Poesie inserite da Cristina Metta

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Scritta da: Cristina Metta

Rapimento a dicembre

un terribile inizio dicembre nemmeno un raggio di sole
caldo quasi poema dentro le vene vorrei raggiungerti ma non posso
è una battaglia tra foglie morte e foglie ancora sui rami
sessi invertiti le nuvole per dare a pioggia il senso della magia

fai chiasso in me eppure non s'ode un suono
rose marciscono nella meraviglia dei loro profumi
ha un corpo d'acqua il mio bacio sulla tua carne
nulla è più disperato di un grido d'amore rimasto in gola

sei qui
sei in tutto il mio universo
rovesci ogni regola della vita
con stupore
apprendo di non avere paura quando il mondo è uggioso
così io potrò sempre raggiungerti
anche senza un telefono

pareti bianche
troppi quadri
una arena di cose
ma darei tutto al fuoco
darei alle fiamme divani
coperte
vestiti
computer
pur di tenerti in braccio ancora una volta
persino sotto sta pioggia clinica
che cura opulenza con la nudità delle siepi

piove a strati
prima tristezza
poi tenerezza
infine gioia

inizio dicembre col miracolo sotto la scarpa
in attesa di un canto
mi batte il cuore
con furia mi batte – ne sai qualcosa?
posso offrirti interminabili passeggiate nei sogni e sesso davanti al fuoco

dimmi che è romantico non aspettarsi nulla
nemmeno un dono
dimmi che mi regalerai i tuoi occhi sotto un mazzo di vischio
tormentami il capo per giorni e giorni
altrimenti
lasciami qui a fissare la pioggia
in attesa....

fermati in quest'istante
fermati e basta
guarda al cielo e parlami senza voce
allunga la mano fino alle stelle
fino a raggiungermi quando ho sonno
verrò a rapirti
è il mio mestiere
col mondo al gelo
tremante
superato il dolore
delle paure
tenerti

e la pioggia scende dicendo... siete deboli
la pioggia scende che triste dicembre
ma io sogno
ti sogno ovunque
senza freno corro

...

mettiti in salvo
oppure
arrenditi

Poets & Lovers.
Composta mercoledì 27 novembre 2019
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    Scritta da: Cristina Metta

    Amico caro

    fortissimamente forte il bianco agli occhi
    nevica cancellando la malinconia dal cemento
    basterebbe guardarla partire dal cielo sta meraviglia
    per sentirci quasi invincibili sulla sorte

    neve Gucci cade sui ricchi _ gli altri dormono nel cartone
    sto cucendo questa piccola fiaba per portarti una gioia
    sebbene il grigio di nuvole non sia sorriso
    e la frenesia del giorno non parli di bene ai cuori

    ti prego non tormentarti con il passato e vinci sulle ferite d'amore
    amico caro siamo lontani
    ma non abbastanza per un abbraccio
    che questa epistola di Natale ti lascia

    sii un soldato potente là ai confini della ragione
    migliora ancora se puoi questo mondo
    che porta auricolari fino all'Ade
    già pieno di testamenti in wapp di audaci

    tu sei unico
    sei speciale
    non possiedi nulla ma hai molto da dare
    e se ciò che fluisce nel tuo sangue fosse contaminante
    beh allora vorrei tanto ammalarmi
    di quella magia che incresce nel capo
    coi sogni più grandi

    ti perdono la lontananza
    mi scuso per non avere costruito un ponte più vigoroso della parola
    Londoneggio in questo Natale
    pensando ai nostri ricordi
    e tra le luci che addobbano a festa la strada
    la tua più forte di tutte sfondano nel mio petto il buio

    nessuno vive di abiti da sera
    e Bambi ha un rifugio solo nei Grandi Magazzini
    per chi non può resta il Let It Snow del buon Dean Martin
    in Metrò si spaccia ancora bu9ona musica di ignori artisti
    viva la gloria umana in ogni forma e talento
    mi diresti se solo tu fossi qui con me quest'oggi

    ti porto in questo cuore
    come il poeta di Borough Market la sua certezza di vittoria sul male
    ti porto nei miei occhi
    in sta neve che scende sui capi
    come un crack nelle vene del drogato
    se io fossi stato un fiume e tu oceano ci saremo incontrati
    al delta
    ma siamo 8uomini
    siamo imperfetti
    spesso in ritardo
    spesso indecisi
    ma sappi
    sappi mio condannato alla leggenda
    che io ti penso
    che mi sento ricco di averti
    e che nonostante il gelo qui fuori
    la gente coi pesi del quotidiano sulle spalle
    con la voglia di doni
    ti sono vicino in purezza
    senza nulla altro che il battito
    e una stretta di mano così forte da suggellare montagne
    poiché alle radici questo siamo rimasti
    due monti a reggere il cielo
    non solo per gli astri
    ma per la meraviglia del sentimento
    che scorre tacito e bello
    nel loro dentro
    nella più profonda carne
    Buon Natale amico caro.
    Composta mercoledì 18 dicembre 2019
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      Scritta da: Cristina Metta

      MILKY WAY Dreamer

      milky way dreamer
      t'amo così tanto che ho perduto il senso della mia pelle
      sono strafatto di piogge invernali tant'è che barcollo senza una nube in testa
      ti vedo pallida luce dentro il buio che appesta il mio sonno
      si spezza in magia il desio vorrei – non ci sei – ancora
      nei miei respiri
      io maledetto dal dono di stare trafitto per il contagio all'intero universo – d'amore
      resto seduto qui dentro un bar affollato dai milioni di sogni di chi spera estate
      ma io non voglio – mi basta il gelo che fuori picchia il mondo
      col freddo dentro le scarpe più corro più so di volere arrivare nei tuoi abbracci

      dimmi che non puoi addormentarti senza il mio bacio
      dimmi che l'aurora boreale è solo una canzone che si canta a Natale per i più dolci
      dimmi che forse le streghe sono belle ma hanno bisogno di un manuale
      e che loro scope se spaventate dal fuoco piangono neve sull'alba

      ho detto e ripeto che sono malato di te
      tra i più malati al mondo del proprio miraggio
      che costruirò un calesse con corde di ghiaccio che regga nell'inverno ai voli
      e ci porterà ovunque tu possa evadere da sta galassia
      anche se nella Via Lattea
      A Natale i sogni diventano ancora più belli

      "poets & Lovers"
      Miu Jacqueline.
      Composta venerdì 22 novembre 2019
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        Scritta da: Cristina Metta

        Il Santo Bevitore

        Il bevitore scostumato... è un santo
        non v'è alcuna regola per sedare poi certificare i suoi deliri
        si possono posticipare gli effetti d'amore ma non di una sbronza
        e spesso entrambe lasciano tracce nel sangue
        in un team di spacciati lui è il capo
        nulla ha ragione o un posto o un perché tanto meno risposta
        il vino è il concubino della sua storia d'amante
        cancella poi scrivi sopra i ricordi cancella poi scrivi nuovi dolori

        il Santo Bevitore vive e convive spesso con una chimera
        la veste poco poiché nel suo capo il desio è già caldo
        è un soldato che ha marciato contro mano nel regno del forse
        poiché è lo sbaglio la cosa più cara in vetta ai suoi sogni
        spacciatore di "e chi se ne frega"
        secondo lavoro "vado al mare"
        con vera avversione per "non immagini chi sia io".

        the King of all Losers is the best guy in town – believe It
        warrior
        thief of shadows
        painter of fears
        teacher of the frozen yogurt
        il Santo Bevitore è un lupo in catena
        che vorrebbe correre libero fino a consumarsi le gambe
        tenere conferenze con le stelle sui tetti dei grattacieli
        sfracellarsi l'inguine contro una bella donna
        e morire di pianto mentre ride di un nulla al buio.

        Lads and Gents he’s the heart of the party
        arde come il fuoco sul fondo di una bottiglia
        si ispira ai Byron o ai maledetti poeti dell'arte
        quando sussurra cose comprensibili unicamente al vento.

        he drivers a creepy yellow beetle
        diventa aquilone verso il cosmo dopo una corsa nei campi
        e spesso troppo spesso frattura il suo sogno
        d'amare più della forza degli astri un'altra alma.

        ha un amore segreto per i fiori
        li distilla nel miglior alcool fuori piazza che possa bruciare la carne
        ed una sola unica regola di vita
        se non puoi essere nessuno allora sii il miglior nessuno del Mondo.
        Composta domenica 20 ottobre 2019
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          Scritta da: Cristina Metta

          Quando autunno quando amore

          Sono il Re Assoluto del niente!
          assolutissimamente autunno eppure ti copro di pioggia
          perché fa caldo troppo caldo nel tuo petto
          allora il ti coltivo con rose che germineranno Soli
          al cui fuoco
          d'inverno
          mi riscalderò il corpo
          se tu non mi farai all'amore

          dammi le tue spine – rosa - per scoprire il colore del sangue
          e ti assicuro
          sarà arcobaleno
          ti contagerà
          si
          ti contagerà
          di cose che si apprendono solo se malati di sogni

          saprò del tuo futuro
          chiusi gli occhi
          sarò nel tuo futuro
          chiusi gli occhi
          saremo insieme per sbaglio
          e contro tutte le leggi dello spazio
          bambini
          stregoni
          clown
          attori
          diavoli innamorati
          saremo follia
          pura
          e i nostri corpi sottili come nebbie mattutine
          tutt'uno con l'aria che li colora

          sposami
          sposa me
          il Re Assoluto del nulla
          m'inginocchio
          e ti prego

          io ti prego
          nel male che provo
          che rende la morte una scaltra via di fuga al dolore
          del desiderio
          sii di questo autunno
          la sposa
          l'amante
          la strega
          sii la mia cura o il mio male definitivo.
          Composta domenica 20 ottobre 2019
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            Scritta da: Cristina Metta

            Jingle

            Palazzi code di gatti intrecciate davanti alla Luna
            periscopio d'ombra emerge dai corpi di cemento a fissare le stelle
            caramelle di zucchero esseri alle piccole finestre ad aspettare il futuro
            mentre la glassa della loro anima
            cola in lettere d'amore spedite coi respiri ai fantasmi
            danze tribali del vento tra i labirinti di strade
            semafori in coma sul giallo intermittente mayday allo spazio
            polveri giocano a sbattere contro qualche vetrina
            pompieri corrono verso l'ultima vita rimasta a bruciare senza aiuti

            Un jingle alla radio - da un'auto di guardia notturna
            seducenti parassiti seviziano il pelo d'un cane abbandonato
            lei non conosce altro mestiere e si fa pagare
            ogni angolo di strada racconta di spiriti
            e da sotto il piume il mondo ti sembra più buono
            tutte scimmie sopra un casco di banane così noi per l'amore
            col sorriso allontani la morte per pochi secondi
            forse sta scritta da qualche parte di ogni dolore la cura.
            Composta lunedì 7 ottobre 2019
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              Scritta da: Cristina Metta

              Aqpod

              Le nostre strade non si sono mai incontrate - lo so
              ma io ti aspetto da sempre
              nel mio capo faro per il tuo viaggio vorticano venti cinghiali assassini di vela
              che tu non conosci
              così divento qualcosa in più del cuore che porto a fiamma
              spirito oltre il mio corpo
              ti danzo ti proteggo ti tormento con stelle il sonno
              pur di dirti "amore"
              adesso
              qui
              per sempre
              ovunque
              dentro o fuori sta vita
              temporale sul lago crespe le acque in fremito Luna
              l'ora perfetta è l'ora del tuo arrivo dal sogno
              con la pioggia partorisce l'ostrica dolce una perla con dita sottili
              mentre di noi si sa solo che siamo dispersi – la perla diventa un sole
              adesso
              qui
              per sempre
              ovunque
              dentro o fuori sta vita.
              Composta lunedì 7 ottobre 2019
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                Scritta da: Cristina Metta

                Cuori in catene

                Sanguina perché tace
                il cuore sanguina perché fuoco e in silenzio le fiamme.
                Linee bianche di neve i passi scaldano
                traumatizzano
                feriscono il viale nudo perché a Dicembre.
                Snervate le acque gelide in rotta verso un mare d'immaginario con bei tramonti per gli innamorati,
                un noi ma meno lontani.
                Sanguina perché di sangue questo sogno
                nelle arterie del celeste con guinzaglio di stelle
                morbido fiocco,
                caldo il palpito,
                i tristi stretti nei loro cappotti neri,
                rasoi di traffico rimbomba canzone
                ma c'è un ritmo nella vena che spinge oltre
                a cercarti
                in un posto dove i miei passi dovranno osare
                guardo in alto
                scende la neve
                tu
                ma io sto arrivando.
                Composta lunedì 7 ottobre 2019
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                  Scritta da: Cristina Metta

                  Keats

                  L'amore mi abita, da sempre.
                  Ignoro cosa sia non avere batticuore o tormento.
                  Vivo esiliato in una continua emozione che mi espatria dal nulla,
                  così confortevole e caro agli esseri umani.
                  Sono di me stesso "la curandera" il fattucchiere, stregone,
                  ad ogni malanno condanna,
                  io cerco la cura,
                  con continue pozioni di sogni
                  unico rimedio di cui non temerne il sovradosaggio.
                  Vivo ispirando la gente all'oltre,
                  non temo i confini dell'immaginario
                  e dai sarcofaghi della storia raccolgo leggenda,
                  per lasciarne una mia ai visionari.
                  Io Sono quello che molti definirebbero un mostro.
                  Innamorato più della magia che del bello,
                  quella che in collisione coi corpi e con le menti poi genera scintille,
                  le stesse che alimentano dei pionieri
                  il fuoco.
                  Composta lunedì 7 ottobre 2019
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                    Scritta da: Cristina Metta

                    Who the fuck is Alice

                    L'aria è sottile fino ai polmoni
                    masticata diventa carbone ed io un uccello con piume e branchie
                    quando le apnee di sole richiedono muta per il nuoto al buio
                    sempre che il blu non pesi di stelle sui miei sogni
                    dimmi perché dovrei essere diverso da quello che sono
                    navigatore dittatore genio superbo pazzo e insonne
                    dimmi perché vorresti dare un metro all'uomo
                    nessuno è immune ai propri atti
                    in fuga smarrito qualunque città a coda di drago una gabbia
                    chiatte a forma di nubi sopra le acque Tamigi

                    l'aria è sottile quasi una lama
                    io ladro di nuvole una tomba di pietra la porta di Keats già batte il vento
                    nevica con creature in pozioni di panna nel caffè Starbucks resiste
                    è ufficiale! siamo tutti remoti tutti un download sul generis dei fantasmi
                    Londra è un server di flashback dall'inossidabile dentatura
                    pakistan cab s'infiltra nel traffico fermo al semaforo canta "Who the fuck is Alice"
                    e allora appoggio la testa alla prima vetrina con chineese butter cakes
                    sognando
                    in un piccolo perimetro della mia anima canto – Re di tutti i ladri di sorrisi.
                    Composta lunedì 7 ottobre 2019
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