Poesie inserite da Alexandre Cuissardes

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Scritta da: Alexandre Cuissardes

Nervi scoperti, corpi coperti, nervi coperti corpi scoperti

L'un contro l'altro armati
l'un verso l'altra amati.

Fuori dal letto armati
ma dentro il letto amanti.

Spargimento di bene,
spargimento di sangue,
spargimento di miele,
spargimento di fiele.

Guerra per far pace,
pace per poi lottare.

Farsi del bene
per poi farsi del male
per poi farsi del bene...

Eppure siamo sempre gli stessi,
siamo io e te.
Composta venerdì 16 dicembre 2011
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    Scritta da: Alexandre Cuissardes

    Bidittatura

    La chiesa chiede
    lo stato impone,
    entrambi
    legati dalla stessa presunzione.

    Loro lo chiamano sociale
    la gente lo chiama gran porcaio.

    Aiutare chi ha bisogno
    è onesto e merita,
    è cosa giusta.

    Dare a chi non merita
    è disonesto
    e chiede per mestiere,
    è profondamente ingiusto.

    Invece si premiano i peggiori
    e si puniscono i migliori.

    Non vedere tutto questo è da stupidi,
    vedere e non far niente per cambiare è da criminali
    volere convincere noi che hanno ragione è offensivo.

    Intanto l'agnello piange ed il lupo ride.
    Composta venerdì 16 dicembre 2011
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      Scritta da: Alexandre Cuissardes

      La natura ha i tacchi alti

      Mettiamoci l'animo in pace,
      le belle donne vanno con i giocatori
      o con le belle auto,
      (magari con un uomo dentro),
      le letterine frequentano solo chi le i-scrive
      ad un buon programma,
      le veline si svelano solo con chi poi le rivela,
      nel posto giusto,
      nel modo giusto,
      alle persone giuste.

      Chi non è protagonista
      diventa lettore, spettatore,
      con due spiccioli entra nei
      fatti,
      ci può sguazzare dentro,
      basta che non affoghi.
      Composta venerdì 16 dicembre 2011
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        Scritta da: Alexandre Cuissardes

        Lo fai per lui

        Se sono soldi spesi bene
        lo sai sempre dopo,
        ma non è quasi mai così.

        Del resto
        dopo i sorrisi per attrarti
        ritorna il mestiere,
        il poco tempo da dedicarti.

        Ma basta tentare di nuovo,
        sperare che vada meglio,
        la prossima volta,
        alla prossima voglia,
        a un altro muro,
        un'altro lampione,
        oppure con un numero di telefono
        su un giornale.
        Composta martedì 13 dicembre 2011
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          Scritta da: Alexandre Cuissardes

          Bentornato a casa mia

          Ritorna domani o dopo,
          quando avrai smaltito le tue rabbie,
          non importa che tiri calci alla porta per entrare,
          quando sei in te lo sai che è sempre aperta.

          Anche se nessuno è in casa
          il fiasco è sul tavolo,
          se hai fame il pane ed il formaggio sono nella credenza
          serviti pure.

          Vai vicino al fuoco,
          usa i tuoi sensi,
          comandali col cuore.

          Gli occhi per osservare la fiamma,
          l'udito per sentire il crepitare del ceppo,
          il naso per aspirare il profumo di resine,
          e con le mani versa il buon vino che aiuta il formaggio a passare dalla gola.

          Ritrovati,
          lascia fuori le rabbie,
          aspetta il mio ritorno.

          Arriverò,
          quando entrerò
          con le mani
          avrò già ucciso la rabbia che ti dava forza
          e stava fuori ad aspettarti.

          Avrai bevuto
          sarai più debole,
          e sarà la mia di rabbia
          a fare il suo lavoro,
          ed userò la vista per vederti cadere,
          le orecchie per sentirti urlare,
          il naso per sentire il puzzo del tuo sangue cattivo,
          la gola per urlarti il perché lo faccio.

          Poi,
          a giustizia fatta
          mi siederò al tuo posto
          e con l'animo rasserenato
          userò gli occhi per osservare la fiamma,
          l'udito per sentire il crepitare del ceppo,
          il naso per aspirare il profumo di resine,
          con le mani mi verserò il buon vino che aiuta il formaggio a passare dalla gola.

          Mi ritroverò,
          metterò a riposo la mia rabbia
          e non avrò più paura dei tuoi arrivi.
          Composta giovedì 15 dicembre 2011
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            Scritta da: Alexandre Cuissardes
            Non chiedergli di più,
            chiedi a chi può dare.

            Lui non ha più niente,
            come chi gioca a carte.

            Passa ad un altro fesso,
            fallo innamorare,
            del resto è il tuo mestiere.

            Scegli bene il tipo,
            come fare e cosa dire,
            ma non importa suggerire,
            a te nessuno insegna niente,
            conosci il tuo mestiere.

            Vivi,
            finché ti reggono corpo e viso
            questa vita intensa,
            continua
            il cambio di auto ed uomini,
            le lunghe notti in compagnia
            e non guardare mai
            quel dito,
            eterno orfano d'anello.

            Porta in giro il tuo sorriso
            che ti costa poco e rende ancora tanto.
            Composta martedì 13 dicembre 2011
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              Scritta da: Alexandre Cuissardes

              Resto l'unico

              Dimmelo tu
              che non è successo niente,
              giuro che ti crederò
              lascia che con ostinazione
              io possa continuare a crederlo amore,
              nonostante tutto
              nonostante il tuo distacco,
              lascia che come un cattivo giudice,
              non accetti l'esistenza delle prove
              dei testimoni.

              Lasciami essere cieco e sordo
              e continuare ad illudermi..
              Composta martedì 13 dicembre 2011
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                Scritta da: Alexandre Cuissardes

                Di notte non dormo

                La borsa è spesso la stessa dei vestiti della sera,
                ci andiamo a far la spesa,
                tu senza trucco
                e vestita in modo anonimo
                con gli occhi spesso bassi,
                occhiali grandi
                perché nessuno veda in te la donna della notte,
                sei di così tanti che non sei di nessuno, neppure mia,
                ed io l'uomo del giorno,
                che scaccia i suoi pensieri
                ma non si abitua mai,
                a te a me agli altri
                ed odia quella borsa.
                Composta domenica 11 dicembre 2011
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                  Scritta da: Alexandre Cuissardes

                  Respinto

                  Ho scritto di corsa
                  ho omesso qualcosa,
                  ho sbagliato virgole e parole
                  ma il tempo è diventato all'improvviso cosi corto.

                  Non ho mai messo da parte le necessarie riserve di coraggio, adesso che servirebbero posso solo sostituirle con l'incoscienza
                  anch'essa tutta da costruire,
                  in fretta.

                  Ciò che devo fare è così distante da ciò che vorrei fare,
                  quanto ho ricevuto è così poco rispetto a quanto ho dato,
                  ho detto mille volte grazie a chi mi ha dato poco o niente
                  e non ho ricevuto nessun grazie da chi ho aiutato,
                  ho fatto tanto per chi non meritava
                  e niente per l'unico che amo.
                  avremmo meritato un'altra vita
                  lui ed io,
                  ed io anche un'altra fine.

                  Ho paura a tirare la somma
                  ma ormai ha poca importanza,
                  la vita è in passivo,
                  la commissione ha deciso,
                  il risultato è già archiviato,
                  non accederò al prossimo anno.
                  Composta domenica 11 dicembre 2011
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