Poesie inserite da Alexandre Cuissardes

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Alexandre Cuissardes

Giornario

È stata una buona giornata,
sono arrivato indenne a sera,
ciò non significa che oggi non ho aggiunto nessun male ai mali di sempre,
ed il nulla al mio poco.

È stato un giorno normale
come dovrebbe essere la vita,
ma un giorno non la rappresenta la vita.

Forse
è stata una buona giornata,
sono arrivato a sera,

È stata una brutta giornata,
come sempre è la vita,

Ma è la vita che conta,
non un solo giorno...
Composta martedì 29 novembre 2011
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Alexandre Cuissardes

    Le posate da casa

    Alla trattoria del buongoverno
    si mangia e si beve,
    si tira di scherno,
    il vecchio padrone lo chiaman l'eterno,
    sta fisso in cucina,
    che chiama l'inferno
    a causa del fumo
    e del fuoco di legna,
    di tante bestemmie senza ritegno.

    Ad ogni suo piatto dà il nome di un santo,
    il conto finale lo chiama giudizio
    saluta dicendo adesso vai via,
    ti alzi e qualcuno già riempie il tuo posto.
    Composta domenica 27 novembre 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Alexandre Cuissardes

      Il risultato

      Cosa ci lega ormai,
      cosa ci tiene insieme,
      un vecchio si mai maledetto troppo,
      un cognome portato per burocrazia,
      la paura delle malattie o dello star soli,
      o del peggio sempre in agguato,
      cosa ci lega oggi,
      cosa ci tiene insieme,
      se i ricordi in comune sono la prima cosa da dimenticare
      e quelli della vita parallela da rimpiangere.
      Composta mercoledì 23 novembre 2011
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Alexandre Cuissardes

        Di nuovo il cielo si copre

        La voglia di sorridere viene condannata dalla nuova santa inquisizione,
        anche se ci ha già pensato la vita a toglierla di torno,
        del resto non se ne danno di motivi per sorridere,
        solo il sorriso tirato è ammesso
        ma in privato e non fuori misura.

        La riflessione viene oppressa come incoscienza,
        soggetta a sanzioni,
        la voglia di pace è resa sicura dalle armi,
        messe bene in vista.

        La voglia di nulla è caldamente suggerita a tutti.
        Solo le urla in piazza sono ammesse perché giudicate innocue.
        Composta mercoledì 23 novembre 2011
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Alexandre Cuissardes

          Fuori tempo

          I fatti mi hanno sempre preceduto
          con il loro inizio e la loro fine
          non hanno atteso i miei tempi di risposta.

          Sono nati,
          si sono consumati ed esauriti
          ed adesso mi trovo qui
          con la testa piena delle mie inutili troppe risposte
          arrivate tutte insieme,
          quando ormai non ricordo più le domande.
          Composta mercoledì 23 novembre 2011
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Alexandre Cuissardes

            Lo sterrato in salita

            Una strada è impossibile,
            e sarebbe la migliore

            ma è in mano alla fortuna
            e tocca a pochi

            l'altra è molto difficile

            richiede o un lungo tempo
            o un attimo speciale,

            è in mano alla disperazione
            chi ce l'ha fatta non può tornare a raccontare come si fa
            ne come si sta

            ma ci proviamo in tanti

            e se va bene il tragico successo

            compensa beffardo l'insuccesso della vita.
            Composta mercoledì 23 novembre 2011
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Alexandre Cuissardes

              Ricordi da scordare

              Oggi,
              solo oggi e non so il perché
              cerco ciò che ho toccato quando toccavo te.

              Il telecomando,
              un bicchiere,
              gli oggetti comuni.

              Mi sfiora il ricordo dell'aria di casa tua
              ma sfiora come un pugno forte che fa male.

              La tua presenza è passata
              come è passato il tempo condiviso
              fatto di giorni ed anni,
              secoli per la mente
              ma solo tempo definito per il calendario e l'orologio.
              Quotidianità vissuta ed oggi ricordata,

              E si scatena così forte la mia fragilità,
              mi perdo in un metro quadro.
              Composta mercoledì 23 novembre 2011
              Vota la poesia: Commenta