Le migliori poesie inserite da Antonino Gatto

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Scritta da: Antonino Gatto

Come un granello di sabbia

Ho affidato al mare i miei pensieri,
non sapendo dov'eri, fino a ieri,
sono stati cullati come fronde,
in balia dei venti, e delle onde.

Hanno visto migliaia di tramonti,
e affrontato le più anguste correnti,
per arrivare a sciogliersi come fiocchi,
nel granello di sabbia, dei tuoi occhi.
Composta venerdì 20 novembre 2009
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    Scritta da: Antonino Gatto

    Oro, diamanti, e poesia

    Così preziosa pare,
    la pietra che hai comprato,
    con tutto il suo brillare,
    da lasciarti senza fiato;
    per non parlar del sole
    che splende in quel metallo,
    e porta seco gli anni
    di un passato millenario.
    Splendidi tesori,
    padroni della storia,
    ma frutto della terra,
    e della sua memoria.
    Vissuti nelle tenebre,
    la dove sono nati,
    e portati allo splendore,
    dal sudore di antenati.
    Immortali resteranno,
    amati e poi lasciati,
    alla loro madre terra,
    da dove sono nati.
    Per questo ho scelto te,
    mia splendida poesia,
    per non lasciarti mai,
    anche il giorno in cui andrò via.
    Composta domenica 10 gennaio 2010
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      Scritta da: Antonino Gatto

      100 e 1000 consigli

      Cosa è giusto e cosa no,
      chi può dare una sentenza?
      Forse il Papa, o un magistrato,
      oppure un monaco, o un avvocato?
      Molto spesso la giustizia,
      s'intravede nella legge,
      ma la cosa che ci sfugge,
      e ci crea un gran tormento,
      è sapere come estrarla,
      dal più antico testamento?
      Forse è invano ricercare,
      cosa è bene o cosa è male,
      ma la mia filosofia
      che mi guida nella via,
      sta nel prendere decisioni
      che mi diano frutti buoni.
      Ogni cosa che facciamo,
      di per se, la seminiamo,
      e la vita che viviamo,
      è solo il frutto che mangiamo!
      Quindi se non vuoi sbagliare,
      pensa bene a cosa fare,
      e non essere imparziale,
      scegli il bene e non il male.
      Non serviranno gli avvocati,
      e lo vedremo dai risultati,
      che daranno ai nostri figli
      100 e 1000 più consigli!
      Composta mercoledì 16 dicembre 2009
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        Scritta da: Antonino Gatto

        Il pesce innamorato...

        Mia dolce gabbianella con fame d'amore,
        che dall'alto m'osservi e mi vorresti mangiare,
        io guardo i tuoi occhi e mi sento volare,
        mentre nuoto da anni nel profondo del mare.

        Tu parli una lingua che non posso capire,
        a volte mi sfiori e mi sento sfinire,
        sognando quel giorno, per donarti il mio amore,
        e sentirmi morire sfamando il tuo cuore.
        Composta sabato 13 marzo 2010
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          Scritta da: Antonino Gatto

          La morte di un verso

          Povero artista che ti nutri di poco,
          il tuo pane è di carta, e d'inchiostro il tuo fuoco,
          le tue mani operaie, come d'ape regina,
          che la tua mente commossa, come piuma trascina.

          Tu che vivi le notti nella vecchia soffitta
          fra la luce soffusa al sapore di cera
          e descrivi l'amore d'una dolce coscritta
          con le lacrime a pioggia di una corta candela.

          Tu che provi emozione, osservando fra i monti
          i colori del cielo nei suoi mille tramonti
          ed imbratti d'artista del tuo aspro pensiero
          questo foglio di china del cui autore va fiero.

          La morte non è che che la fine di un verso
          soltanto un passaggio, per un nuovo universo
          il brivido dentro, che qualcuno ha lasciato,
          e a distanza di tempo, tu stesso hai trovato.
          Composta martedì 5 aprile 2016
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            Scritta da: Antonino Gatto

            Notte d'agosto

            Fuochi di stelle, in quella notte d'agosto,
            mentre il pigro già dorme, ma come un cardine al suo posto,
            un ragazzo ubriaco nella città abbandonata,
            ed un fuoco sulla spiaggia con una chitarra scordata.

            Vacanze d'estate, per allontanare la noia,
            cambiali firmate per pochi giorni di gioia,
            tornando al lavoro con l'amaro nel cuore,
            ma qualche foto, e la pelle che ha cambiato colore.

            Rituale d'estate che si ripete ogni anno,
            di gente comune che abbandona ogni affanno,
            per godersi una spiaggia baciata dal mare
            o la fresca montagna fra pinete e cicale.

            Quanta gente si chiede con la testa all'insù,
            com'è bella la vita sotto quel cielo blu,
            mentre cade una stella nel cielo incantato
            di quella notte d'agosto, che ci ha lasciato senza fiato!
            Composta sabato 15 agosto 2009
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