Poesie inserite da Alexandre Cuissardes

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Scritta da: Alexandre Cuissardes

Accadrà

Mi presenterò a te
solo quando indosserò l'abito puro della ricorrenza,
quando avrò il cuore con la pace piena,
il peggio alle spalle,
lontano,
mi presenterò a te solo quando potrò prenderti per mano, abbracciarti,
dirti,
dirmi,
dirci che è tutto finito,
tutto ricomincia,
ma c'è questa enorme male su di me,
sulla mia vita,
un temporale ogni giorno,
un incubo ogni notte,
e la speranza ormai non esiste più,
forse sarai tu un giorno a presentarti a me,
con abiti normali,
guardandomi,
in basso senza che io ti possa vedere.
Composta mercoledì 23 novembre 2011
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    Scritta da: Alexandre Cuissardes

    Tu ci sarai

    Leggila fra 20 anni la mia verità,
    la verità,
    la lettera che spiega tutto,
    la lettera del tempo trascorso.
    la carta aspetta,
    riporta, trattiene e tace,
    leggila fra 20 anni,
    leggimi fra 20 anni,
    quando il fuoco di adesso sarà solo fumo leggero,
    tiepida nebbia,
    ed io sarò un nome scritto da qualche parte ed una firma su quei fogli.
    Composta mercoledì 23 novembre 2011
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      Scritta da: Alexandre Cuissardes

      Il vino benedetto

      Le guerre si sono riunite in un luogo segreto,
      cercano generali disposti a guidare le nuove sventure,
      il nuovo grande macello,
      sanno perfettamente che in troppi non aspettano altro.

      Un prete ormai dalle poche forze dice cose che forse è stanco di dire,
      si vocifera che crede e spiega ormai per abitudine ma del resto ognuno sente ed intende ciò che vuole,
      le mani giunte si sorreggono a vicenda e sorreggono i corpi di anziani fedeli,
      il cielo è sempre scuro,
      si è fermato all'inverno oppure è arrivato dai paesi del nord.

      Le chiese sono aperte per l'aperitivo serale,
      si raccomandano parole leggere ed un contegno civile,
      il vino ed i liquori sono fatti dai monaci bianchi,
      la birra è dei frati trappisti,
      la musica è organo rock,
      suonano i procol harum,
      a volume discreto,
      è tutto a libera offerta,
      il nero è gradito.
      I fedeli abituali hanno le mani giunte,
      sanno che è una messa cantata,
      molto affollata.
      Composta domenica 20 novembre 2011
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        Scritta da: Alexandre Cuissardes

        Sul tuo corpo d'atterraggio

        Scorre,
        morbido l'inchiostro sulla tua pelle,
        la stilografica col tratto più largo,
        il segno lucido,
        il mio stampatello meno illeggibile,
        il colore denso,
        le parole sentite,
        ti parlo con la penna,
        scrivo ciò che non saprei dirti con la voce,
        spero basti il tuo corpo accogliente,
        spero basti il tempo che ho
        ma capisco che al primo sorso d'acqua sputato da una nube
        tutto sparirà.
        Composta domenica 20 novembre 2011
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          Scritta da: Alexandre Cuissardes

          Lenta mente

          Forse ti rammento poco per scacciarti
          ed organizzo la mia confusione
          come se fossi il primo dei precisi
          come se le parole fossero dei numeri
          da togliere o sommare.

          Forse ti rammento poco
          perché ho paura del mio rammentarti troppo
          ho paura a convivere con quel totale che senza te
          dà sempre risultato zero.
          Composta domenica 20 novembre 2011
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            Scritta da: Alexandre Cuissardes

            Da domani

            (Cuori dopo cuori) avrai cuori da portare al tuo cuore,
            cuori da rubare far schiantare,
            avrai bocche da far parlare,
            bocche che cercheranno la tua,
            e giorno dopo giorno avrai giorni belli da far vivere a chi amerai, occhi nuovi guarderanno i tuoi occhi,
            ci saranno parole già udite ma dette da voci diverse,
            ed ogni tanto,
            nei frastuoni delle risposte alle tue domande
            forse troverai un attimo per ricordare un frammento di ieri
            e con la mano e la mente farai il gesto di scacciare quei pensieri,
            ti scuoterai
            ed imporrai a te stessa di vedere solo ciò che starai vivendo in quel momento,
            camminerai,
            mentre gambe seguiranno le tue gambe,
            occhi cercheranno i tuoi occhi,
            mani cercheranno le tue mani,
            carezze sfioreranno le tue cosce...
            Composta domenica 20 novembre 2011
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              Scritta da: Alexandre Cuissardes

              Din don

              Suonano a morto per un uomo ancora vivo,
              suonano a festa per un uomo appena morto,
              suonano a messa per i peccatori,
              ed io ascolto,
              sento vedo prego e bestemmio,
              non rido,
              qualche volta mi commuovo,
              piango la mia rabbia,
              che sopravviverà a me,
              ma in fondo sono solo campane,
              fanno il loro mestiere.
              Composta domenica 20 novembre 2011
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