E so già, che io dimenticherò, i tuoi occhi azzurri che mi ricordano quel bacio nel mare le bocche salate e io io cheke ero li in braccio a te come in trappola dal mare e da un sogno che compare e dimenticherò i tuoi capelli di quel biondo bagnato non ho capito ancora non ho capito come fai a volermi tu tu cosi perfetto cosi amato da tutte cosi odiato da tutti tu tu che non riesco ad amare per paura di dimenticare per paura dell'amore troppo forte troppo assurdo per paura di sapere di notare i tuoi difetti ma di essere acciecata dall'amore cosi grande per te così oscuro per me per paura dell'amore di quello vero io non ti amo io non ti voglio amare mai lo sai lo so che tu credi di amarmi ma so anche che tra un po crederai che sia stata un illusione troppo grande troppo vera troppo per noi noi che non siamo un noi noi che voliamo solo poter dire di avere amato quando in realtà pure io so che sara solo un illusione vera e specifica di amore e allora non mi amare mai non confondermi ma non mi dimenticare almeno fingi di ricordare e non mi lasciare mai perche non voglio essere sola io voglio che tu sia qui per darmi l'ultimo bacio l'ultima falsa speranza di amore ultima falsa amore mio.
La mia mente pare un libro aperto riesco ad afferrare ogni mio pensiero, ogni sfumatura della mia mente è ora visibile; gioie passano soavi donando toni chiari, delusioni rotolano a volte provocano dei solchi che altre felicità riescono a colmare o, almeno, a nascondere. Qualche colore deciso appare magari se penso a situazioni di cui è imbarazzante parlare. Ma all'improvviso... un rosso intenso piomba su me. Rumore. Musica. Non è possibile non accorgersene. Se Tu angelo mio... voli leggero, dolce come danzando tra i miei pensieri. Ti percepisco, non ti sento ci sei. Come un lenzuolo di seta che mi sfiora il corpo in una notte d'estate, provochi in me brividi d'Amore. Vorrei stringerti al cuore Angelo giocoso. Saranno mai le tue ali stanche di dimenarsi per le vie? Dimmi si. Dimmi che scenderai dal tuo piedistallo profumato. Prendimi le mani. Portami con Te. Non desidero più che sia solo un oscuro pensiero luminoso. Ma sono incapace di lavorare come creta il mio presente. Siedo sulle scale dei miei pensieri. Aspetto Te... Come una rondine attendo la primavera. Il respiro dei colori della mia pace che forse mi donerai.
Veste di gioia un volto senza storia. Perché nato sotto le sue fortunate spoglie Mai ha dovuto urlare per comunicare le sue gioie Perché di tanta bellezza era ricoperto E lo sguardo di deboli occhi Incantava narrando presunte storie di vento. Oh perché dunque mi lascio ingannare da te bellezza, apri la tua florida bocca e non ascolto ciò che sussurri perché mi basta solo guardarti per il cuore incendiarmi. Ingiusta sei Bellezza Poca fatica recherai a chi da te sarà vestito Perché viviamo in un mondo immaginario Dove tu bellezza siedi su un trono fatto di pezza. Non sappiamo chi sei Bellezza Non puoi essere un trucco che dipinge le labbra di rosso, no! Non una pelle che da macchine artificiali di color ebano sarà baciata, no! Sarai la Vanità di chi ti veste e quindi di sicurezza e orgoglio la tal anima investe? No... Bellezza non sei tutto ciò. Dimmi oh bellezza che ancora nessuna bianca mano ti ha raggiunta E resterai ancora tra le Volte Celesti, sorridendo beffarda di chi crede di averti raggiunta E avuta. Non vedo attorno a me nessuna persona o semplicemente essere umano che ha racchiuso in sé il tuo segreto. Ti vedo forse nel fascino di un tronco di quercia O nelle sfumature d'Oro delle foglie su un prato d'erba Abbandonate così Come le mie gloriose e utopiche sensazioni.
Tu... tu sei bello, unico, fantastico. Tu sei il mio dono... un dono caduto dal cielo, conosciuti cosi... quasi per sbaglio non so se ti merito... ma so bene quanto io ti amo. Tu che hai quell'insicurezza divina, tu che hai quel corpo per me fantastico, quello che ancora non ho toccato in nessun modo, ma che in molti dei miei sogni e desideri è apparso.
Quante volte ho scritto il tuo nome nei mille fogli... tu li riempi ormai, come il mio cuore è pieno di te, i miei occhi lo sono di lacrime. Chissà se mai verrai da me... Chissà se mai potremo guardarci negli occhi e confessarci l'amore. Mio Dio quanto ti vorrei... davvero solo Dio lo può sapere.
Voglio vederti... voglio sentire il cuore sobbalzare, voglio sentirmi guardata da te, voglio toccarti, baciarti, sfiorarti... e se posso... entrare nella tua testa mentre siamo vicini. Ti amo... ti amo... amo te... e non smetterò mai di dirlo... Ti amo.
La verità di un eterno secondo di niente, è che tu non m'ami. È verità che si cinge d'inutile inerzia, brama l'aspra rettitudine dell'io, incontra, sfacciata, lo schiaffo d'illusione. Eppure t'amo. E nell'amarti t'attendo. E nell'attesa dimentico di te.
Senza te ho perso la facoltà di volare... Senza te ho perduto la luce calda dell'anima... Senza te ho dimenticato lo scorrere del tempo... Senza te ho lasciato cadere le mie ali... Senza te ho visto il mio sangue scorrere via e mozzarmi il fiato... Senza te mi sono dimenticato il colore dei fiori... Senza te ho scordato di nutrirmi... Senza te ho scordato di dissetarmi... Senza te ho dimenticato di uscire a vedere il mondo... Senza te ho scordato il semplice sorriso... Senza te ho dimenticato di guardare fuori della finestra... Senza te ho scordato di sollevare gli occhi fissi sul pavimento... Senza te ho dimenticato di respirare... Senza te ho solo smesso di vivere.
Non piango mai per te basta il cielo a farlo per entrambi questa sera. Affacciati... so che anche tu puoi vederlo. Perché io ti sento... ogni mio senso è catturato da te; Ti sento quando un fiocco di neve si posa per terra, quando una foglia secca si stacca da un ramo; Ti assaporo nei gigli freschi di stagione e nel gelato alla nocciola Posso annusarti nella vaniglia di una ciambella appena fatta, nella boccetta di un profumo di buona marca; Posso vederti in un riflesso ceruleo degli occhi di Marika, Nella luce del faro che illumina le case. Ti accarezzo quando stringo un porcellino di peluches e quando abbraccio il cuscino il sabato sera. Ma soprattutto è il mio sesto senso che mi parla di te; so bene quando stiamo guardando la stessa stella, quando stiamo ascoltando la stessa musica, quando stiamo pensando alla stessa cosa... quando i battiti del mio cuore hanno la stessa frequenza dei tuoi.
Spiegami. Come è possibile volere i baci, ma anche la morte di una persona.
Avere i brividi quando ti guarda, quando ti sfiora, quando respiri la sua stessa aria. Un incantesimo che avvolge. Dolce profumo che circonda i vostri corpi, come tante scintille. E quando lo sogni, avere nel cuore uno strano calore, che ti fa capire di essere il protagonista dei pensieri dell'altro. Avere una sensazione di assoluta completezza. Ti senti in pace. Sentire in corpo quella flebile fiamma dorata, procura una febbre piacevole.
Ridete al solo pensiero della vostra malattia. Vedete formarsi davanti ai vostri occhi il suo viso. Perfetto in ogni dettaglio. Poi vi voltate per osservarlo, ed allora la massima felicità. Incontrate i suoi occhi. Velati da una malcelata sorpresa nel vedervi voltata. Poi la dolcezza, unita ad uno strano tremito, si impossessa di voi. Abbassate entrambi lo sguardo. Non riuscite più a resistere al sentimento che trasuda dai vostri corpi, ormai palpabile nell'aria, come una brezza profumata. Procura una strana sensazione, vedere la propria mano tremare e sudare. Le tenete contro il ventre, per nascondere la realtà e l'evidenza. Vi sforzate a non voltarvi nuovamente, ma non resisterete a lungo.
Se questo è l'amore. Il sogno, lo sguardo, la felicità, il sentimento.
§§§
Poi svanisce. In quel vento profumato che lo aveva tratto a voi. Il cuore più vuoto. Un peso che manca. Un peso di cui si sente la mancanza. Gli sguardi assenti. La felicità sparita. In una nuvola di fumo, veloce nel vento. Ti volti, sperando di incontrarlo, priva di speranze. Il vostro appuntamento mancato. La lontananza di un abbraccio che non sentirete più. Proprio allora. Quando la realtà sostituirà il vostro mondo di sogni.
Ne è valsa la pena?
Vedere i vostri sentimenti sfaldarsi. Raggrinzirsi. Infrangersi. Sentimenti profondi. Che vi hanno fatto ridere e piangere. Sentimenti pesanti. Allora vi apparirà
Se questo è l'odio. Il sogno, lo sguardo, la felicità, il sentimento. Il vuoto, la mancanza, il vento, le speranze. Tutto ciò che amate, odierete. Con la stessa intensità e sentimento. Amerete il vostro odio. Odierete il vostro amore.
Ho parlato con te, notte, di quel buio che t'avvolge e in cui tutto scompare. Ho parlato di te, notte, di quella paura che rimane e che non se ne vuole più andare. Ho parlato contro di te, notte, nel dolore di un mattino senza sole, ho maledetto la tua follia. Ti ho abbracciato sfinita, notte, e nel silenzio disperato di un pianto senza fine mi hai mostrato una nuova via...
Essere giovani non significa una stagione della vita bensì un modo di essere: il ruolo di guida è affidato alla volontà, gioventù è espressione dello spirito, della forza immaginativa, dell'intensità dei sentimenti; gioventù significa vittoria del coraggio sullo sgomento, vittoria dell'amore per il nuovo, sulla staticità. Non si diventa vecchi perché si è vissuto un certo numero di anni: si diventa vecchi quando si rinuncia agli ideali. Gli anni segnano la pelle, la perdita di ideali segna lo spirito. Pregiudizi, dubbi, timori, perdita di speranza sono nemici che poco per volta spingono verso terra, anzitempo, ancora prima di tornare alla terra... Giovane è chi ancora riesce a meravigliarsi ad entusiasmarsi; chi ancora chiede, come un insaziabile bimbo: "E poi?" e chi provoca gli eventi e sa gustare il gioco della vita. Siamo giovani come la nostra fiducia vecchi come il nostro dubbio; giovani come la fede in noi stessi, nella nostra speranza, vecchi come il nostro scoramento. Rimarremo giovani, finché rimarremo ricettivi per il bello, il bene, il grande; ricettivi per il messaggio della natura; del nostro prossimo... dell'incomprensibile. Se un giorno il nostro cuore fosse corroso dal pessimismo, avvinto dal cinismo, Dio abbia pietà della nostra anima dell'anima di un vecchio.