Poesie personali


Scritta da: Nello Maruca
in Poesie (Poesie personali)

LXXV

In clima disteso quant'austero
Susseguonsi incessanti le lezioni,
unanime dei docenti l'intenzioni
inculcare il massimo pensiero.

Una voce in aula per orario intero
Spinge le menti in propulsioni
canco pare a volte costrizioni
calcando inverso stesso sentiero.

Si dice di Machiavelli e Ariosto,
di Tasso biografia, opere eccelse
inserendo Galilei al giusto posto.

Arcadio e Metastasio, vita e morte,
Parini, Alfieri e quanto a essi valse
Trovarsi a propalar in una corte.
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    Scritta da: Nello Maruca
    in Poesie (Poesie personali)

    LXXIV

    Due giorni son trascorsi in congettura,
    ora comincia di già la lezione;
    sarebbe dannoso darci a conversazione
    che già si è al terzo giorno d'apertura.

    Tutti i docenti son d'alta statura
    Formati in speciali centri di selezione,
    aperti sono a ogni spiegazione
    e danno certezza d'istillar cultura.

    Quattro, quest'oggi, le ore di lezione:
    Italiano, storia, greco e latino;
    domani avremo, invece, orario pieno.

    Ogni lezione sarà dissertazione
    Chè non conseguirete un diplomino
    Ma prova d'eccellenza avrete appieno.

    A parlare è il magnifico Austino
    Professore di greco e di latino.
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      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie personali)

      LXXII

      Aperti i battenti della grande
      Scuola, tal è per suoi interlocutori
      Egregi da sempre precursori
      e loro interessar in alto spande.

      Il primo dì in presentazion si spende
      Di vecchi compagni quattro ne son fuori,
      due bocciati e due con nuovi tutori.
      La lezion non sosta, domani riprende.

      L'ore son passate chiacchierando
      tra i due professori nuovi aggiunti
      per far tra loro e noi conoscenza.

      Domani inizia, però, la vecchia usanza,
      non presentazioni né ragionamenti
      ché il programma va già snocciolando.
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        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        LXXIII

        Come quando una notte senza stelle,
        buia, e l'oscurità regna sovrana,
        fa capolino spicchio d'immortale luna
        donando luce a mare, cielo e colle.

        Il mondo non ha di luce cose più belle,
        sol'essa n'omaggia la pupilla umana
        e ogni cosa senz'essa è cosa strana,
        così com'essa, pur voi siete faville.

        Di questa Scuola voi siete l'orgoglio,
        se senza sarebbe come lo cielo
        mancante di luminosa stella.

        Perciò quest'anno tutti in gamba voglio,
        toglietevi d'innanzi ogni qual velo
        ch'offuscasse le sveglia vostre cervella.

        La quarta classe è preludio al dopo,
        è ante porta di maturità formata
        ch'appresso a questa si tiene superata
        la quinta che raggiunge, poi, lo scopo.

        Avrete i professori al vostro fianco
        E io, preside, ci sarò puranco.
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          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie personali)

          LXXI

          In sì cotanto corto tempo, diverse
          Le vicende calate in nostre menti;
          da trist'eventi a lieti avvenimenti,
          l'une dall'altre, molto, molto inverse.

          Da gioia la vita passa a strette morse
          e quanti in terra sono grandi talenti
          Nessuno può capire tal cambiamenti;
          da dritte le cose tosto son converse.

          Domani è primo giorno di frequenza
          e sono pronto e quasi sono sereno,
          mi turba un poco mamma in sofferenza.

          L'ansia l'ha colta nel petto sensibile
          e le lacrime calanti, senza freno,
          creano nell'alma cruccio irremovibile.
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            Scritta da: Sir Jo Black
            in Poesie (Poesie personali)

            ... è dolore!

            Dentro la pazzia è dolore:
            uccido
            noi...
            in un volo, sangue.

            Perché sei voluta andare?

            Fuori la pazzia è dolore:
            cammino
            io...
            in uno spazio, vuoto.

            Perché sei dovuta andare?

            Dentro la pazzia è rosso,
            malsani pensieri
            costruiti.
            Dolore.

            E tu sei via!

            Fuori la pazzia è grigio,
            antichi sogni
            infranti.
            Dolore.

            E tu sei via!
            Composta venerdì 11 marzo 2011
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              Scritta da: geggio
              in Poesie (Poesie personali)
              Tante volte non si ha il tempo
              e si vuole fare tutto

              tante volte si ha il tempo
              e non si vuole fare un cazzo

              tante volte

              sei tu a decidere

              fottitene del tempo
              fottitene del resto

              entra nella tua mente

              vivi come è meglio vivere per te
              vivi non per gli altri

              così facendo
              troverai la strada

              liberati.
              Composta martedì 29 marzo 2011
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                Scritta da: Rossella Porro
                in Poesie (Poesie personali)

                Mai arriverà...

                Mai arriverà la pioggia
                a placare la sete
                e continuare tra stanche
                dune
                l'eterno viaggio
                senza meta
                seguire
                l'ultima stella della notte
                che arde
                prosciugando
                quelle calde
                goccie di lacrime
                di laghi ormai
                esausti
                chiusi nel profondo
                abisso di un niente
                che nasconde
                inaccessibili mondi
                e vagare
                senza più voglia alcuna
                di cercare...
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