Le migliori poesie inserite da Barbara Brussa

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Scritta da: Barbara Brussa

La Promessa

Parole cariche di promesse, progetti, desideri
marciano a passo spedito, come militari ben addestrati
Giungono alla tua porta, bussano educatamente

Le trovi lì, tutte in riga, sull'attenti
Divise linde, stivali lucidati a specchio
portamento fiero: ci tengono a fare bella figura
Tu le osservi: quanto sono affascinanti!
Il tuo cuore inizia a palpitare

Sono venute per te, ma non ti guardano negli occhi...
Una ad una si presentano
ed iniziano a raccontarti i particolari
di quella loro nobile impresa che salverà
il tuo Cavaliere dal fuoco del Drago
e lo riporterà nel vostro Regno
dove l'Amore rende tutto perfetto

Tu ascolti estasiata le loro voci armoniose
ma all'improvviso non riesci più a vedere
le magiche immagini che quell'Esercito di Parole
sta srotolando davanti i tuoi occhi

Si è spenta la luce dell'Entusiasmo:
sogni, fantasie e speranze si addormentano
in un sonno eterno...

Solo il bacio di un Cavaliere
impavido e senza macchia
potrà riaprire i loro occhi

Un bacio d'Amore che porta con sé
la Promessa mantenuta...
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    Scritta da: Barbara Brussa

    Ladra innocente

    Ho rubato il colore dei tuoi occhi
    per dipingere i miei prati;

    il calore della tua voce
    per scaldare le mie notti;

    le tue labbra golose
    per saziare la mia fame di te.

    Ho rubato il tuo nome
    per darlo agli angeli
    e il tuo cuore
    per farne dimora

    ma l'anima no... non te l'ho sottratta mai:
    me l'hai donata tu, per fonderla insieme
    alla mia e renderla immensa regina
    che governa questo nostro sconfinato Amore.
    Composta lunedì 15 marzo 2010
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      Scritta da: Barbara Brussa

      Lacrime nere oscurano il mondo (Sulla pedofilia)

      Non v'è luce alcuna nell'alba
      che segue al tramonto
      di un'anima pura

      Non v'è gioia negli occhi
      spenti, sfregiati dal volto bendato
      d'un amore malato

      Gridano pietà le stelle
      mute nel cielo fumoso;
      trema il ventre di Madre Terra
      all'urlo rabbioso del tuono;
      scorre impotente l'acqua del fiume
      sul letto melmoso ove s'è consumato
      il più terribile dei crimini:

      l'anima di un bimbo
      vaga agghiacciata
      nel cimitero dell'infanzia
      e della speranza

      e spettri crudeli s'affacceranno
      alla finestra della vita
      alitando gelo sui fragili
      vetri del cuore
      Non v'è pace né fine al tormento
      di chi porta in sé il fardello
      della propria anima defunta

      Laddove sporche carezze infangano l'intimo
      e viscidi baci addentano l'infanzia
      lo splendore muore

      Il sorriso: primo diritto
      di un fanciullo;
      primo dovere di un uomo

      Perché il sorriso dei bimbi
      accende la Luce del Mondo.
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        Scritta da: Barbara Brussa

        Missing

        Piovono gocce
        di freschi ricordi
        in questo cuore
        malato d'amore

        Vernice antica
        di promesse sincere
        si stacca dai muri
        di un vissuto che nega

        Quanto freddo e quanta miseria
        in queste spoglie stanze
        in cui echeggia un "ti amo"
        che non trova presenza

        e vaga... vaga, alla ricerca
        di quella schiava d'amore, evasa
        al crepuscolo dell'ennesima assenza

        Non per libertà...
        ma per spirito di sopravvivenza.
        Composta martedì 28 settembre 2010
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          Scritta da: Barbara Brussa

          Ritratto di donna

          Ci sono sere, in cui fisso così a lungo
          la mia immagine riflessa,
          da temere di vederla scomparire...

          Ci sono sere, in cui questo accade veramente.
          Poi, lentamente, l'immagine si ricompone.

          E ogni volta, noto una maggiore ricchezza di particolari.
          Con il passare degli anni, non vedo
          il mio volto invecchiare: lo vedo completarsi.

          Quasi fosse l'opera di un artista meticoloso,
          che non sarà contento ed appagato,
          fino a che non avrà realizzato esattamente
          ciò che aveva in mente.
          E per fare questo, ci vuole tempo. Molto tempo.

          Quell'immagine, alla fine, esprimerà
          la consapevolezza di essere, anche fuori,
          ciò che ha sempre sentito di essere dentro.

          E quando riuscirà a realizzare,
          e trasmettere, ciò che è nel profondo,
          quando riuscirà a dire tutto quello che sente...
          allora, sarà Libera. Allora, sarà veramente se stessa.

          Conserverà un alone di mistero
          per chi saprà solo guardarla, senza vederla.
          Come fosse realmente un dipinto...
          un'immagine statica, senz'anima.
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            Scritta da: Barbara Brussa

            Vivo sottovoce

            Avanzando in altri luoghi,
            inghiottendo nere parole
            e scandendo cupi pensieri,
            incontrai il silenzio
            e follemente me ne innamorai.

            Nella consapevolezza
            d'esser nata
            per vivere sottovoce,
            mi muovo discreta
            su forti passioni
            e ovattate speranze.
            Custodendo nell'intimo
            i miei valori e princìpi,
            sorrido all'amore
            e all'amicizia.

            Libera.
            Libera dall'inconsistenza
            di tante, troppe voci urlanti;
            libera dal rumore sordo
            del rancore e dell'odio,
            che sfregiano la delicata bellezza
            di un sano e puro silenzio
            che, al di là delle parole,
            sa ben raccontare.
            Composta martedì 29 aprile 2014
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              Scritta da: Barbara Brussa

              Figlia della Luna

              Certi amori appartengono al sogno
              Si vivono con l'anima
              e si possono narrare solamente
              con mille sospiri di candide nuvole

              Si tengono per mano
              liberi di essere
              in altre altissime dimensioni
              in altri cieli dipinti
              di un blu più profondo

              Certi amori sono troppo grandi
              per potersi adattare
              ai ristretti limiti umani
              Liberi di essere altrove
              senza poter mai essere qui

              Lei che è figlia della luna
              continua a filare con raggi di seta
              la tela del sogno
              Sdraiata ai bordi della notte
              sotto a una coperta di stelle

              E l'alba d'ogni tempo
              sempre la vedrà
              destarsi nel pianto.
              Composta mercoledì 29 gennaio 2014
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                Scritta da: Barbara Brussa

                Lontana da qui

                Nuda sotto ali sottili
                di rimproveri taciuti
                attendevo parole
                di comprensione

                Il silenzio è fauce di vulcano
                che divora l'anima

                Sono diversa
                ascolto il sentire
                mentre sono lontana
                Lontana dall'eco di parole

                Lontana da qui
                dove tutto mi dice
                che io quasi farfalla
                avrei potuto volare

                Se solo tu non mi avessi
                lasciata nuda
                con ali tremanti
                nel freddo del vento
                che spazza via i petali
                dai fiori del mio giardino.
                Composta sabato 14 marzo 2015
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