yes I'm a surf like a note yes granada is a place to go complicated place you stand there not to fall.
a priest is someone who tells you not to do what you'd do and try to do what you wouldn't do as you try not to think of the black or red and you think that laic means not to believe in God but all you do is not to believe in yourself.
Now I know. Every anwser causes a question and you go out finding more doubts and that nothing is certain
Si, sono una cresta d'onda come una nota si, granada è un posto dove bisognerebbe andare un posto complicato sei li in piedi solo per non cadere.
un prete è qualcuno che ti dice di non fare ciò faresti a di provare a fare ciò che non vorresti mentre provi a non riflettere sul nero e sul rosso e pensi che essere laico vuol dire non credere in Dio ma in realtà non ciò che fai è non credere in te stesso.
Ora lo so. Ogni risposta genera una domanda e vai fuori trovando nuovi dubbi rendendoti conto che nulla è certo.
Tu che sei entrato nel mio cuore come una spina ti entra nel dito. Tu che trasformi i miei sogni e i miei desideri in terrificanti incubi. Tu che lasci dentro la malinconia come l'autunno, che lasci impronte e paure come un ladro, amami.
Ogni sera sarai con me nei pensieri, lungo la strada tortuosa della vita. Ogni sera il momento di salutarci è come un addio. Ogni sera, il volto tuo si tinge del colore della luna argentea che fa capolino tra una nube. Ogni sera allora mestamente avvio i miei passi solitari lungo il viale deserto. Ogni sera la vita mi regala un sospiro, il tuo amore.
Ci sono profumi che c'accompagno nella vita. D'inverno le castagne arrostite, ci regalano un magico cuore caldo. Nelle giornate afose dell'estate, la pioggia sull'asfalto ci regala i ricordi di strade percorse miglia di volte. Campi di pannocchie mature, costeggiano il nastro d'asfalto, poco lontano gli alberi di cachi con i frutti immaturi, ma che già raccontano una storia, una storia antica di come segno il destino di una antica città. L'aria fresca si mescola al vento che fa sussurrare allegramente le foglioline, volteggiamo poi foglioline gialle come gocce pioggia prima di toccare a terra, in lontananza s'ode un trattore sbriciola erba, e all'improvviso un profumo intenso riempie l'aria, l'erba medica racconta corse nei prati a piedi nudi, di risate che muoiano su labbra ardenti d'amore.
Uomo perché ti meravigli? Perché ti sorprendi se io mi ribello? Io ti ho dato i miei frutti, e tu che cosa mi hai dato? Io ho creato una barriera contro i raggi nocivi del sole, per poi far passare solo quelli benefici per te, ho creato un cielo pieno d'ossigeno, perché tu possa respirare ho creato mari e oceani pieni di pesci, ho creato fiumi e laghi ho creato foreste con animali, ho creato alberi con dolci frutti, ho lasciato che tu mi arassi per coltivassi il grano, che io stessa ti ho dato. Tutto questo ho creato per te, per te che sei mio figlio, il figlio prediletto, quello che avrebbe dovuto governare tutto questo, io ti avevo insegnato come fare, tutto quello che ti chiedevo era di preservarmi, e invece... ... invece hai bucato la barriera, e il sole ora brucia, hai costruito tubi dai quali esce fumo nero, e l'ossigeno ormai sporco e tu respiri male, chiazze nere di tanto in tanto affiorano come fiori del male sui mari e sugli oceani uccidendo le creature che vi abitano, e lo stesso hai fatto con i fiumi e i laghi, con scarichi di melma che persino tu eviti, distruggi le foreste, hai sterminato animali, hai modificato i frutti degli alberi e della terra. E ora ti meravigli, ti sorprendi, se io cerco di farti sentire la mia disperazione, invece di chiederti perché a mia volta distruggo ciò che costruisci, aiutami a preservare ciò che è rimasto in tatto, per te figlio mio fallo per te.
Sono distesa sul letto e ascolto, ascolto la pioggia che cade, mille sensazioni mi da, si sente solo il suo cadere, in un silenzio avvolgente. Chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dal suo sussurrare, ma... ... ma le tue braccia m'avvolgono, le tue labbra sfiorano le mie, nuove sensazioni si mescolano a quelle della pioggia, i respiri che divento uno, i corpi s'uniscono per formare un fiore d'amore, in quella dimensione che i cuori e le anime sono un tutt'uno con l'universo amore e poi... ... e poi noi abbracciati feci ascoltiamo il mormorio della pioggia. In lontananza il campanile risuona con rintocchi armoniosi, mentre i respiri s'addormentano al battito dei nostri cuori.
Non so se l'aria che si respira che rende la sua gente speciale. Apparentemente sembra un paese come tanti, macchine che lo attraversano velocemente, la gente che cammina frettolosamente, biciclette sfrecciano nelle strade secondarie, solo alla domenica la gente ha un ritmo tranquillo.
La piazza si riempie di gente, un sussurro una chiacchiera rubata, indecisione su cosa andare a vedere per primo. In comune forse, ce la mostra di Covoni, no meglio andare su in pinacoteca, ce la mostra d'artisti vari tutti del paese naturalmente, no, no meglio andare alla rocca ce la mostra di Pinardi, ma allora andiamo a vedere quella di Sisti, oh insomma da dove cominciare.
Qualcuno è fermo davanti alla locandina del teatro, il gruppo aumenta, indecisione se andare a vedere la commedia o dirigersi alla chiesa della santissima trinità la ce una lettura di poesie, anche nel giardino delle rose ce una lettura, oppure nella piazzetta degli liutai.
Io non so se è l'aria che si respira, ma la gente di questo paese, è un po' artista e un po' poeta, eppure a guardarlo sembra un paese come tanti.
Soffi di vento tra i capelli oggi, aliti di foglie a insidiarsi negli occhi, un emozione da tenere stretta, da ingoiare come un'amara medicina per non rovesciare un cuore stracolmo di acqua salata. Una farfalla bianca a giocare con una vita che ancora arranca l'esistenza, e occhi gialli a strizzare le ultime gocce di curiosità. L'odore della terra a farci compagnia, impregnata dal sudore delle nuvole, e moscerini a tracciare i raggi di un sole che vuole insegnarmi ancora il credere e lo sperare. Il fumo di una sigaretta per recitare la parte di chi non vede, o di chi vede e si maschera da anima forte. E tu... tu che ancora vuoi giocare con la vita, che ancora vorresti correre e che quel tronco di pioppo ti ha affilato gli artigli con la volontà della fantasia... Dormi adesso, tra teli assorbenti e odore di pulito maniacale, bevo un caffè mentre ti guardo... amaro, si! Ti ho portato nel posto che qui ho amato di più, la stessa terra dove tante volte nei miei jeans mi sono seduta, gli stessi pioppi che per un tempo hanno conosciuto i miei pensieri, le mie parole... Ho parlato al vento per te, ma è a te che ha risposto.
Pensar di te, il mio cuor gioisce, pensar di te, la sera è sogno. pensar di te, la vita mia si ferma, per ascoltar la tua. pensar di te, dolcezza vita mia! pensar di te, che sei l'amore che da vita, pensar di te, il mio cuor gioisce...
Mi fermo e assorto interrogo le curiose e precise geometrie della natura. Meravigliato apprendo la sensualità del volo di una farfalla che conscia della sua breve esistenza si libra nell'aria con la stessa grazia di una giovane donna. Essa volteggia esegue preziosi movimemti. Occhio fatica a seguire tanta bellezzs di cui noi possiamo cogliere solo una parte. Come in un piacevolissimo sorriso di una giovane amata cosi la bellezza ci circonda mandando in rovina i poveri poeti.