Poesie inserite da Barbara Brussa

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Scritta da: Barbara Brussa

Non ci sei più, ma sempre Sei

Morire non significa
nel nulla svanire:
la morte è solo il velo
di un grande mistero
che impedisce agli occhi di vedere,
ma quand'essi son chiusi
con l'anima Vedi e col cuore Senti.

Forte è il rumore dei passi
che han camminato nel sentimento;
indelebili i segni incisi nell'essenza.
Così,

mentre in una mano stringo
un mucchietto di ricordi,
con l'altra cerco di sfilare
dall'impalpabile sentire
le spine del dolore e quelle
dei rimpianti.

E tra lacrime di cristallo,
scopro che Ci Sei
come non mai...
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    Scritta da: Barbara Brussa

    Aveva i miei occhi

    Negli occhi aveva la luce delle stelle;
    sulle labbra il sapore dolce della vita;
    fra le mani un mondo ancora da scoprire
    e da conquistare.

    I purpurei tramonti e le trasparenti albe
    erano passaporti
    per i suoi sogni adolescenti.

    Chiusa dentro al suo fatato incanto
    e tutto il mondo fuori, lei
    sorrideva al futuro.

    Bella... era bella come un bocciolo
    di rosa, che attende di sprigionare
    il suo profumo e di colorare i verdi prati.

    Bella, com'era bella quella ragazza felice
    che correva incontro alla vita!

    Aveva i miei occhi, e così tanto
    mi assomigliava...
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      Scritta da: Barbara Brussa

      Al di là di tutto

      Invano, il silenzio e le distanze
      ti occultano al cuore:
      t'amo da dentro, non da fuori.

      T'amo
      nella presenza e nell'assenza;
      nella mite primavera e nel soffio gelido dell'inverno;
      nella passione dilaniante e nella quiete dell'anima;
      t'amo quando dico d'odiarti,
      e pur quando la rabbia parla, sibilando
      parole ignote all'intimo mio sentimento.

      E se per disgrazia, un passo falso del Tempo
      dovesse far scivolare il tuo amore per me
      nell'infecondo fiume del dubbio,
      t'amerei ancora, e ancor di più.
      T'amerei per due, per salvare entrambi
      dalle miserie di una vita vissuta senz'amore.

      T'amerei con pienezza anche se,
      giunta ai confini della vita,
      il nostro Noi, sbiadito dal tempo e dalle tempeste,
      dovesse affacciarsi solo e null'altro
      che alla finestra del ricordo...
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        Scritta da: Barbara Brussa

        Frugando, ti ho trovato

        Ti ho incontrato
        quando ancora credevo alle favole;
        quando i miei passi erano così lievi
        che il camminare era volare,
        e quando gli occhi miei, ancor pieni
        d'innocenza, non scorgevano le ombre.

        Ti ho incontrato
        in un freddo mattino d'inverno,
        manto bianco di neve fresca
        a ricoprire di magia quell'incontro,
        che sapeva di eterna promessa.

        Ti ho incontrato,
        ed è stato come frugare
        nelle tasche della vita
        e trovare un sogno
        inatteso e misterioso.

        Son scivolate le stagioni,
        non credo più alle favole,
        il mio passo si trascina stanco
        e gli occhi miei, non più abbagliati,
        osservano le ombre e il loro divenire...

        Ma questo tempo, che ha superato
        l'alba della consapevolezza,
        ancora ci appartiene, e ci vede uniti
        ad adorare luci ed ombre
        che compongono il "noi" nel disegno della vita.

        Frughiamo nelle tasche dei sogni
        e troviamo presente la promessa del passato:

        le nostre anime intrecciate col filo dell'amore.
        Ancora insieme... per amore, nell'amore.
        Composta mercoledì 7 dicembre 2011
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          Scritta da: Barbara Brussa

          Non è amaro, l'amore

          Soffitta buia e polverosa, diventa il cuore.
          Ricordi ingombranti accatastati sui muri,
          a marcire germogli di felicità.

          Ho bisogno di fare spazio,
          aprire finestre sul mondo,
          affinché la luce filtri.
          Respirare magia, disintossica l'anima
          dai veleni d'un passato ammuffito.

          La felicità non si vende
          al prezzo d'un malinconico sorriso...
          Senza spesa si offre,
          laddove il cuore sorriderà
          d'un sorriso alle labbra sconosciuto.
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            Scritta da: Barbara Brussa

            Ritratto di donna

            Ci sono sere, in cui fisso così a lungo
            la mia immagine riflessa,
            da temere di vederla scomparire...

            Ci sono sere, in cui questo accade veramente.
            Poi, lentamente, l'immagine si ricompone.

            E ogni volta, noto una maggiore ricchezza di particolari.
            Con il passare degli anni, non vedo
            il mio volto invecchiare: lo vedo completarsi.

            Quasi fosse l'opera di un artista meticoloso,
            che non sarà contento ed appagato,
            fino a che non avrà realizzato esattamente
            ciò che aveva in mente.
            E per fare questo, ci vuole tempo. Molto tempo.

            Quell'immagine, alla fine, esprimerà
            la consapevolezza di essere, anche fuori,
            ciò che ha sempre sentito di essere dentro.

            E quando riuscirà a realizzare,
            e trasmettere, ciò che è nel profondo,
            quando riuscirà a dire tutto quello che sente...
            allora, sarà Libera. Allora, sarà veramente se stessa.

            Conserverà un alone di mistero
            per chi saprà solo guardarla, senza vederla.
            Come fosse realmente un dipinto...
            un'immagine statica, senz'anima.
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              Scritta da: Barbara Brussa

              Chantal

              Per nove mesi, sono stata il tuo guscio.
              Sono stata il tuo cibo, ho placato
              la tua fame e la tua sete.

              Poi, ho asciugato le tue lacrime
              con i baci più dolci che avessi.
              Ti ho insegnato a camminare, a parlare,
              ad esprimere i tuoi bisogni.

              Sono il tuo rifugio,
              la spalla sulla quale potrai
              sempre posare il capo,
              la mano che mai dovrai cercare,
              perché sarà sempre racchiusa sulla tua.
              Anche quando non la potrai vedere.

              Sono la tua inesauribile fonte d'Amore.
              La fonte dalla quale hai attinto la vita.
              Quella stessa vita che, ora, hai fatto tua.
              Al momento opportuno, ti aiuterò a saltare
              sul tetto del mondo.

              Cercherò di farti fare un centro perfetto,
              ma il resto sarà nelle tue mani,
              nella tua mente, e nel tuo cuore...
              Fanne buon uso, amore mio!

              A me basterà guardare
              la limpidezza dei tuoi occhi,
              e vedere il tuo sorriso, per capire
              che non avrò vissuto invano...
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                Scritta da: Barbara Brussa

                Missing

                Piovono gocce
                di freschi ricordi
                in questo cuore
                malato d'amore

                Vernice antica
                di promesse sincere
                si stacca dai muri
                di un vissuto che nega

                Quanto freddo e quanta miseria
                in queste spoglie stanze
                in cui echeggia un "ti amo"
                che non trova presenza

                e vaga... vaga, alla ricerca
                di quella schiava d'amore, evasa
                al crepuscolo dell'ennesima assenza

                Non per libertà...
                ma per spirito di sopravvivenza.
                Composta martedì 28 settembre 2010
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                  Scritta da: Barbara Brussa

                  Introduzione

                  Ho visto il vento accarezzare la terra,
                  e foglie secche e calpestate levarsi in volo
                  per danzare nel vento.

                  Ho visto occhi leggermi nell'anima,
                  e ho udito l'anima narrarmi storie silenti.

                  Ho visto un Cavaliere e la sua Dama
                  amarsi nell'oscurità, bramando la luce del giorno;
                  infine, ho visto la luce del giorno
                  esplodere nelle tenebre
                  per accendere d'eterno il loro amore...

                  Guardando con gli occhi del cuore,
                  ho assistito alla magica metamorfosi
                  che trasforma l'impossibile
                  in realmente possibile.
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                    Scritta da: Barbara Brussa

                    Quella sera, sul lago di Bled

                    Con gli occhi, a bere sguardi seducenti
                    con i baci, a rubarci l'anima
                    mentre
                    il cielo stupito sembrava osservare
                    il fitto mistero che avvolge
                    il segreto d'un amore sbrigliato
                    Quella sera, sembrava attendere un evento...

                    Abbracciati, nel rimirar il castello che sovrasta l'altura
                    gli occhi nostri divennero increduli
                    nel trasparire d'un volto che
                    d'improvviso animò l'immota roccia

                    Fu come se fosse il volto tuo,
                    che era già dentro me
                    prima ancor di essere...

                    Nel fascino del silenzio
                    la magica cornice del lago si stinse
                    ai bordi di noi

                    Dentro l'anima, posammo i nostri piedi
                    il silenzio ci mise le ali
                    e sulla pelle nuda d'un sogno
                    facemmo l'amore

                    Quella sera,
                    porterà in grembo l'incanto
                    di un amore esclusivo

                    Quella sera sul lago di Bled
                    fiorirà in ogni stagione
                    sui prati della memoria.
                    Composta lunedì 25 ottobre 2010
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