Poesie inserite da Barbara Brussa

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Scritta da: Barbara Brussa

Lontana da qui

Nuda sotto ali sottili
di rimproveri taciuti
attendevo parole
di comprensione

Il silenzio è fauce di vulcano
che divora l'anima

Sono diversa
ascolto il sentire
mentre sono lontana
Lontana dall'eco di parole

Lontana da qui
dove tutto mi dice
che io quasi farfalla
avrei potuto volare

Se solo tu non mi avessi
lasciata nuda
con ali tremanti
nel freddo del vento
che spazza via i petali
dai fiori del mio giardino.
Composta sabato 14 marzo 2015
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    Scritta da: Barbara Brussa

    Chissà cosa, chissà chi

    Chissà che voce hanno
    i desideri che ti sussurrano dentro.
    Chissà quant'è soave la brezza
    che ti spinge lontano,
    e come sibilano i venti
    che ti portano alla deriva.

    Che volto ha il sogno,
    che ogni notte sospende
    il tuo dormire?
    E quanto sono affilate le unghie
    del demone dell'illusione?
    Dimmi che rumore fanno
    i tuoi pensieri, quando cade il velo
    dalle braccia della notte
    e ammutolisce la bocca dell'universo.

    Chissà chi ridonerà i colori
    ai tuoi arcobaleni in bianco e nero.
    Raccontami...
    Nel tuo cuore c'è ancora
    la promessa di una favola?
    Il soffitto della tua vita
    è ancora ricamato di stelle?
    Composta martedì 17 febbraio 2015
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      Scritta da: Barbara Brussa

      Figlia della Luna

      Certi amori appartengono al sogno
      Si vivono con l'anima
      e si possono narrare solamente
      con mille sospiri di candide nuvole

      Si tengono per mano
      liberi di essere
      in altre altissime dimensioni
      in altri cieli dipinti
      di un blu più profondo

      Certi amori sono troppo grandi
      per potersi adattare
      ai ristretti limiti umani
      Liberi di essere altrove
      senza poter mai essere qui

      Lei che è figlia della luna
      continua a filare con raggi di seta
      la tela del sogno
      Sdraiata ai bordi della notte
      sotto a una coperta di stelle

      E l'alba d'ogni tempo
      sempre la vedrà
      destarsi nel pianto.
      Composta mercoledì 29 gennaio 2014
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        Scritta da: Barbara Brussa

        Vivo sottovoce

        Avanzando in altri luoghi,
        inghiottendo nere parole
        e scandendo cupi pensieri,
        incontrai il silenzio
        e follemente me ne innamorai.

        Nella consapevolezza
        d'esser nata
        per vivere sottovoce,
        mi muovo discreta
        su forti passioni
        e ovattate speranze.
        Custodendo nell'intimo
        i miei valori e princìpi,
        sorrido all'amore
        e all'amicizia.

        Libera.
        Libera dall'inconsistenza
        di tante, troppe voci urlanti;
        libera dal rumore sordo
        del rancore e dell'odio,
        che sfregiano la delicata bellezza
        di un sano e puro silenzio
        che, al di là delle parole,
        sa ben raccontare.
        Composta martedì 29 aprile 2014
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          Scritta da: Barbara Brussa

          Com'è triste Venezia

          Com'è triste Venezia
          nel canto solitario del gabbiano
          che vaga senza meta

          Com'è triste
          il suo tramonto
          che piange sguardi d'amor perduti

          Lacrime di luna
          scintillano sul Canal Grande
          e il sospiro del vento
          fa tremare i vetri
          d'un cuore in frantumi

          Com'è triste Venezia
          quando l'abbraccio d'anime si scioglie
          tra le fiamme d'un addio silente
          che tutto incenerisce
          tranne la mestizia del ricordo.
          Composta giovedì 29 maggio 2014
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            Scritta da: Barbara Brussa

            Disillusa

            Era fatta di fragili respiri
            e di sconfinati,
            irraggiungibili voli di farfalla.
            Vestiva di rosa
            tutto il suo piccolo mondo,
            e danzava su frammenti di parole
            che parevano lucciole di magia.

            Lei,
            che non voleva il tuo cuore
            ma il tuo batticuore,
            a scandire il ritmo d'amore
            sul tempo della vita.

            Era così bella,
            nella sua ingenuità che le dipingeva
            arcobaleni negli occhi
            e stelle cadenti nel cuore.

            Dio se era bella...
            prima che arrivassi tu,
            a macchiare di nero i suoi sogni,
            a sbavarle di amarezza le labbra,
            ad allagarle lo sguardo di malinconia,
            a cucirle addosso la consapevolezza
            che esiste solo ciò che nel profondo si sente.

            Disillusione.
            Composta mercoledì 13 agosto 2014
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              Scritta da: Barbara Brussa

              Lei era

              Si muoveva lenta
              col passo che affondava
              fin nel cuore delle emozioni

              Si crogiolava
              su consapevoli illusioni
              di malinconica sognatrice
              alla perenne ricerca dell'oltre
              in un mondo che viveva stretto
              confinato nel "solamente questo"

              Accovacciata su speranze
              sfumate nel nulla che avanzava
              dipingeva sul volto dell'amore
              i colori dell'anima

              Aveva un cuore un po' ammaccato
              Un cuore che rinasceva
              ad ogni pallido sorriso della vita
              Aveva nulla fra le mani
              ma l'immenso negli occhi

              Lei c'era
              in un mondo che non la (ri)conosceva
              ma con quegli occhi colmi d'immenso
              volava perennemente altrove

              No non le importava di esserci
              lei desiderava semplicemente
              essere.
              Composta martedì 28 ottobre 2014
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                Scritta da: Barbara Brussa

                Dal Sogno alla Realtà

                La pioggia mormora
                un eco remoto
                Solo nubi
                ad increspare
                il tessuto del cielo

                Dorme il sogno
                su polverosi guanciali
                da lacrime sgualciti

                Gli arcobaleni stingono
                ai bordi di noi
                Tramutano stelle
                in polvere d'oro

                Ti vedo
                oltre l'incanto
                Ti tocco
                oltre lo spazio
                Ti sento
                dentro nell'anima
                fuori sulla pelle

                E come farfalla
                che si posa sul fiore
                io ti mieto dalla terra dei sogni
                per seminare la magia di noi
                sulle azzurre iridi
                della realtà.
                Composta venerdì 25 luglio 2014
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