Poesie personali


Scritta da: Dèjàvù
in Poesie (Poesie personali)

Fibrillazioni d'Amicizia!

Dolci le udite melodie, più dolci
le non udite;
Questa mia fibrillazione d'Amicizia
è per te cara amica.
Come soave la mia
armonica... all'orecchio no, più care all'anima
sonate melodie prive di suono.

Tu non puoi... e se mi sento punito è
Perché devo esserlo;
Ma ho la ferma speranza di poter conoscere il perdono
la riconoscenza la pace e questa Amicizia che
Più di tutto vale.
Melodie baciate nel canto di tutti i fedeli,
dove il rintocco delle perle che cadono formano in me questa melodia per voi... per te;
amica più dell'armonica.
Nell'eloquenza del silenzio
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amica
così, semplicemente, ciclicamente tu sarai
una fortissima fibrillazione
una rosa sempre fresca...
la mia Amica!
Composta venerdì 19 marzo 2010
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    in Poesie (Poesie personali)

    Continuo a credere...

    Continuo a credere che ci sia,
    Dispersa nel tempo un'altra bella stagione.
    Continuo a sognare girotondi di rondini
    Che intessono la trama del ceruleo manto.
    Continuo a sperare nel soffice suono di una lira
    Che lieve assaggia il mio orecchio muto.
    Continuo ad aprirmi al mondo
    Come fossi delicata ninfea posata su stelle.
    Continuo a rimembrare abbracci di Padre
    Costernati da sincere effusioni d'amore.
    Continuo a pregare che il mio sforzo non sia mai vano.
    Continuo a muovermi a passi leggeri
    Per non svegliare il sole di notte.
    Continuo ad amare con orgoglio e fierezza
    Sicché le cicatrici possan presto rimarginarsi.
    Continuo a dimenticare le mie fragilità
    Di donna ferita.
    Ma la lira continua a suonare
    e la mia bella stagione, Padre, sei tu.
    Composta lunedì 7 aprile 2008
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      Scritta da: jiaco
      in Poesie (Poesie personali)

      Donna ché non c'era

      Nel caldo della notte il cuor è freddo
      dalla mancanza del tuo calor.
      Distanze e luoghi,
      enormi e impossibili non sono.
      Smarrita è l'emozione ove la luce degli occhi miei l'onda dell'esistenza
      nell'essenza si perde.
      Non il giorno sorge senza che giunca la notte, contrasto colmo d'amorrimane impressa senza di lei.
      Indifferente è l'istinto la ragione, le formule oltre l'immaginazione o concreta o astratta l'inesorabile tempo ad avvolgere l'infinito.
      È il nostro amor.
      All'imbrunir del giorno sboccia il senso di vita, onnipotente moto di una cascata, energia universale possente guida al futuro.
      Frasi già dette, sentite, semplici situazioni di momenti vissuti mai uguali sempre diversi. Lontano solo dal tuo amor riscaldar non posso
      ma col pensier che ci sei mi brillan gli occhi ed io nella notte il cuor freddo più non ho.
      Composta domenica 21 marzo 2010
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        Scritta da: SweetNovember
        in Poesie (Poesie personali)

        Ultimo canto

        Imparerò
        a svegliarmi senza le tue parole
        a vestirmi senza le tue carezze
        a respirare senza i tuoi pensieri
        a stare senza i tuoi sguardi
        a vivere senza i tuoi baci.

        E se più
        non mi parlerai,
        riempirò il cuore
        del tuo silenzio.

        E se più
        non ti vedrò,
        sarai l'inizio e la fine
        della mia solitudine.

        E se più
        non ti penserò
        ancora,
        e se più
        non ti sentirò
        vicina,
        allora saprò
        che sei stata e basta.

        E in quel momento
        capirò
        che non sono passato invano
        e
        che non sarai mai sola.

        E sarà allora
        che mi mancherai di più,
        mi mancherai di più di tutto.

        E dentro
        mi scenderà una lacrima,
        una lacrima silenziosa
        che nessuno mai
        potrà vedere,
        che nessuno mai
        potrà toccare,
        e sarà
        l'ultimo canto
        di un amore
        oramai perduto.
        Composta venerdì 25 marzo 2005
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          in Poesie (Poesie personali)

          Ha chiuso le porte la mia Terra

          Spiccano ancora le vette indorate
          Le guglie e i monasteri intrisi di mistero
          Ma la gente ha le guance solcate
          Da lacrime che sanno di nero.
          La gioia frana come frana la terra
          e ciò che resta è un'eco speranzosa
          Dell'unisono battito di cuori in serra
          Che cerca modo e vita dignitosa.
          Ha chiuso le porte la mia Terra
          Nelle timide viuzze in festa
          Fra il verde di sconfinate distese
          v'è chi ormai conteggia ciò che del tempo resta
          e chi scoraggiato s'arrende dinanzi a futili imprese.
          Ha chiuso le porte la mia Terra
          Il riverbero dei raggi nel mare
          è il ricordo di un passato ormai andato
          Ora solo valigie da fare
          Il mare è stato abbandonato.
          Ha chiuso le porte la mia Terra
          Violentata da promesse false
          Stuprata da illeciti accordi
          Curata da sterili rivalse
          Cucita da omertosi sordi.
          Ha chiuso le porte la mia Terra
          e le chiudo anch'io
          Che nessuno saccheggi più
          Ciò che è nel cuore mio.
          Composta sabato 20 marzo 2010
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            Scritta da: Dora
            in Poesie (Poesie personali)
            Sono andata a letto che ero una bambina
            mi son destata un'adolescente
            sono uscita percorrendo la mia strada
            e mi sono ritrovata adulta
            mi sono fermata a riposare ed ero già
            una donna matura
            adesso torno a casa che ho quasi 50 anni
            ho paura di addormentarmi e svegliarmi anziana

            La vita passa i n fretta e non te ne accorgi
            solo ieri ero piena di sogni
            adesso nella mia vita solo incubi
            e la paura di assopirmi
            e non riuscire a risvegliarmi.
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              Scritta da: Agatina Sonaggere
              in Poesie (Poesie personali)
              Quando ti accorgerai
              che tutto intorno a te sta crollando
              e i colori dell'arcobaleno svaniscono
              lasciandoti vedere tutto nero.
              Quando alzando lo sguardo verso il cielo
              non vedrai più il sole che splende
              e ti sentirai respinto dalla tua stessa vita,
              allora capirai che è giunto il momento d'andarsene
              lasciandoti alle spalle tutto ciò che ti ha fatto soffrire.

              Se non potrai più rivivere
              quegl'attimi di gioia,
              se i giorni rimarranno per te
              eternamente bui,
              se non verrai più compreso da nessuno,
              allora a che serve continuare a sbagliare...
              è arrivato il momento di dire basta alla sofferenza
              e di dire addio a questo mondo pieno di dolore.
              Composta sabato 20 marzo 2010
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