Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie personali)
L'attimo fuggente
Ci sono nella vita
luci e ombre,
profumi e odori,
colori e sfumature.
Coglierli è un pregio
viverli un opportunità!
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Ci sono nella vita
luci e ombre,
profumi e odori,
colori e sfumature.
Coglierli è un pregio
viverli un opportunità!
Ogni giorno al sorgere del sole
l'oscurità della notte cicla
baciata dall'alba mattutina,
ed ogni giorno al nostro risveglio
l'incanto di un sogno ci abbandona
aprendo gli occhi ad un nuovo mondo.
Ogni giorno hai fra le tue mani la possibilità
di trasformare un evento qualsiasi
in un giorno da ricordare...
... non sprecarla!
S'apre d'incanto il tuo nuovo giorno,
e dalla finestra trafigge il sole,
fra il cinguettio dei merli che fanno ritorno,
ed in aria il profumo che sa di viole.
L'aria è calda e vellutata,
e d'una danza di cotone sembra invasa,
è il pioppo rigoglioso che fà la sfilata,
e col vento tra le frasche, porta il seme in ogni casa.
I fiori che hanno colorito i bracci spogli,
ora lasciano cadere i petali sul verde prato,
e al loro posto i frutti in germogli,
vantano l'arrivo d'un anno prelibato.
E mentre la natura sfavilla il suo splendore,
un piccolo di rondine richiama la sua mamma
che fra le campagne è in cerca fra la canna,
del cibo preferito per portarlo alla sua prole.
Così oggi m'appresto ad iniziar il primo giorno,
di questo nuovo anno che mi dona il suo ritorno,
e parto per barattar del mio tempo in denaro,
perché con noi umani, il destino è stato un po' più avaro.
Ti ho visto mille volte
nel sonno mio profondo,
brillavano i tuoi occhi
sul tuo dolce viso tondo.
Ti ho stretto fra le braccia,
ma eri il bimbo del vicino,
e non ti dico quanta gioia
nel sentirti lì vicino.
Ho scelto già il tuo nome
ma ancora non ci sei,
e se tu non arrivassi
non so cosa io farei.
E se penso, che adesso,
Tu già mi strazi il cuore,
chi mai sopporterebbe
negli anni della vita,
un simile dolore.
Per cui confido in Dio
di starmi un po' vicino
per farmi un grande dono
nelle vesti di un Bambino.
Penetrante come un brivido caldo,
fulmineo t'invade.
Non t'accorgi nemmeno ch'è entrato
e già ne sei divorato.
Inerte è il tuo riflesso,
quasi come foglie
mosse impetuose dal vento.
E come il mare ti avvinghia
entrando in tutti i tuoi sensi.
Dal fuoco di questo tormento
difficile uscirne da dentro,
perché a vibrar le tue corde
di sicuro è un crine che morde.
E quando la pioggia del tempo
avrà divorato ogni cosa,
basterà socchiudere gli occhi
per restarne di nuovo rapito.
Bussi alla tua porta,
e ti rivedi
vent'anni più vecchio,
con un bagaglio sulle spalle
di chi
ha combattuto mille battaglie.
Ora sorridi ai problemi,
che fino a ieri ti avrebbero messo in croce,
e ti accorgi di averne altri
a cui sorriderai tra vent'anni.
Ti emozioni,
quando guardi negli occhi tuo figlio,
ed un brivido ti sfiora la pelle, quando pensi agli occhi con cui ti guardava tuo padre.
Ed il sesso che fino a ieri cavalcavi come il più esperto fantino,
oggi si placa nella conquista di un amore che ti ha reso padre, e poi nonno,
ed ha saputo leggere nel tuo destino.
Con un solo amico al tuo fianco, hai vinto mille battaglie,
ed il tuo grande rammarico, è di averne perso le tracce,
ma ancora il ricordo di quegli anni ti strappa un sorriso.
Nel mentre il tempo scorre inesorabilmente, e aggiunge una ruga al tuo volto,
mentre Tu difronte allo specchio, oggi togli un capello bianco dal tuo vestito nuovo.
... e di quel denaro che con tanta fatica hai messo da parte, non sai più che farne...
Una Mamma in silenzio accarezza il suo bambino,
e con una melodica ninna nanna, spegne il suo pianto.
... E nel mentre chiude gli occhi camminando sulla strada del destino,
intersecando anime da cui ruba emozioni,
mentre un ruscello mormora indifferente.
Tutto intorno il sole cicla e spegne della notte il silenzio,
mentre l'onda inquieta dal vento si fa cullare,
una foglia cade all'imbrunir della sua vita;
ed in questo immenso mondo Tu assisti,
immortalato dall'emozione di un poeta,
che per un attimo ha rapito un brivido alla tua pelle.
E subito ti accorgi che a legarci nel destino,
non è stato certo il fato,
ma un volere più Divino.
Ma un bimbo piange e reclama la sua Mamma,
e l'attimo che ci ha uniti, fugge via...
Chi può dirigere la nostra sorte
se alla fine vince il più forte?
Chi può pretendere di aver ragione
e chiudere la libertà in una prigione?
Chi può vantarsi del suo sapere
se non distingue un buono dal crudele?
Quante volte ancora dovremo sopportare
la superbia dell'uomo che vuole comandare,
e quante volte ancora dovremo vedere
vincere il più ricco a discapito del suo sapere,
forse verrà un giorno in cui tutti capiranno
che non si governa col cuore da tiranno,
e voteranno una uomo pensando al proprio "io",
che aiuti la sua gente proprio come ha fatto Dio...
Non ho niente da temere
al tramonto della mia vita
se nel cassetto del mio forziere
ho lasciato una pepita,
che sia rimasta per dare un segno
a chi ha incrociato il mio cammino
per dimostrare che sono stato degno
di onorare il mio destino,
e non si dica in mia memoria
che a cancellarmi venga la sorte,
perché c'è scritto nella mia storia
che non si muore dopo la morte...
Non c'è amore nel cuor di chi si pente,
se non c'è gioia nel cuore della Gente,
e non c'è luce che splende in un rubino,
se non c'è luce nei tuoi occhi
quando a sorridere è un bambino.