Poesie inserite da C. De Padua Visconti

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Scritta da: C. De Padua Visconti

Tu sarai sempre lì in quel sogno che aspetto

Io ti vidi
e non fu l'ultima volta,
ti baciai e non fu l'ultimo bacio,
t'accarezzai
le gote
con labbra infuocate,
tu eri lì tra fiori d'arancio
e sorgenti sgorganti
noi ci rivedremo
non so quanto ancora
ma sigilleremo
le anime.
Tu eri lì
dove io attendo,
chissà se nell'ombra
della notte
tu sarai sempre lì in quel sogno che aspetto!
Composta lunedì 17 marzo 2014
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    Scritta da: C. De Padua Visconti

    Saperti lontana... una lama nel cuore

    Saperti lontana
    non è un pensiero
    forse un emozione
    un dolore
    un lutto che rivivo nei minuti
    che passano,
    nelle inquietudini,
    nella noia.
    Saperti lontana
    è avere nel cuore
    una lama
    che semina ferite
    nell'anima
    mentre tutto scorre
    in un vuoto
    in un silenzio assordante
    in un angoscia
    trepidante!
    Saperti lontana
    e non toccarti,
    saperti lontana
    e non baciarti,
    saperti lontana
    quando
    tutta l'anima trema
    ansiosa
    di sposare la tua!
    Saperti
    lontana
    immersa
    in sguardi indiscreti
    in quanto ai miei occhi
    assetati dalle tue forme
    aspettano
    voracemente
    il tuo corpo!
    Saperti lontana
    e non poterti
    afferrare
    per stringerti
    ai fianchi
    in mille carezze
    baci
    è desiderio
    bramosia
    amore orfano,
    saperti lontana
    e non sapere nulla
    del nulla!
    Composta sabato 8 marzo 2014
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      Scritta da: C. De Padua Visconti

      Mentre gli occhi s'interrogano

      In questa notte stellata
      odo il fruscio dei tuoi passi
      il canto della tua voce
      che sussurra il mio nome;
      tu dalla brezza
      leggiadra ti adagi
      e prosti il tuo corpo
      sulle mie gambe
      io e te soli
      in un colloquio
      mentre gli astri
      imbiancano
      i nostri visi
      e gli occhi
      nella fioca luce
      s'interrogano!
      Composta domenica 23 febbraio 2014
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        Scritta da: C. De Padua Visconti

        Ochhiello e bottone

        Incontrai per caso
        chi mi fu necessario
        indispensabile come aria
        a dar vita alla mia anima!
        Ma più necessario
        ero io per lei
        come lei lo era per me!
        Occhiello e bottone
        utili solo nella nostra funzione
        a chiudere quel manto
        di tristezza,
        a stringere quei lombi di bellezza,
        più certa della morte
        la nostra appartenenza
        le nostre mani
        le mie le sue
        sulle nostre gote
        lacrime
        in gioia
        io lei
        occhiello
        e bottone!
        Composta domenica 23 febbraio 2014
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          Scritta da: C. De Padua Visconti

          Nulla posso

          Prepotente
          flusso
          penetra la mente
          benché sbarri
          immagini, suoni, emozioni,
          nulla posso
          incapace a dominare
          ricordi
          di noi,
          galoppano
          sinuosamente,
          vano è distrarsi
          irrompi nei miei
          intimi silenzi
          dimenticarti
          è innaturale!
          Rievocarti
          anche quando
          non voglio,
          non è silenzio
          questo
          ma assordante
          rituale
          fulcro nella tua assenza
          furtiva angoscia
          che aleggia
          sull'anima mia
          mentre tutto scorre
          come sempre
          giorni funerei
          che solcano dolore
          senza rumore!
          Composta domenica 16 febbraio 2014
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            Scritta da: C. De Padua Visconti

            Mastico dolore

            Così mastico il dolore;
            attonito osservo
            il mondo distratto
            e mi ritraggo
            nella mia isola
            del pianto!
            A contristare l'anima
            è un penoso vuoto
            angoscia dominante,
            spartiacque
            della vita alle ombre;
            piaceri, gioie, riso
            sembrano ammutinare il corpo
            approdati su mondi di visi sconosciuti,
            ingoio indigeste amarezze
            odo echi di pianto
            risuonano nei timpani
            come a violentare
            la quiete
            oramai fugace, caduca
            come le ultime foglie
            d'una quercia
            spazzate dal vento
            dello strazio!
            Composta martedì 11 febbraio 2014
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              Scritta da: C. De Padua Visconti

              Ecco siamo isole senza porti

              C'è un muto dolor
              nell'anima!
              Vuoto il corpo
              vaga
              in un subbuglio
              d'angoscia.
              Vorrei poter tradurre
              in versi
              il miei funebri sensi
              arresi
              al potere della morte!
              Nulla sembra aver senso
              quando
              l'avversa sorte
              pugnala l'esistenza
              di chi amar hai sempre amato.
              Tutti siam preda di ugual disfatta
              quando l'ombra della morte
              t'avvolge
              spietata.
              Ecco siamo
              isole
              senza porti
              abbandonate
              negli oceani
              del mistero!
              Ma il crudel fato
              muro di un pianto
              senza un perché
              ci tiene prigionieri
              in mille
              dubbi e vaghe certezze!
              Quel che gli occhi
              han visto
              negli occhi
              dell'altro
              resta un fatto e una certezza
              col senno
              di chi soffre
              la ragion non si addice
              non accetta
              l'umano cuore
              la fine
              dolorosa
              di una vita!
              Composta sabato 1 febbraio 2014
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                Scritta da: C. De Padua Visconti
                C'è una voragine nel cuore,
                inghiotte ogni cosa di me,
                un vuoto incolmabile
                un precipizio,
                mi manchi,
                mi manca la tua flebile voce,
                le tue ansie,
                le tue paure,
                le tue raccomandazioni,
                adesso disperso nell'oblio
                mi lascio trascinare dalle onde
                del dolore, disperso su questo
                mare agitato, adesso sono
                solo come una barca senza timone,
                sballottato qua e là
                senza meta!
                Composta lunedì 27 gennaio 2014
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                  Scritta da: C. De Padua Visconti

                  A mio padre

                  Costellavi la mia anima
                  con dolce premura.
                  Ecco ora c'è un vuoto
                  il mio scudo è fiaccato
                  vivo disarmato
                  in un mondo ostile.
                  Nell'agonia tendevi la tua mano
                  sulle mie gote
                  bagnate da lacrime
                  e sfiorari la mia chioma
                  come per accudirmi
                  quando invece la morte ti stava braccando!
                  Quella mano tremante
                  linguaggio offeso del male inaspettato
                  io la stringevo,
                  e con l'altra massaggiavo
                  il tuo petto dolente!
                  La tua voce spenta
                  ma gli occhi vigili.
                  io leggevo la tua sofferenza
                  e nulla potevo
                  se non abbracciarti
                  e pregarti di non lasciarmi
                  in questo mondo
                  che tu stesso dicevi finito!
                  È giunse la fine della tua vita terrena
                  e il tuo spirito in Dio Riposa.
                  Nulla mai occuperà quel vuoto
                  si allarga come un cerchio
                  in uno stagno quando colpito
                  da un sasso.
                  Si allarga il dolore come il tempo
                  il ricordo impresso
                  del tuo amore
                  allevia il mio dolore!
                  Riposa padre
                  un giorno sarò di nuovo con te!
                  Composta domenica 26 gennaio 2014
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                    Scritta da: C. De Padua Visconti

                    Auguri di cosa?

                    Ecco l'anno è passato
                    triboli e spine
                    hanno trafitto
                    uomini e donne
                    senza riparo
                    senza denaro
                    uccisi da un mondo
                    amaro!
                    Pochi son quelli
                    che hanno gioito
                    in verità
                    per un ricco
                    la sorte è migliore
                    ma la vita di certo
                    è fatta di morte
                    anche per
                    questi egoisti signori!
                    Auguri
                    buon anno a tutti
                    diciamo come un rituale
                    la verità
                    che questa è
                    una società animale!
                    La crisi
                    serpeggia
                    sulle famiglie
                    chi l'ha voluta
                    questa valuta?
                    Un inganno ingoiato
                    ci ha avvelenato
                    l'ansia del mese
                    che presto scorre
                    non riusciamo
                    più
                    a contenere
                    le spese che un tempo
                    potevamo affrontare
                    son diventate
                    un sogno
                    di un tempo migliore.
                    Auguri di cosa
                    cari signori?
                    Di una luce nel tunnel
                    che pian piano
                    si sfuma?
                    Questo mondo
                    è un abisso
                    senza riparo
                    tutti cadremo
                    in un ignoto destino
                    speriamo sia meglio
                    di questo
                    fallito!
                    Composta mercoledì 1 gennaio 2014
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