Poesie personali


Scritta da: Antonio Prencipe
in Poesie (Poesie personali)

Il sole non sorge

Metti in vendita il tuo corpo
Mia Cara,
Il sole non sorge
Metti in vendita il tuo cuore
Metti in vendita il tuo orgoglio
Una macchina si ferma
un uomo aspetta di essere servito,
dopo aver finto l'orgasmo
tra le tue mani i soldi,
Quei soldi
che ahimè compreranno il pane ai tuoi figli,
Sotto la doccia una lacrima
scende e penetra il silenzio,
Sotto la doccia
cerchi di dar vita ai tuoi sogni
Tuo figlio dorme
e dopo avergli dato un bacio
un'altra lacrima bagna il suo viso
coperto ancora da mille sogni
Tuo figlio si chiede
che lavoro fa la sua mamma
Non ci sono più speranze
Alla ricerca dell'amore
Alla ricerca dei soldi
La tua anima
desidera un'altra Vita.
Composta sabato 28 agosto 2010
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    Scritta da: Vera Somerova
    in Poesie (Poesie personali)

    Exodus

    In fila indiana
    Sulla costiera
    Incedono lentamente
    Grosse
    Piccole
    Lucide
    Boriose
    Bellicose
    Trasformate in lumache
    loro malgrado
    Potenti motori
    ronfano impazienti
    Visi rassegnati
    scrutano il tuo orizzonte,
    Mare
    Sono qui per te
    per celebrare la vacanza
    d'agosto
    sudata, meritata
    attesa per tutto l'anno...
    La vacanza al mare.
    Arrivano, arrivano
    in partenze intelligenti,
    tutti insieme
    Chissà come fanno
    a ritrovarsi a migliaia
    alle quattro del mattino
    al casello autostradale
    con i cannotti,
    le sdraio,
    ombrelloni,
    suocere e figli in catalessi
    ipnotizzati
    da Morfeo e
    da cartelli pubblicitari.
    Qua e là qualche cane
    Latra rauco
    Tristissimo
    Per il mal d'auto
    Ignaro della fortuna
    di non essere
    stato abbandonato
    in qualche piazzola
    sperduta
    Vedi il suo muso
    appiccicato
    al lunotto posteriore
    quasi tutt'uno
    in uno sbalordito
    abbraccio
    con il peluche
    del bambino
    dal ciuccio pendente
    adornato da rivoli
    di saliva
    che fa le bolle
    ad ogni respiro
    Dorme
    Ripiegato su se stesso
    come una bambola
    di pezza
    La coda del cane
    tra le esili dita
    quasi a farsi coraggio
    entrambi.
    Arrivano, arrivano
    Oggi prendono il possesso
    degli alloggi,
    disfano i bagagli,
    s'accusano
    per le cose dimenticate.
    Ma domani
    Saranno tutti da te,
    Mare
    A contendersi
    un pezzo di spiaggia
    a colpi d'ombrellone
    A stendere gli asciugamani
    per delimitare il territorio
    Spalmarsi di quintali di creme
    Fare i castelli di sabbia
    Ingoiare chili di gelati
    Illudersi che questo
    è proprio la vacanza
    che hanno sognato
    per un lungo anno.
    La sera tutti in pizzeria
    A bruciare i risparmi
    In una capricciosa,
    marinara o quattro
    stagioni
    Annaffiata da birra alla spina
    annacquata
    I più modaioli
    Fanno la fila
    Audaci
    Davanti al bar sushi
    Da veri fricchettoni
    Per ingoiare
    Pezzi di pesce crudo
    avvolti in alghe
    dall'odore strano
    E sbevazzare
    il liquore di riso
    che farebbe orrore
    anche ai veri samurai.
    La notte cercano il sonno
    sui letti scomodi
    La suocera che russa
    Il bambino piange
    La pancia gorgoglia
    per cattiva digestione
    E tutti
    rossi gambero
    A grattarsi
    la scottatura da tedesco
    Presa nonostante
    la spalmata coscienziosa
    con mezzo barattolo
    di crema anti scotatture
    anti raggi ultravioletti
    anti turista

    E tu, Mare
    Mandi le tue onde
    impassibile
    sulla costa...
    E loro arrivano
    Arrivano, arrivano
    Per glorificare
    Il Dio delle vacanze
    Chiusi nelle loro
    Macchine
    Amatissime
    Comprate a rate
    Iniziano la giornata
    combattendo,
    novelli gladiatori,
    per un posteggio
    vicino alla riva
    disposti a pagarlo
    a peso d'oro.

    Oh, mare
    Tu che aborri le sardine
    sott'olio
    e detesti il tonno
    in salamoia
    Sopporta stoicamente
    tutta questa nostra
    umanità accaldata,
    arrossata,
    maleodorante,
    arrogante
    ed accalcata
    Invasore delle tue coste.
    Accoglici tra le tue braccia
    generose
    Proteggici da
    Scottature solari
    Meduse urticanti
    Alghe velenose
    Ombrelloni piantati nei piedi
    Bambini con i fucili ad acqua
    Vicini d'ombrellone
    rumorosi e ficcanaso.
    Liberaci dai
    Seni plastificati
    esibiti con incosciente orgoglio,
    spaventosamente ritti
    come i faraglioni di Capri
    e
    Chiappe scoperte
    da lottatori di summo
    adornate da bikini
    con dietro a filo interdentale
    Salvaci dai
    Vucumprà
    Posteggiatori abusivi
    Massaggiatrici tailandesi
    Venditori di cocco
    Perdonaci
    e
    Benedici noi tutti
    D'azzurro
    dall'alto
    della tua immortalità.
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      Scritta da: Rea
      in Poesie (Poesie personali)

      Apparentemente

      Avrei voluto un altro ragazzo,
      avrei voluto un altro amore,
      magari un po' più bello
      e che mi somigliasse un po'.

      Avrei voluto un ragazzo
      dalla faccia pulita,
      con gli occhi dolci e un'aria tenera:
      quello che lui sembrava,
      apparentemente.

      Da un altro mi sarei fatta rubare l'innocenza
      come accade col primo amore,
      mi sarei fatta strappare i segreti
      della mia prima intimità.
      Gli avrei insegnato che peccare insieme
      non è punibile se ci si vuole davvero bene:
      quello che lui capiva,
      apparentemente.

      Amore, amore, orsacchiotto mio
      un altro uomo ha preso il posto tuo.
      Amore, amore, orsacchiotto mio
      vorrei ci fossi tu nel letto mio.

      Avrei voluto gioire al pensiero di diventare madre,
      ma lui non voleva,
      con lui non si poteva.
      Avrei voluto diventare sposa,
      ma l'abito bianco non gli faceva più effetto.
      Composta sabato 28 agosto 2010
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        Scritta da: Donatella
        in Poesie (Poesie personali)
        Non riesco a definire le mie emozioni
        la delusione sovrasta la rabbia
        la rabbia esplode nello stomaco e mi dilania l'anima
        mentre mille pensieri si insinuano nelle pieghe della mente
        il cuore pulsa nelle tempie
        sento il sangue scorrere impazzito.
        Penso: "vale la pena stare così per chi?"
        poi si fa largo la ragione
        il mio autocontrollo inizia il suo lavoro
        e poi una domanda mi coglie impreparata:
        "e se un giorno quell'autocontrollo non funzionasse, cosa mi aspetta?"
        Ora il dolore attanaglia la mia mente
        Non voglio più soffrire
        Non voglio più piangere
        Non chiedo molto
        solo vivere!
        Composta venerdì 27 agosto 2010
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          Scritta da: Antonio Prencipe
          in Poesie (Poesie personali)

          Ti ho sognato

          Sai...
          Ti ho sognato alla ripa di un vento incosciente.
          Eravamo io e te seduti
          a quel tavolino,
          una tazza di caffè, una Marlboro tra le mani,
          stavamo parlando
          stavamo morendo di nuovo.
          Oggi ti ho sognato
          come si sogna l'Alba,
          eravamo accasciati in riva al mare,
          la luna sussurrò parole dolci,
          mano nella mano con la paura
          di baciarsi per poi perdersi ancora,
          osservando il cielo
          osservando il nostro amore
          che mai più ritornerà.
          Osservando la tua dolce e tenera anima
          che lentamente vola dritta nel cuore mio.
          Composta sabato 2 aprile 2011
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            Scritta da: Cristina
            in Poesie (Poesie personali)

            Nel tempo, memorie

            Sui sassi di una riva dimenticata
            accarezzata da acque placide
            leggo le emozioni di tante vite,
            di altrettante creature,
            che non han voluto rimuovere,
            aggrappati al sogno del divenire giusti.
            Confidenze lette e rilette
            dall'immenso, che tanto somiglia alla vita.
            Il tempo, col suo lento scorrere,
            imprime sui sassi
            il cammino faticoso
            carico del peso di un passato
            ogni giorno vivo, ingombrante, animato;
            voci, volti, anime imperturbabili
            aggrappate allo scranno del vero indiscutibile.
            Ideologie inconfutabili...
            bianco e nero, bene e male,
            peccati e virtù.
            Condanne urlate da apparenze mansuete
            di azioni e pensieri
            cui è negata la voce...
            Inopportuni, riprovevoli
            insidiosi
            nel vero, semplicemente diversi.
            Gli sguardi penetrano le carni
            fino all'anima
            intenti ad estirpare ciò a cui il dogma
            ha vietato di esistere.
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