Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

La via del Pensiero

Piove il mattino
da curvi rami.
Costeggia fiordi d'ebano
assolve acque ostili.
Sboccia su prati di pietra,
si forgia nella quiete.
Liturgia, sorda al capestro
cammino che contempla affilate dottrine.
Selvaggia verità
che logora
condanna
dilania
onora...
salva.
Giunge il mattino
dai porti della notte,
antiche colonne
che non rovinano.
Lentamente si svela
la via del Pensiero.
Composta domenica 18 gennaio 2015
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    Scritta da: Robynn Désirée
    in Poesie (Poesie personali)

    Paura di noi stessi

    Ti senti al sicuro e sollevato
    Sei in una stanza chiusa,
    senza fiato
    Perché scappi? Hai forse paura?
    Eppure sei stato tu a criticare la natura
    Prendi coraggio e guarda là fuori;
    come vedi il mondo senza "rose e fiori"?
    Il vento si alza, inizia a tremare
    Al di fuori della stanza sta arrivando il temporale
    Chiudi gli occhi, fra poco sarà tutto finito
    E mentre immagini i tuoi sogni divertito,
    non ti accorgi che il vento è cessato,
    ma là fuori ha lasciato il mondo devastato.
    Composta venerdì 16 gennaio 2015
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      Scritta da: Alba Nuova
      in Poesie (Poesie personali)

      Dell'amore che amo

      Dell'amore
      che di me amo
      te ne faccio dono

      Lo comprenderai
      quando scorgerai
      la luce che germoglia
      negli abissi della tua anima

      E così adorerai i miei inverni
      e fiorirai
      le mie primavere

      Mi discernerai anima
      in un volo tentato
      in assenza d'ali
      Poiché al vento
      che mi ruba le parole
      confiderò il rebus del mio essere

      E tu,
      anonimo viandante
      ti fermerai nell'attimo in cui
      un curioso sibilo
      t'ammalierà il cuore

      mentre t'aspetterò
      in quel passo della vita
      dove, ad occhi chiusi
      potremo ubriacarci nel pulviscolo
      di una linfa dorata.
      Composta lunedì 12 maggio 2014
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        Scritta da: Alessandro Lemucchi
        in Poesie (Poesie personali)

        Un amore nato nella poesia

        È sera, il letto è freddo,
        chiudo gli occhi
        e cavalco le ali di un sogno
        unico reale e impalpabile.
        Innegabile frutto del ricordo
        di quell'unica notte
        quando il paradiso
        è sceso sulla terra.
        La mente vola lontano
        si perde nei meandri onirici
        di versi sussurrati al cuore
        per un amore nato nella poesia.
        Gira tra luoghi percorsi,
        le emozioni si trasformano in un'opera
        le parole viaggiano al pari
        con una melodia inebriante.
        Assaporate e vissute,
        sorrette dal profumo
        nascosto fra le pieghe di un foulard
        dolce pegno d'amore
        di un'anima ricongiunta.
        L'universo plaude,
        un sole nasce
        nuovi pianeti crescono
        aspettando il giorno
        in cui le fiamme
        rinasceranno al calore
        della stella creata
        dalla magica unione
        per rivivere l'eterno
        ciclo di vita.
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Matite

          Matite.
          Matite spezzate.
          Matite violentate.
          Matite estirpate.
          Matite rubate.
          Matite soffocate.
          Matite cancellate.
          Matite massacrate.
          Matite insanguinate.
          Matite silenziose.
          Matite volate in cielo,
          hanno disegnato
          Je suis Charlie.
          Oggi.
          Milioni di matite si uniscono.
          Milioni di matite si abbracciano.
          Milioni di matite rigogliscono.
          Milioni di matite donano.
          Milioni di matite rivivono.
          Milioni di matite hanno perdonato, perdonano.
          Milioni di matite ossigenate.
          Milioni di matite urlano.
          Milioni di matite,
          si uniscono in un unico abbraccio planetario.
          In un unico grido.
          Nous sommes Charlie.
          Composta lunedì 12 gennaio 2015
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            in Poesie (Poesie personali)

            La nebbia di notte

            Fermati, dice la nebbia:
            "mangiami e dissetati"
            e mentre lo dice si sfoga,
            così si giova
            di nascondere il fuoco delle case.

            E, come un fredda cataratta,
            induci a giocare a nascondino,
            sei ormai nel circolo sanguigno,
            già in sorte alla natura
            che incompleta ti prende.

            Spericolati ragazzi, a te si mischiano,
            nella città di cupole intorpidite;
            luce t'addensa e le bagnate vie
            di sferiche pietre antiche,
            ai silenziosi laghi conducono.

            E gli animali ammutoliscono
            e nel contempo, un altro tempo nasce,
            Un fascino nello sfoggiar mistero;
            fra terra e cielo si sfoca la luna,
            che contempla sovrana
            la magica Valle Padana.
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