
          diventa peggiore
          per arroganza, cinismo e aridità.
          Sogno
          un mondo dove quegli sguardi
          possano rivelare il volto,
          senza ostacoli alla libertà,
          dove ci sia solo rispetto,
          senza abusi sulla personalità,
          dove la conquista di spazi
          porti alla vera parità.
          Desidero
          che questo fiore profumato
          di tenera fragranza
          e alla donna dedicato,
          sia simbolo di speranza
          per un mondo di uguali diritti,
          uguale dignità.
          Composta sabato 5 marzo 2011
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            in Poesie (Poesie personali)

            Voliamo insieme

            La luce dei tuoi occhi illumina i miei,
            la punta del tuo naso spinge sulla mia,
            il tuo sorriso si riproduce sulle mie labbra,
            il tuo respiro si scambia con il mio,
            il tuo seno preme sul mio petto,
            le tue braccia si intrecciano con le mie,
            le tue mani avvinghiano le mie,
            i nostri corpi si cercano,
            poi i nostri pensieri si uniscono,
            fino a che i nostri desideri ci travolgono,
            niente più ci circonda ci siamo solo noi,
            ci troviamo sospesi da terra nessuno ci può raggiungere,
            voliamo in alto solamente io e te.
            Composta mercoledì 30 giugno 2010
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              in Poesie (Poesie personali)

              Colloquio

              Uomo di questa vita non rassegnarti mai,
              cerca anche sé con difficoltà di essere felice;
              si dico con difficoltà, perché devi sopportare mille e mille controversie
              e sé alla fine sarai ancora vivo,
              non sarai felice ugualmente,
              perché non saprai mai quale è il tuo compito in questa vita;
              allora penserai perché vivo?
              Non ti preoccupare perché nessuno ti può rispondere.
              Ti dico una cosa mio caro amico,
              cerca sempre di vivere la vita come un sogno
              ti accorgerai che il momento più tragico è quando il sogno finisce.
              Ricordati che l'uomo ha una mente,
              ma chi comanda l'uomo non è la mente, ma il cuore
              quindi stai attento nella vita a curare il cuore,
              cerca di non farti sfuggire quelle occasioni che possono farti sorridere.
              Ti saluto mio caro amico e spero che tu possa ricordarti di me, ora che ci sono,
              perché così potrai seguire i miei pensieri di adesso.
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