Poesie personali


Scritta da: Salvatore Coppola
in Poesie (Poesie personali)

La mia Poesia

La mia mente vola lontana...
con sé porta i miei pensieri
i miei ricordi, allora depositati
e racchiusi nella mia anima.
Oltre le alture di quei monti...
ove solo le Aquile possono
costruire i loro nidi...
Alture invalicabili inesplorate...
io svuotato di quel bagaglio
ne scalerò le cime...
e riporterò nella piana terra...
i ricordi, i pensieri... le mie Rime!
Composta venerdì 20 agosto 2010
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    Scritta da: Violina Sirola
    in Poesie (Poesie personali)

    Testamento della nonna

    Cappuccetto Rosso, sono la nonna.
    Ho allacciato le "stringhe", posso comunicare.

    Qui il tempo ha la misura
    della luce, il silenzio è
    interrotto dalle voci
    come suoni, percuotono
    sui timpani, vibrano
    le "membrane". Piccola, la tua
    voce
    cristallina nel silenzio
    ha fantastici rinvii.
    Se mi chiami, "nonna
    nonnaaa, nooo" l'eco
    si riproduce
    negli abissi, si congiunge
    al rumore della Terra
    intermittente
    attraversa i buchi neri
    è silenzio.

    Ricorda, ho lasciato il mio
    bagaglio, le radici; le mie
    foglie - sempre verdi - nella luce.
    Tu, le mie radici
    i principi di vita:
    rispetta la semina, il raccolto.
    Ascolto
    è il battito
    impazzito del tuo
    cuore - elettrizza - Amore è poesia
    pulsano le "membrane".
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      in Poesie (Poesie personali)

      For Asja...

      Manchi mentre sorridi
      manchi quando le tenebre entrano dentro me
      manchi quando il sole stropiccia gli occhi
      manchi quando non ti sento lamentare
      manchi negli spigoli del silenzio
      manchi mentre i sogni vivono nella tua mente
      manchi nello sguardo ammirato alla vita
      manchi mentre i tuoi occhi si illuminano di lacrime
      manchi mentre osservo il mio respiro sparire
      cara figlia mia...
      manchi ad ogni passo e più non ci penso...
      più il tuo sguardo stringe il mio cuore.
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        Scritta da: Violina Sirola
        in Poesie (Poesie personali)

        Farfalla

        Il tempo si misura con
        gli spilli, otto ore in fabbrica
        è denaro, la produzione
        stanca; a fine mese
        comprerò i semi
        la vanga per la terra, e
        aspetterò il raccolto, i frutti
        dell'orto, i papaveri
        rossi tra l'oro delle spighe
        è un ricordo lontano!
        Crisalide, farfalla sui fiori
        a primavera volerò alto. Privata
        d'orizzonti, mi resta poco
        tempo
        per attraversare il solco
        della terra.
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          Scritta da: Violina Sirola
          in Poesie (Poesie personali)

          L'altro

          Ero nel guscio
          in braccio alla mia
          nonna, gli altri stavano
          fuori.
          Poi sono andata
          a scuola. La merenda mi sparì
          dal banco e, al mio
          compagno, addentai la guancia.
          Sono passati gli anni, i lunghi
          miei capelli
          vanno al vento, il seno è
          prosperoso, ho addosso mille
          sguardi. Se attraverso il bosco
          lo so, arriva il lupo.
          Sogno l'anarchia, dove il controllo
          è mio: si cliccano i bottoni
          del cervello
          si resetta il buio, si accende la luce, poi
          s'infrange la legge: ho fame, vado...
          al supermercato prendo la mela
          sottobanco
          incontro il mio compagno, il capitale
          è suo. Miracolo e stupore:
          mi rubò la merenda, ha fatto
          il portafoglio.
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            Scritta da: Violina Sirola
            in Poesie (Poesie personali)

            Palla

            Il tempo a lungo
            annoia
            il gusto del proibito s'inchioda
            nel cervello. Sul nido della rondine
            un cuculo
            non tornerà a primavera.
            La serpe si sgroviglia
            sotto il sole
            i piccoli s'intrigano nel covo.
            Gira la terra; non cambia
            verso, trovarlo il punto
            fermo
            per la sterza!
            A destra, poi
            a manca, ecco si ferma
            - meraviglia - riparte il gioco
            è palla.
            Se giunge la sconfitta
            il riso è amaro - Fermati, o sole!
            si prolunghi il giorno.
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              Scritta da: Violina Sirola
              in Poesie (Poesie personali)

              Concerto

              La musica
              nel vento porta la nostalgia, suoni
              di versi: il miagolio dei gatti
              sopra i tetti, il guaito di un cucciolo
              disperso. - Buon giorno -
              annuncia il gallo, l'usignolo
              legge
              sullo spartito della vita, canta
              il mio dramma.
              La musica mi avvolge, è
              nostalgia
              ho un groppo in gola
              piango, tiro su il naso.
              Ricordo: un filo d'erba in mano
              poggiato sulle labbra, è musica
              nel fiato; grido
              il mio concerto
              libero nel vento, chiusa
              tra queste mura.
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                Scritta da: elio
                in Poesie (Poesie personali)

                Dolci ricordi... d'estate...

                Tenerezze infinite
                e sorrisi d'amore
                di giovani innamorati
                sulla piccola barca.
                Tra l'azzurro del cielo
                e la trasparenza dell'acqua
                una marea montante
                di dolci emozioni
                e irripetibili sensazioni.
                Visi luccicanti
                come i riflessi delle onde
                e fra il vocio confuso dei pescatori
                e il luccichio delle case lontane
                abbracciarsi dolcemente
                e giurarsi amore
                per sempre.
                Composta sabato 21 agosto 2010
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                  Scritta da: Marzia Ornofoli
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Notte

                  Nel sonno irrequieto della notte,
                  ho sorvolato la città,
                  il suo lato più scuro mi ha mostrato,
                  dove l'amore viene venduto
                  per pochi denari,
                  dove l'anima viene bruciata
                  in un cucchiaino scaldato
                  e in una siringa infetta.
                  Mi ha mostrato un luogo,
                  dove ci sono cocci bottiglie,
                  menti bruciate dall'alcol,
                  corpi distesi su un marciapiede,
                  senza più dignità
                  senza più volontà.
                  Mi ha mostrato il grido di una donna,
                  lasciata su un pavimento sporco di sangue,
                  con abiti stracciati e occhi vitrei
                  pieni di terrore
                  L'alba poi è sorta
                  sembra essersi portata via,
                  il lato oscuro della notte,
                  ma esso è ancora li nascosto
                  pronto a mostrare la sua oscurità.
                  Composta venerdì 20 agosto 2010
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                    Scritta da: Marzia Ornofoli
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Il mio cane lessie

                    È passato così tanto tempo,
                    eppure mi sembra di sentire il tuo calore.
                    Ricordo quando arrivasti nella mia vita,
                    io ancora una ragazzina e tu un piccolo cucciolo,
                    una palla di pelo,
                    ti presi in braccio e tu mi guardasti,
                    occhioni neri grandi vispi,
                    un musetto appuntito,
                    fu amore a prima vista,
                    scegliesti tu il nome,
                    come scegliesti tu a chi legarti.
                    Quando eri piccolo ti prendevo in braccio,
                    tu contento appoggiavi la testa al mio petto
                    e ascoltavi il battito del cuore,
                    sei cresciuto in fretta e in braccio non venisti più,
                    forse memore di quei momenti,
                    ma continuavi ad ascoltare il mio cuore.
                    Quante ore passavo a spazzolarti il pelo,
                    che al vento sembrava un onda fulva.
                    Passeggiavamo l'una accanto altro,
                    non avevo bisogno del guinzaglio,
                    tu non ti spostavi dal mio fianco,
                    nelle lunghe serate d'inverno,
                    il tuo posto preferito era sdraiarti sopra ai miei piedi.
                    È passato molto tempo da quando accadeva tutto ciò,
                    tu non ci sei più ma avvolte,
                    mentre passeggio mi sembra di sentire la tua presenza,
                    oppure nelle serate d'inverno sento il calore del tuo corpo
                    sui miei piedi
                    Forse succede perché ancora,
                    ti sogno mentre corriamo nei prati
                    attorno a casa,
                    non ti ho mai detto addio
                    ma ciao Lessie ciao Lillo.
                    MARZIA ORNOFOLI
                    20/08/10
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                    IL MIO CANE LESSIE
                    È passato così tanto tempo,
                    eppure mi sembra di sentire il tuo calore.
                    Ricordo quando arrivasti nella mia vita,
                    io ancora una ragazzina e tu un piccolo cucciolo,
                    una palla di pelo,
                    ti presi in braccio e tu mi guardasti,
                    occhioni neri grandi vispi,
                    un musetto appuntito,
                    fu amore a prima vista,
                    scegliesti tu il nome,
                    come scegliesti tu a chi legarti.
                    Quando eri piccolo ti prendevo in braccio,
                    tu contento appoggiavi la testa al mio petto
                    e ascoltavi il battito del cuore,
                    sei cresciuto in fretta e in braccio non venisti più,
                    forse memore di quei momenti,
                    ma continuavi ad ascoltare il mio cuore.
                    Quante ore passavo a spazzolarti il pelo,
                    che al vento sembrava un onda fulva.
                    Passeggiavamo l'una accanto altro,
                    non avevo bisogno del guinzaglio,
                    tu non ti spostavi dal mio fianco,
                    nelle lunghe serate d'inverno,
                    il tuo posto preferito era sdraiarti sopra ai miei piedi.
                    È passato molto tempo da quando accadeva tutto ciò,
                    tu non ci sei più ma avvolte,
                    mentre passeggio mi sembra di sentire la tua presenza,
                    oppure nelle serate d'inverno sento il calore del tuo corpo
                    sui miei piedi
                    Forse succede perché ancora,
                    ti sogno mentre corriamo nei prati
                    attorno a casa,
                    non ti ho mai detto addio
                    ma ciao Lessie ciao Lillo.
                    Composta venerdì 20 agosto 2010
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