Poesie preferite da LYONS

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Mille emozioni

La paura mi opprime
la gioia si reprime
sicurezze incerte
mi lasciano inerte
il futuro anelato
fugge silenzioso
il cuore straziato
batte ansioso
nuovi doveri
risvegliano dispiaceri
antiche colpe
creano una coltre
timide speranze
aprono le danze
a nuove fantasie
mascherate da follie.
Composta venerdì 6 giugno 2014
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    Scritta da: Andrea Manfrè

    Sogno di libertà

    Sogno spesso un luogo
    privo di barriere e di confini,
    senza gabbie, sbarre o catene.
    Un luogo dov'è assente la tradizione
    e la vita al presente si vive,
    senza ancore nel passato,
    con ogni ora, ogni giorno agli altri non uguali.
    Un luogo nel quale, per il futuro, sono ignoti desiderio e bramosie.
    Sì, quello che sogno è un posto dove si ama
    senza condizioni e senza possedere,
    dove non ci schiavizzano leggi, famiglia o riti,
    idoli, miti o dei.
    Già, sogno sovente un mondo dove gli umani sono liberi:
    Liberi di stare da soli o tra la folla,
    di abitare in mezzo al deserto,
    in collina o sulla montagna,
    senza chiedere il permesso o grazia
    né rendere conto a chicchessia.
    Liberi di solidarizzare con ciascun sofferente
    o di stringere al petto tutti,
    proprio tutti i viventi,
    senza traccia di scelta né distinzione.
    Liberi di fare l'amore
    con chi ci piace e a cui piaci.
    Liberi di volare con la mente,
    senza impedimenti di sorta,
    sul concreto e sull'astratto,
    sulla terra, lassù in cielo
    o nell'Infinito senza tempo.
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      Scritta da: Buisnessman

      Stella di Broadway

      Ed è quando ti perdo che ti ritrovo,
      Eri tu il mio animo dolce, la mia speranza e la mia gioia.
      Adesso ti perdo e tu non mi vedi,
      Ma son sempre qui ad aspettare che un giorno
      Il nostro amore torni in piedi.
      Uso questo ultimo fiato per dirti che t amo,
      anche se il freddo ormai i nostri cuori ha gelato,
      Sii serena e trova spazio per il mio ricordo,
      Sarà sempre lì il nostro ritrovo,
      Il tuo sorriso del mattino di fianco al mio,
      Questo è quello che mi porto,
      Nell'anima o nel cuore no di certo,
      Ma nel mio cervello dove tutto vivrà in eterno.
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        Scritta da: Danza di Venere

        Chissà come sarà

        È sottile ed è sempre lei,
        linea di confine tra umani e dei,
        a vederti non lo direi,
        non più almeno, ma del tuo respiro vivrei.

        Non vivo per lei, ma senti?
        La sua presenza crea dipendenza,
        lunga attesa da far battere i denti,
        è freddo il riparo ma senza scadenza.

        Di tanto in tanto mi incuriosisce,
        il tuo volto il tuo corpo,
        sotto quella veste immagino e mi colpisce,
        vedere attraverso gli abiti, la pelle fin nel tuo animo.

        Chissà che forma ha,
        sarà gentile, sarà elegante,
        sarà quel che sarà,
        la realtà è che non è qui presente.
        Composta sabato 15 aprile 2017
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          Scritta da: anonimo61

          Le parole che non leggerai mai

          Poco tempo ancora è passato
          e nella mia mente nulla ho dimenticato
          si dice che il tempo cancelli i ricordi
          o almeno li renda velati,
          ma quello che tra noi c'è stato
          niente e nessuno cancellare potrà mai,
          i tuoi occhi,
          il tuo sorriso,
          il tuo amore vero,
          i giorni con te passati,
          uno squarcio mi si è aperto nel cuore
          una ferita che porterò dentro
          e con essa un gran dolore,
          tutto mi riporta a te
          tutto mi parla di te,
          vorrei che capissi i miei silenzi
          e poter riuscire a farti guardare il vuoto che ho dentro,
          l'orgoglio, l'odio, ci ha rovinto,
          io non ti ho mai tradita,
          e nemmeno il pensiero ho sfiorato
          ti avevo giurato con te o con nessuna
          ti sembrerà strano, forse non crederai
          un giorno mi auguro di reincontrarti
          e coi tuoi occhi guarderai
          che quest'uomo, il giuramento ha mantenuto
          nonostante tu non mi hai creduto,
          e mentre scrivo
          la gola è stretta in una morsa, mi attanaglia,
          stringe forte, fino a togliere il fiato,
          vago senza una meta
          i miei occhi ormai spenti
          non godranno mai più della tua luce,
          queste parole son dettate dal cuore
          non dalla mente,
          che ormai spenta
          nulla immagina, nulla pensa,
          ma tutto è fatto ormai
          e queste, lo so bene,
          sono parole che non leggerai mai
          ti amo forever.
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            Scritta da: Danza di Venere

            So di te

            Rischio di darti noia,
            Tanto tempo senza un tuo contatto,
            È finita forse questa storia,
            È forse qualcosa che non ho fatto,
            L'ultima parola sara tua,
            Ti starò accanto e non proferirò parola,
            Dalle mie labbra non ti farò mai sentire
            Frasi di rancori o pensieri sbagliati
            Accoglierò tra un sorriso ed una lacrima un tuo abbraccio.
            Composta martedì 12 giugno 2018
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              Ruberei

              Se solo ne fossi capace,
              ruberei un paio di ali per farti volare in alto
              e volerei insieme a te.
              Ruberei una stella dal cielo per illuminare le tue notti
              e un raggio di sole per dar calore alle tue giornate.
              Correremo insieme su un bel prato
              e ruberei alla terra un fiore profumato per regalarlo a te.
              E se tutto questo non bastasse
              ti porterei al mare
              e ruberei per te il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli.
              Ruberei le sette note musicali
              e anche il pentagramma per dedicarti canzoni e melodie
              mai ascoltate prima e che ti apparterrebbero per sempre.
              Ruberei i colori dell'arcobaleno
              per colorarti con colori nuovi
              e ti regalerei i miei occhi per farti vedere il mondo come lo vedo io
              e allora capiresti che sei tutto quello che voglio
              e che... ti ruberei.
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                Da solo

                Nell'oscuro cielo dell'infinito
                ci guardiamo allo specchio e più lo facciamo
                più ci rendiamo conto di quanto sbagliamo.
                Più lo facciamo, più capiamo quanto nella
                vita, nella grossa valle di lacrime che nello spazio
                acceso aggrada, abbiamo fallito e spensierati cerchiamo
                una soluzione.
                Mentre altri non se ne rendono conto, invano cerchiamo
                di risolvere i nostri errori.

                Invano cerchiamo ci mettere un punto a dolori incontenibili,
                che dentro di noi accendono il fuoco di una riluttanza
                immane.
                Più siamo soli, più ci sentiamo soli, e gli altri non capiscono
                il dolore che proviamo.
                Gli altri non sentono, non perché non hanno orecchie
                per farlo, ma perché guardano, senza sentire.

                Si sentono diversi, isolati, nel mondo esclusi, e nell'universo
                superiori.
                Feriscono, e velocemente fuggono, senza lasciare tempo a noi
                di reagire, di pensare, di chiedere scusa, di provare a
                stare bene.
                Perché tu hai voluto così, perché tu ci hai creati così.
                Forse per vivere, forse per farci soffrire.
                Nell'oscuro cielo dell'infinito io ci sono.
                E sono solo, nato piangendo con già l'immagine di questa
                vita impressa negli occhi rossi dalle lacrime.
                E tu altro invece, giaci nelle nuvole sognando, dormendo, anche te
                ferito, ma incapace di guardare anche gli altri, senza capire
                che chi tiene a te sta lentamente morendo.
                Composta domenica 11 maggio 2014
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