Scritta da: Cristina Metta
Fiabe al fuoco del sole - fiori di pero e farfalle
cuore danzante la Senna mai troppe anime per l'Idillio di primavera
cantami rispondimi portami i tuoi occhi coi sogni dentro
rendi infelici gli invidiosi che ci volevano separati
jazz in fondo alla via per il traffico del turista
oggi fa caldo
non è più un mistero lo smog di sti anni
che strano aprile che strana storia
pandemia smog mentre Dio piange sopra l'incendio
della sua casa
il destino spara col silenziatore la speranza
non esiste un interruttore per l'amore se c'è ti vive ti sfama
perché ti amo
perché - chi lo sa
perché...
non ho risposta
mi mettono allegria ste strade con alberi alle prime foglie nel vento
ogni nuvola che assorbe un po' del dolore della mia vita
mi rende una piuma
sulle tue ali
parlo alle acque del fiume – come un matto
noblesse oblige all'anima di questo sopravvissuto a battaglie
e conto i suoi ponti come un romantico i petali della margherita
... chissà se tu
... chissà quando noi
... entrambi
è vero i fiori muoiono
il cielo non è sempre lindo
il vento spesso è perverso e frusta male
le stelle non sempre ascoltano i desideri
e i sogni corrono molto più avanti delle tue gambe
ma amore tu
come diceva Prévert _ tu salverai il mondo
braci dell'inverno sono rimaste sotto i vortici del fiume
innamorato dei suoi pigri battelli
nulla può spegnere ciò che un proprio sole dentro
guarda questa città – è tutto un ritmo che stravolge la storia
ed io ti amo
onda dopo onda dopo onda verso la riva di pietra
ti dirò oggi quel cielo terso non ha alcuna idea del mio conflitto nel cuore
ma ti mentirei se ti dicessi sto bene – sono a posto
... è un fiore nato sull'aria
ciò che è il mio tormento
e tu lo alimenti
Paris per non passare agli altri il tuo contagioso perché
severamente proibito abbracciare
ma un bacio
che sarà mai un bacio
tra me e te
oggi che il sole alto parla d'amore persino ai dannati
Milky Way Man.
Commenta