sarò con te fino all'alba per farti da guida nel buio e indicarti dove sbocciano stelle verso cui esprimere desideri e se dovessi perderti sul tragitto se non mi vedi nel tuo mondo segui su quel sentiero la mia voce... ti amo non avere paura stanotte sarò il tuo farò e sarò lì quando lo guarderai – lì io ci sarò per sempre a volte fa male sai fa male nel petto l'assenza mi domando quante stelle visiterai e a quante avrai parlato di ciò che eri non smettere di sentirmi perché odio tanto il silenzio non ricordo la tua voce ma ricordo com'eri sia il tuo viaggio audace e i tuoi confini sfiorino l'Oltre e se nella solitudine tu avessi nuovamente paura io non ho dimenticato tu aspetta arrivò a ci faremo da faro a vicenda.
L'amore per un posto è un affetto intimo. Ti possiede con tatto e ti preserva in ricordi che nulla, potrà cancellarli. È come un nido che sfida Scotland Yard coi mattoni rossi, oh my Bridal Suite guarisco a Londra m'è felice il petto solo baciando le nuvole pioggia o sole o api nelle arnie esposte sul piccolo terrazzo meraviglia s'incipria il viso con stemma nobile
basta un cioccolatino sul guanciale
e ti senti un fiore...
Ti porterò nei miei pensieri sempre e tornerò perché è come tornare a casa. L'ora del Tè nel salottino bohème, tonerò a girare l'angolo della strada mirando ai torrioni rossi, sarò come sposare la direzione giusta della sorte sempre. Good Morning Lady e s'apre sul marmo bianco un sorriso, giornata carica di luce e di affari. Polpa di fiori ovunque nei grandi vasi, che bellezza! Già mi manchi. Oggi ti penso.
C'è epidemia di rose. Un sole da mantecare col sangue prima d'amore. Pulire l'organo genitale dell'immaginario con cui concupisci chimera e tieni l'odore di mare nel fazzoletto della nonna così se mezzanotte non avesse stelle, lo sventolerai braccio alto verso gli astri _ a chiamare le ombre già predisposte a dolcezza. Falene come grizzly in agguato aspettando sera, devi essere veloce a decidere la durata dei sogni ma non guardare la copula del buio con l'inferno, le maschere, i volti, potrebbero spezzarti il cuore. C'è epidemia di rose. Troppo profumo? Troppa primavera o mai abbastanza rondini? Merli, ovunque piccioni e corvi pronti per fare da modelli in un quadro di pollock, ed è uno sputo di colore ovunque nei vasi, nei campi, nei boschi; è pazza, ti fa pensare, la primavera coi suoi disturbi d'umore, caldo. Tiepido. Freddo, sole o pioggia ma quanti capricci... l'attimo che ti perdi è quello in cui chiusi gli occhi, vai nell'oltre, al diavolo il sonno, l'insonnia è veggenza – è vittoria sulla materia... balli di moscerini innocenti sui resti di frutta, venere in piume saltella sui tetti, se non è una colomba allora è uno spettro _ aspetta! Nuovamente quell'odore della notte addosso – scaccialo dalla testa, dalla pelle, caccia via il mostro dalle forme del male che t'inchiodano se solo e goditi la luce con tutti i suoi misteri. Non è buio. Il sole e poche nuvole avvolte da un dolore post parto di arcobaleni ... una pioggia masticatrice di nervi in quelle nuvole, spegni, accendi, spegni, riaccendi, è intermittente il tuo cervello quando si tratta di noia. Scrivi, dipingi questo momento di aria che porta avanti i profumi a nessuno importerà mai di loro eppure ci sarà uno, uno solo di pazzo innamorato a cogliere un fiore e a portarlo chissà dove _ non saprai se la sua storia finirà bene ma finché luce sbrividerranno ubriachi i sentimenti.
L'immaginario ha un torso di legni a contatto col sole e vicino alla fiamma ammazzo il tempo lungo le rive del fiume per assorbirne il senso ho ragione di credere ci siano fantasmi che si specchiano in queste acque tu mi hai mai visto così? così innamorato da avere paura? all'oste ubriaco non dare la bere l'acqua così come al sognatore non dire non dire dove guardare chiamami alza la mano sopra le teste dei passanti _ ancora non ti vedo c'è una buganvillea che azzarda un fucsia stridente contro le case ah i fiori _ i fiori sono il passato e il presente di tutti i grandi amori che si legano nella memoria ai loro profumi
a volte sopra gli scogli della vita si abbattono tempeste li smussano ma non cancellano quell'ostinazione con ci guardano al re oceano dotto di orgoglio oh no gli scogli sono soldati passivi per scelta di natura come i poeti che da insonni difendono gli ideali
a sto petto oggi mancano gli abbracci quanta Pandemia servirà per ricordarci la morte ho un mazzo di violette prese dai vasi del terrazzo ma non ho il coraggio e il piccolo diavolo in me ghigna oh traditore...
c'è un genuflesso gargoyle che non teme la storia ha l'ardire di contrastare l'incendio del proprio corpo se Parigi non fosse Parigi ma un villaggio qualunque – ti direi scappa da ma ma tu resta _ questa è la città dove persino le nuvole contemplano l'amore dove persino i tetti sono colorati e la bocca delle metro invitano a cercarsi gli alberi sono muti non dicono niente verde è qualunque cosa abbia linfa mi duole poco di loro ma il fiume mi ricorda quando mi sei vicino e mi stringi ecco il senso delle guglie sopra un Duomo ecco il senso dei sogni nel profondo immaginario ecco il senso dei Gargoyle quando in strada cammina la morte noi siamo come gli angeli in missione che non hanno mai visto il volto di Dio ma concepiscono bene l'amore
mi andrebbe del caffè ma i bar sono chiusi mi andrebbe del vino mai bistrot sono chiusi stessa cosa vale per tutto in tutto il mondo ma io ho fame ma io ho sete e voglio farlo mentre la gente cammina e ride mentre corre e si dispera voglio sognare mentre ti osservo il corpo mentre lo faccio mio mentre mi chiami _ ti ricordi il mio nome? ti ricordi che eri felice? il mio blasone va di moda solo tra i strafatti lo tengo solo per ricordarmi da dove vengo e dove voglio andare strade che mai vorrei finissero vuote quanta bellezza sprecata solo per gli occhi delle statue di pietra
sono forse accecato da nostalgia? come un cane per il proprio padrone come una Bastiglia per i suoi rivoluzionari le donne... dicono gli altri... meglio se sono silenziose no! io voglio che parli che vivi che canti che imprechi che ami silenzio è solo per la tomba
Eiffel faro spento faro triste senza traffico primavera per insetti felici noi – ammalati come in guerra una città vuota che chiama libertà quattro pareti e i loro soffitti sono un marziano – non mi contagia il male e ti amo questo dirò alla storia quando si tornerà in strada questo dirò al bicchiere di vino loquace all'oste ubriaco che non vorrà l'acqua gli dirò che tu parli che tu ami ora aspetto... violette... un fiume senza barche e il cielo terso
io non voglio essere un angelo voglio essere un uomo ogni giorno per il tempo che mi resta potere amare e dire come l'acqua del fiume ai romantici - la mia storia
Milky Way Man
noccioline cosmiche nelle teste dei malati di stelle notti di Luna cicciona splendente per le noccioline cosmiche nelle teste dei malati di stelle tenebra gotica mi trascino verso il tuo cuscino posso baciarti con tutti i fantasmi che danzano pirati su quest'isola di mortali chiamata Tortuga nella Via Lattea le tenebre della Terra sono un nodo per folli
assenzio sulle tue labbra lacrimo amore verrò domani mattina suonerò alla tua porta _ tu apri ci sono i giardini in fiore le strade formicolanti ti nasconderò in un bar per guardare la tua bellezza finché il caffè diventerà freddo le brioches perderanno il gusto e tu sarai più dolce le daremo in briciole agli uccellini la tua faccia sarà sorpresa e io mi sentirò un eroe
notti di noi prigionieri a fare staffetta con le ombre die mobili a rispolverare libri con copertine usurate finché gli occhi trasgrediscono alla storia per cercarsi altre mete in aria nel vuoto altrove
vengo da te mi arresteranno al confine del comune mi segnaleranno per ribelle rischierò il carcere ma sono bugiardo rischiare la tua vita per un mio ghippo di solitudine – jamais! troubadour in chioccia a casa col cuore sciroppo d'acero istigo alle api non sarò altro oggi per te
alla vita ritornare insieme vedere gente ascoltare i rumori e rubarti baci nei momenti più strani mentre il mondo avrà altro da fare da scrivere per il proprio destino oh prego che passi in fretta sta notte la Luna resterà al giorno come il sonno agli insonni saremo gazzelle romantiche in un giardino beato con tutto quello che hanno creato i poeti per amarci
notti di luna cicciona oh mia musa cantami dolce tornerò dal silenzio dei muri al tuo dormire quieto per un abbraccio.
Luna da mangiare da uno stagno stellato, in acque nere e argento, nuota poesia, un tuffo per toccare gli abissi celesti, mentre il mondo va in amore... oltre.
Luna spezzacori ti sento dentro ombre di alberi come titani sull'acqua ho una collezione di nuvole nelle tasche dei pantaloni persino nei calzini azzurro ferito mi pare di camminare coi piedi zuppi dopo una lunga giornata so d'incontrarti oltre questa galera d'oro con cupidigia per i sensi frenati da una piccola Apocalisse con equipaggi di estinti e la speranza una reliquia io vendico le strade dalla pioggia con una danza sciamanna sotto i lampi di temporali _ sono nudo sono in un sogno? l'amore mi reclama ed io volo con queste ali di albatro urlatore sono un mare un oceano io sono un corpo che mi apre a meraviglia avrei voluto fossi stata tu a scrivermi questa poesia ma io la scriverò per me perché? perché sono un uomo col cuore di mille Byron sono un Mallarmè in una struggente insonnia di fin de siècle solitudine – scoglio _ soglia un giovane Rimbaud madido di eccessi amorosi una barbara carne allenata al dolore di Poe sono una nota che graffia l'udito poiché stridula e non dolce né compiacente col creato e posso posso infrangere i muri del tempo dell'odio del destino e persino dell'amore questo è il sacrificio di un cuore sull'altare della tu memoria come condividere l'alba è fresca con un cuore farfalla c'è sentore di vita ancora lontano il caos jazz di fantasmi ho un Central Park nel mio polmone verde dove tu innamorata passeggi tip tap sulle foglie cadute col pestifero vento ho tutto spenti i pensieri mi sorreggi sulla punta delle dita come un pianeta che fai girare desiderando
ferma il sorgere del sole! Luna da temporale sulla pelle stasera fradicio e preso a palmi dal vento io brucio nello show idilliaco dei sogni non sarò mai perfetto nemmeno tiranno I've for ya my Armageddon kiss don't be late my love tonight I'm flowering mi senti? mi ascolti? è desio.
Ho visto il male troppe volte, così spesso da aver perso il conto mai ho mollato quando il dolore si è fatto sentire più forte ho dato calci all'impotenza e mi sono fatto scudo con un altro forza! Ma nessuno davvero sa quanto sia difficile non stare in piedi ma provarci se mi trascino soltanto e qualcuno ride _ non mi fa strano quel passo mi costa più di una vittoria tra i normali faccio finta di niente perché non voglio piangere per le ferite nella mia vita il mio inferno potrebbe essere di chiunque meglio pensare a sorridere finché i muscoli vanno stringere i denti e seguire i sogni.
Ho una muta di ricordi - di arsure - di vari stadi di fame
Portami al beozio della follia amorosa stringimi come se non ci fosse un domani oggi sulle vie del mondo cammina l'ade tu restami accanto come la luce che vince sul buio.
Dea delle Chimere astuzia mai sulle ferite erede di Bellerofonte o sacerdotessa del nulla però in poesia io che ho paura dopo la morte persino del fuoco io nata uragano ma figlia sorella e regina di tutti i perdenti.