Poesie personali


Scritta da: Armando
in Poesie (Poesie personali)

La grande onda

La grande onda che aspetto,
adesso arriva,
forse domani si farà presente.
La grande onda,
ogni tanto nei miei sogni appare,
si materializza nella coscienza mia
e mi tormenta.
Quel cataclisma che gli uomini sconvolge,
che veste panni diversi,
indumenti colorati e bigi a volte indossa,
si rimpiatta dietro la porta chiusa
al piano terra,
attende e non ha fretta.
Ed io scrivo e non indugio,
sulla carta disegno pochi versi
prima che la grand'onda mi sommerga.
La penso impassibile, tremenda,
che spacca il mondo in due.
La montagna sprofonda in fondo al mare
e un lago sorge d'un tratto in mezzo ai boschi.
Vedo lo spumeggiar dell'onde,
il terrore nel viso della gente,
odo gli strilli immensi
delle agonie sommerse.
E poi il silenzio!
Un nuovo mondo sorge,
impassibile dal nulla, ridisegna
le carte geografiche
e un conducente lascia in bilico
su una strada interrotta,
sparita nel vortice improvviso
d'una natura senza preavviso.
Ecco, ora il dolore, non c'è più,
è svanito,
la calma dentro il corpo è ritornata
ed una dimensione nuova
nella natura umana
improvvisa, inattesa, si è creata.
Composta lunedì 3 marzo 2008
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    in Poesie (Poesie personali)

    Spiccioli di vita

    Ho creduto che potesse esistere...
    L'A-more.
    Quello che addormenta il cielo la notte
    E sveglia con un suo bacio il sole, di giorno.
    Ho creduto che tutti i versi pianti dai miei viandanti di carta
    Avessero trovato asilo
    Sulle labbra degli amanti.
    Ho creduto che i fiori appassissero per gettare poi
    Il seme di un nuovo germoglio.
    E ho creduto che tutte le mie lacrime bastassero
    A riempire una stella che implode in un lago.
    E ci ho creduto perché il baratro
    Non avesse la meglio sul mio animo,
    Non lo spingesse sul ciglio dalla vista meravigliosa
    Sull'inferno,
    Perché non mi ingannasse
    Regalandomi un'illusione di fugace piacere.
    Ci ho creduto quando in dicembre
    La mimosa iniziava a fiorire e
    Tra il freddo delle luci
    E il frastuono di colori
    Vi era chi come me osservava attento
    Quelle gialle gocciolione
    Sbeffeggiare il colore scarlatto di festa
    Con la forza briosa
    Di una distratta primavera,
    Mentre due anime sorseggiavano un caffè
    Rintanate in un solo corpo,
    In un solo improferito silenzio.
    Le ho sentite abbracciarsi e poi
    Poi farlo più forte fino a provare dolore
    Quando fuori dalla finestra
    Un cuore vagabondo mendicava spiccioli di vita con la sua chitarra.
    Ci ho creduto perché il freddo non ha gelato l'inchiostro
    Che pareva lanciare fiamme
    Ed io abbandonata su marmo scrivevo di te
    Osservando con una dolce inflessione del labbro
    Il mondo assopirsi.
    E forse ci ho creduto perché
    Mai come allora il mio sangue
    Rammentò d'aver pianto l'impossibile
    Mentre la vita rotolava su una pellicola che
    solo la luna racconterà un giorno...
    In un'eclissi.
    Composta lunedì 10 gennaio 2011
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      in Poesie (Poesie personali)

      Fa' buona strada

      Ti ricordo affranto, smorto, agonizzante
      Come un illuso cavalier errante.
      Fu la vita ad illuderti ed a punirti
      Papà, vorrei ancora poter parlarti.

      Hai cambiato rotta, hai cambiato scia,
      La tua strada adesso non sarà più la mia.
      Hai avuto coraggio ed allegria
      Nonostante fosse inumana la tua agonia

      Ti osservavo con occhi increduli e silenti
      E tu mi parlavi con i tuoi spenti
      Da un male che al tuo stelo ti ha strappato
      Mio dolce - umile bocciol profumato.

      Il cielo piange, la luna muore
      La osservo nell'interminabile ticchettar delle ore
      Che sempre più mi allontanano da te
      Che eri Padre ed anche Madre per me.

      Fà buona strada dolce ed umile amore
      Pregherò affinché mai più ti abbracci il dolore
      E tu per me continua a pregare
      Chè la vita mi dia il coraggio di ricominciare.

      Papà a presto ti dico perché
      Un giorno io ritornerò da te,
      Allora la strada tua sarà la strada mia
      E vivremo d'amore, gioia ed allegria.

      Aspettami, aspettami perché
      Sarà poi l'eternità ad aspettare te e me...
      Composta martedì 25 novembre 2008
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        Scritta da: Armando
        in Poesie (Poesie personali)

        Sapore d'acque chiare

        Sapore d'acque chiare il tuo parlare,
        sanno di sole e vento i tuoi silenzi
        i tuoi sorrisi il cuor fanno cantare
        è tutta lealtà quel che evidenzi.

        Quando la sera squilla il cellulare
        l'anima mia d'amor tutta potenzi
        le tue parole fan rasserenare
        con frasi dolci ognor ti differenzi.

        Anche se ancora inseguo un sogno antico
        l'affetto tuo ormai tutto l'oscura
        quello che conta è quel che faccio e dico

        so che tu spegnerai questa mia arsura
        per questo ancora il cielo benedico
        ormai per me sarai com'acqua pura.
        Composta lunedì 14 marzo 2011
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          Scritta da: Marco Bartiromo
          in Poesie (Poesie personali)

          Per dirmi... Ti amo

          Sul mio viso
          rughe di memoria
          solcano
          terre obsolete
          corrose dal tempo...
          arse di noia...
          nuvole,
          che nascondono l'azzurro,
          di un cielo aureo...
          inchiostro...
          che traccia l'età
          di un foglio ingiallito...

          Sul mio viso...
          le tue carezze...
          bagnano spiagge navigate
          prive...
          di orme emozionanti
          e lasciano il segno
          di un amore infinito,
          con raggi di sole
          a spazzare l'uggioso
          e lettere d'oro
          per dirmi...
          Ti amo.
          Composta venerdì 4 febbraio 2011
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            Scritta da: Marco Bartiromo
            in Poesie (Poesie personali)

            Pagine di te

            Con la poesia
            trovo la mia voce...
            scrivo tante cose,
            fisse nella mente...
            Nei versi, stigmatizzo,
            semplifico, enfatizzo...
            se voglio criticare,
            oppure biasimare...
            ma poi la metto in rima
            e cerco di elogiare,
            se il mio componimento,
            esalta la bellezza...
            Il canto può variare,
            dipende dall'umore,
            dal suo intercalare,
            con la mia fantasia...
            I sogni, i desideri,
            mi fanno vagheggiare
            ed io prendo la penna
            e cerco di creare...
            Se poi vuole parlare
            la voce dell'amore,
            l'inchiostro si trasforma,
            in petali di rose,
            che dolcemente sfiorano,
            le corde del mio cuore...
            Parole delicate...
            che lasciano colori,
            su pagine di te!
            Composta sabato 12 febbraio 2011
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              Scritta da: Marco Bartiromo
              in Poesie (Poesie personali)

              Esistiamo

              Non c'è giorno, senza errore...
              non c'è sentiero, senza buche...
              ma se troviamo la via giusta...

              ESUL... TI... AMO

              Non c'è dialogo, senza discussioni...
              non c'è amicizia, senza litigi...
              ma se possiamo...

              EVI... TI... AMO

              Non c'è dubbio, senza rabbia...
              non c'è equivoco, senza veleni...
              ma nell'incertezza...

              ESI... TI... AMO

              Non c'è passione, senza cuore...
              non c'è amore, senza te...
              e questo... perché...

              ESIS... TI... AMO.
              Composta mercoledì 16 febbraio 2011
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                Scritta da: Violetta Serreli
                in Poesie (Poesie personali)

                Così

                Se osservassi il mondo con altri occhi
                non vedrei più il mio universo
                Se osservassi il mondo con altri occhi
                vedrei qualcosa di astratto.
                Qualcosa di estraneo al mio più intimo sentire.
                Il mondo che osservo oggi
                è frutto di ciò che i miei occhi hanno visto ieri.
                Il mondo che osservo oggi...
                sono io.
                Il mondo oggi lo osservo
                con la fierezza di non essere mai stata diversa da ciò che sono.
                Il mondo oggi lo osservo così,
                perché diversa non potrei mai esserlo.
                Composta venerdì 30 aprile 2010
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