Le migliori poesie inserite da Davide Bidin

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Scritta da: Davide Bidin

Alle porte di Madrid

Non ascoltare le voci delle sfere dell'aldilà,
né intrecciare nella trama delle righe,
"poesie ermetiche"
né cercare
con pazienza di orafo
rime graziose
e fini espressioni,
stasera, grazie al cielo, io sto più su.
di tutto ciò.

Stasera io
sono un cantastorie di strada.
La mia voce è semplice, senza artifici,
e tu
non puoi udire la mia canzone...

È notte.
Nevica.
Tu sei alle porte di Madrid.
Davanti a te hai l'armata dei nemici,
che è venuta per uccidere
tutto ciò che c'è di più bello:
la libertà,
il sogno,
la speranza
e i ragazzi.

E nevica.
E forse,
i tuoi piedi nudi gelano.

Nevica...
Ed ecco,
in quest'istante
che io penso a te con tutto il mio cuore,
forse
una pallottola spezzerà la tua vita
e per te non ci sarà più
neve
né vento
né notte
né giorno...

E nevica.
So
che anche prima di gridare
"No pasaran"
e di montare la guardia
alle porte di Madrid,
tu esistevi!

Chi eri,
di dove sei venuto?
Forse
dalle miniere delle Asturie?
Forse
una benda insanguinata sulla tua fronte
ha coperto
una ferita che ti sei presa al Nord?
Forse
sei tu quello che per ultimo
sparò nella notte che gli junker
bombardavano Bilbao?
O servivi come bracciante
nelle tenute di un qualche
conte Pernando Valesquero di Cortolon?
O avevi una botteguccia
alla Porta del Sole
e vendevi le frutta dai colori spagnoli?
Forse, non avevi alcun talento,
o forse avevi una bella voce?
O eri uno studente,
un futuro giurista,
e i tuoi libri
sotto i cingoli d'un carro armato italiano
son rimasti
nella città universitaria?
Forse non credevi in Dio,
e forse invece portavi una piccola croce di rame
a un cordino di seta?

Chi sei,
come ti chiami,
quanti anni hai?
Non ho visto la tua faccia,
e non la vedrò.

Forse
essa ricorda le facce di quelli
che batterono le bande di Kolciak in Siberia?
O, in qualche tratto,
tu ricordi coloro
che sono caduti
a Domlupinar?

O somigli a Robespierre?
Non hai udito il mio nome,
e non l'udrai.

Tra noi due, fratello,
ci sono i mari e i monti,
e le mie maledette catene,
e le prescrizioni
del comitato di non intervento...
Non posso venire da te,
non posso mandarti di qui
né una cassa di cartucce
né uova
né un paio di calze di lana...

So
che in questo gelo
i tuoi piedi nudi,
là, alle porte di Madrid,
come due bimbi
gelano al vento...

E so
che tutto ciò che in questo mondo
c'è di grande
e di bello,
tutto ciò che sarà fatto dagli uomini,
tutta la Verità futura
e la Grandezza,
che io aspetto con tanta ansia nel cuore,
tutto questo riluce nei tuoi occhi,
sentinella mia,
stanotte
alle porte di Madrid...

E so
che oggi non posso,
come non potei ieri
e non potrò domani,
fare nient'altro
che pensare a te
e amarti.
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    Scritta da: Davide Bidin

    Hymn

    E quando mi hai mostrato il Ponte Di Brooklyn
    Al mattino,
    Ah, Dio,
    E la gente che scivolava sul ghiaccio per strada,
    due volte,
    due volte,
    due persone diverse
    sopraggiunsero, andavano a lavorare,
    Così serie e volenterose,
    Col loro penoso Daily News
    In pugno
    Scivolarono sul ghiaccio & caddero
    Entrambe nel giro di 5 minuti
    E io scoppiai in un dirotto pianto
    Fu allora che m'insegnasti a piangere, Ah
    Dio, Quel mattino,
    Ah, Tu
    Con me appoggiato al lampione ad asciugarmi
    Gli occhi,
    gli occhi,
    nessuno sapeva che avevo pianto
    e poi che gliene fregava
    ma Oh ho visto mio padre
    e la madre di mio nonno
    e le lunghe file di sedie
    e gli astanti che piangevano e il morto,
    Ahimè, sapevo che Tu Iddio
    Avevi dei piani migliori di quello
    Così qualsiasi sia il tuo piano per me
    Spaccatore di maestà
    Fa che sia un lampo
    Una folgore
    Fa che sia uno schioccar di dita
    Riportami a casa dalla Madre Eterna
    Oggi stesso
    Sempre a tua disposizione
    (e fino a quel dì)
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      Scritta da: Davide Bidin

      Poesia

      Il jazz s'è suicidato
      Fate che la poesia non faccia la stessa fine
      Non temiate
      l'aria fredda della notte
      Non date retta alle istituzioni
      quando trasformate i manoscritti in
      arenaria
      non inchinatevi né fate a cazzotti
      per i pionieri di Edith Wharton
      o per la prosa alla nebraska di ursula major
      no, statevene nel vostro giardinetto
      & ridete, suonate
      il trombone di mollica
      & se poi qualcuno vi regala perline
      ebree, marocchine, o vattelappesca,
      addormentatevi con quella collana al collo
      È probabile che facciate sogni più belli
      La pioggia non c'è
      non ci sono più me
      te lo dico io, ragazzo,
      affidabile come la merda.
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        Scritta da: Davide Bidin

        Blues

        Parte delle stelle mattutine
        La luna e la posta
        L'insaziabile X, il dolore delirante,
        - la luna Sittle La
        Pottle, teh, teh, teh, -
        I poeti in vecchie stanze gufose
        che scrivono curvi parole
        sanno che le parole furono inventate
        perché il nulla era nulla
        Usando le parole, usate le parole,
        le X e gli spazi vuoti
        E la pagina bianca dell'Imperatore
        E l'ultimo dei Tori
        Prima che la primavera si metta in moto
        Sono una montagna di nulla
        di cui volenti o nolenti disponiamo
        Così di notte contratteremo
        nel mercato delle parole.
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          Scritta da: Davide Bidin

          In Lode Dell'Asino

          O sant'asinità, sant'ignoranza,
          santa stoltezza e pia devozione,
          qual sola puoi far l'anime si buone
          che umano ingegno e studio non l'avanza.
          Non giunge faticosa vigilanza
          d'arte qualunque sia o invenzione,
          né dei sapienti contemplazione,
          al ciel dove ti edifichi la stanza.
          Che vi val (curiosi) lo studiare,
          voler sapere quel che fa la natura,
          se gli astri son pur terra, fuoco e mare?
          La santa asinità di ciò non cura,
          ma con man giunte e in ginocchio vuol stare
          aspettando da Dio la sua ventura.
          Nessuna cosa dura
          eccetto il frutto dell'eterna requie,
          la qual ci dona Dio dopo le esequie.
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            Scritta da: Davide Bidin

            Le Lacrime Estive

            Quando i giorni passano
            e il vento gioca coi ciuffi
            e la luna coi grilli riposa
            ripeti in mente parole donate
            frammenti di emozioni perfette
            a cui devi qualcosa
            non per me questi indegni versi
            ma per altri lo faccio
            lo faccio per loro,
            dolci creature del caos.
            lo faccio per Hikmet
            e per le lacrime a me donate
            lì, alle porte di Madrid
            o laggiù a Varsavia
            sul treno della malinconia.
            lo faccio per Bukowski
            l'uomo dai meravigliosi occhi
            lo sprezzante giocatore di ordinarie follie.
            L'uccello azzurro ora è libero.
            davvero!
            A padre Pasolini
            so che è orrendo conoscere i peccati
            della mia nazione
            dai calzoni grigi delle persone anziane.
            ti confido il mio dolore
            Alla sconfinata assurdità di Lovecraft
            poiché egli, più di altri
            ha saputo vedere oltre il
            pallido velo
            di questa cosa che ci ostiniamo a chiamare
            realtà
            e adoro il beat, come si possono odiare i beatnik?
            Sentendo Ginsberg urlare dei giramondo sui binari morti
            Burroughs alla cerca dello yage rivelatore
            Kerouac e Cassady trovando la strada, sulla strada
            e Corso, il più grande poeta che la libertà sa regalare
            Corso che bazzicava senza sosta nel suo, campo mentale
            Corso che dorme a fianco di Shelley nella città eterna
            "the lone and level sands stretch far away"
            a tutti voi la mia pace più greve.
            E non dimenticatevi la voce di Palazzeschi
            che come Cecco ha divelto le porte
            della parola
            giungendo alla sordida mente attraverso
            un nascondiglio fuori dalla natura
            leggete il verbo da lui mosso sul viso
            ha ucciso?
            E tutti coloro che ho letto finora
            e chi ancora leggerò un domani
            e di chi non leggerò una parola
            grazie per ciò che avete fatto
            o farete
            poiché di voi è composta l'essenza dell'uomo.
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              Scritta da: Davide Bidin

              Stuprato è l'amore

              Amore e Ossessione
              son troppo spesso confusi
              non solo da chi
              mai
              ha analizzato i due aspetti
              ma anche dagli artisti
              dai poeti.
              Per questo odio parlar d'amore
              usando questa,
              stuprata,
              parola
              è un'eccezione, oramai
              banalizzata
              dai volti dei vuoti
              ansimanti,
              amanti
              e non è contro il sesso
              questa poesia
              ma contro il milione
              tra noia e peccato
              di cuori, di baci, di triti e ritriti
              canzoni uguali
              ad esse stesse
              che battibeccano
              tra millenni, compresi,
              di ovvi cadaveri lieti
              di felicità anestetica
              morfina e dopamina
              sputati sul foglio
              in un gorgo di noia
              la mia bile non trova più pace.
              Composta domenica 10 luglio 2011
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                Scritta da: Davide Bidin

                La Ballata della Vergogna

                Che bello constatare
                quale vessazione c'è nella vergogna
                come l'individuo riesca a massificare
                anche la critica sociale

                urlar oltraggiosa solfa
                decantar la tragica lonza
                gridare allo scandalo, alla carogna
                sconvolti da quanto s'è infame

                eppure quando vedesti un vecchio rubare
                perché non aveva soldi per saziarsi
                hai abbassato lo sguardo
                impietrito da un disagio palustre

                Rimanesti immobile, fingendo disinteresse
                una denuncia mai avrei proposto
                ma per nessun danno arrecare
                impensabile un furto in sodalizio trasformare?

                molto facile delirar vergogna
                quando si è in salvezza indifferente
                molto meglio una mano tendere
                che essere voce della gente.
                Composta venerdì 2 dicembre 2011
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                  Scritta da: Davide Bidin
                  Incalzatrice della storia Freno del tempo Tu Bomba
                  Giocattolo dell'universo Massima rapinatrice di cieli Non posso odiarti
                  Forse che l'odio il fulmine scaltro la mascella di un asino
                  La mazza nodosa di Un Milione di A. C. la clava il flagello l'ascia
                  Catapulta Da Vinci tomahawk Cochise acciarino Kidd pugnale Rathbone
                  Ah e la triste disperata pistola Verlaine Puskin Dillinger Bogart
                  E non ha S. Michele una spada infuocata S. Giorgio una lancia Davide una fionda
                  Bomba sei crudele come l'uomo ti fa e non sei più crudele del cancro
                  Ogni uomo ti odia preferirebbe morire in un incidente d'auto per un fulmine annegato
                  Cadendo dal tetto sulla sedia elettrica di infarto di vecchiaia di vecchiaia O Bomba
                  Preferirebbe morire di qualsiasi cosa piuttosto che per te Il dito della morte è indipendente
                  Non sta all'uomo che tu bum o no La Morte ha distrutto da un pezzo
                  il suo azzurro inflessibile Io ti canto Bomba Prodigalità della Morte Giubileo della Morte
                  Gemma dell'azzurro supremo della Morte Chi vola si schianterà al suolo la sua morte sarà diversa
                  da quella dello scalatore che cadrà Morire per un cobra non è morire per del maiale guasto
                  Si può morire in una palude in mare e nella notte per l'uomo nero
                  Oh ci sono morti come le streghe d'Arco Agghiaccianti morti alla Boris Karloff
                  Morti insensibili come un aborto morti senza tristezza come vecchio dolore Bowery
                  Morti nell'abbandono come la Pena Capitale morti solenni come i senatori
                  E morti impensabili come Harpo Marx le ragazze sulla copertina di Vogue la mia
                  Proprio non so quanto sia terribile la MortePerBomba Posso solo immaginarlo
                  Eppure nessuna morte di cui io sappia ha un'anteprima così buffa Panoramo
                  una città la città New York che straripa a occhi desolati rifugio nel subway
                  Centinaia e centinaia Un precipitare di umanità Tacchi alti piegati
                  Capelli spinti indietro Giovani che dimenticano i pettini
                  Signore che non sanno cosa fare delle borse della spesa
                  Impassibili distributori automatici di gomma Ma 3° rotaia pericolosa lo stesso
                  Ritz Brothers del Bronx sorpresi sul treno A
                  La sorridente réclame del Schenley sorriderà sempre
                  Morte Folletto Bomba Satiro Bombamorte
                  Tartarughe che esplodono sopra Istanbul
                  La zampa del giaguaro che balza
                  per affondare presto nella neve artica
                  Pinguini piombati contro la Sfinge
                  La cima dell'Empire State
                  sfrecciata in un campo di broccoli in Sicilia
                  Eiffel a forma di C nei Magnolia Gardens
                  S. Sofia atletica Bomba sportiva
                  I templi dell'antichità
                  finite le loro grandiose rovine
                  Elettroni Protoni Neutroni
                  che raccolgono capelli Esperidi
                  che percorrono il dolente golf dell'Arcadia
                  che raggiungono timonieri di marmo
                  che entrano nell'anfiteatro finale
                  con un senso di imnodia di tutte le Ilio
                  annunciando torce di cipressi
                  correndo con pennacchi e stendardi
                  e tuttavia conoscendo Omero con passo aggraziato
                  Ecco la squadra del Presente in visita
                  la squadra del Passato in casa
                  Lira e tuba insieme congiunte
                  Odi e wurstel soda oliva uva
                  galassia di gala usciere togato
                  e in alta uniforme O felici posti a sedere
                  Applausi e grida e fischi eterei
                  La presenza bilione del più grande pubblico
                  Il pandemonio di Zeus
                  Hermes che corre con Owens
                  La Palla lanciata da Buddha
                  Cristo che picchia la palla
                  Lutero che corre alla terza base
                  Morte planetaria Osanna Bomba
                  Fa sbocciare la rosa finale O Bomba di Primavera
                  Vieni con la tua veste di verde dinamite
                  libera dalla macchina l'occhio inviolato della Natura
                  Davanti a te. li Passato raggrinzito
                  dietro dl te il Futuro che ci saluta O Bomba
                  Rimbalza nell'erbosa aria da tromba
                  come la volpe nell'ultima tana
                  tuo campo l'universo tua siepe la terra
                  Salta Bomba rimbalza Bomba scherza a zig zag
                  Le stelle uno sciame d'api nella tua borsa tintinnante
                  Angeli attaccati ai tuoi piedi giubileo
                  ruote di pioggialuce sul tuo scanno
                  Sei attesa e guarda sei attesa
                  e i cieli sono con te
                  osanna Incalescente gloriosa liaison
                  BOMBA O strage antifonia fusione spacco BUM
                  Bomba fa l'infinito una Improvvisa fornace
                  distendi il. tuo Spazzare che abbracci moltitudini
                  avviati orribile agenda
                  Stelle del Carro pIaneti carnaio elementi di carcassa
                  Fà cadere l'universo salta ciucciante coi dito in bocca
                  sui suo da tanto da tanto morto Neanche
                  Dal tuo minuscolo peloso occhio spastico
                  espelli diluvi dl celestiali vampiri
                  Dal tuo grembo invocante
                  vomita turbini di grandi vermi
                  Squarcia Il tuo ventre o Bomba
                  dal tuo ventre fà sciamare saluti di avvoltolo
                  incalza col tuoi moncherini stellati dl iena
                  lungo il margine del Paradiso
                  Bomba O finale Pied Piper
                  sole e lucciola valzeggiano dietro la tua sorpresa
                  Dio abbandonato zimbello
                  Sono la Sua rada falso-narrata apocalisse
                  Lui non può sentire le un-bel-giorno
                  profanazioni del tuo flauto
                  Lui è rovesciato sordo nell'orecchio pustoloso del Silenziatore
                  il Suo Regno un'eternità di cera vergine
                  Trombe tappate non Lo annunciano
                  Angeli sigillati non Lo cantano
                  Un Dio senza tuoni Un Dio morto
                  Bomba il tuo BUM la Sua tomba,
                  Che io mi chini su un tavolo di scienza
                  astrologo che guazza in prosa di draghi
                  quasi esperto dl guerre bombe soprattutto bombe
                  Che io sia incapace di odiare ciò che è necessario amare
                  Che io non possa esistere in un mondo che consente
                  un bimbo abbandonato in un parco un uomo morto sulla sedia elettrica
                  Che io sia capace di ridere di tutte le cose
                  dl tutte quelle che so e quelle che non so per nascondere il mio dolore
                  Che dica di essere un poeta e perciò amo ogni uomo
                  sapendo che le mie parole sono la riconosciuta profezia di ogni uomo
                  e le mie non parole un non minore riconoscimento,
                  che io sia multiforme
                  uomo che Insegue le grandi bugie dell'oro
                  poeta che vaga tra ceneri luminose
                  come mi immagino
                  un sonno con denti di squalo un mangia-uomini di sogni
                  Allora non ho bisogno di esser davvero esperto di bombe
                  Per fortuna perché se le bombe ml sembrassero larve
                  non dubiterei che diventerebbero farfalle
                  C'è un inferno per le bombe
                  Sono laggiù Le vedo laggiù
                  Stan li e cantano canti
                  soprattutto canti tedeschi
                  e due lunghissimi canti americani
                  e vorrebbero che ci fossero altri canti
                  specialmente canti russi e cinesi
                  e qualche altro lunghissimo canto americano
                  Povera piccola Bomba che non sarai mal
                  un canto eschimese io ti amo
                  voglio mettere una caramella
                  nella tua bocca forcuta
                  Una parrucca di Goldilocks sulla tua zucca pelata
                  e farti saltellare con me come Hansel e Gretel
                  sullo schermo di Hollywood
                  O Bomba in cui tutte le cose belle
                  Morali e fisiche rientrano ansiose
                  fiocco di fata colto dal
                  più grande albero dell'universo
                  lembo di paradiso che dà
                  un sole alla montagna e al formicaio
                  Sto In piedi davanti alla tua fantastica porta gigliale
                  Ti porto rose Midgardian muschio d'Arcadia
                  Rinomati cosmetici delle ragazze del paradiso
                  Dammi il benvenuto non temere, la tua porta aperta
                  né il grigio ricordo del tuo freddo fantasma
                  né i ruffiani del tuo tempo incerto
                  il loro crudele sciogliersi terreno
                  Oppenheimer è seduto
                  nella buia tasca di Luce
                  Fermi è disseccato nei Mozambico della Morte
                  Einstein la sua boccamito
                  una ghirlanda di patelle sulla testa di calamari lunari
                  Fammi entrare Bomba sorgi da quell'angolo da topo gravido
                  non temere le nazioni del mondo con le scope alzate
                  O Bomba ti amo
                  Voglio baciare il tuo clank mangiare il tuo bum
                  Sei un peana un acmè dl urli
                  un cappello lirico del Signor Tuono
                  fai risuonare le tue ginocchia di metallo
                  BUM BUM BUM BUM BUM
                  BUM tu cieli e BUM tu soli
                  BUM BUM tu lune tu stelle BUM
                  notti tu BUM tu giorni tu BUM
                  BUM BUM tu venU tu nubi tu nembi
                  Fate BANG voi laghi voi Oceani BING
                  Barracuda BUM e coguari BUM
                  Ubanghi BANG orangutang
                  BING BANG BONG BUM ape orso scimmion
                  tu BANG tu BONG tu BING
                  la zanna la pinna la spanna
                  Si Si In mezzo a noi cadrà una bomba
                  Fiori balzeranno di gioia con le radici doloranti
                  Campi si inginocchieranno orgogliosi sotto gli halleluia del vento
                  Bombe-garofano sbocceranno Bombe-alce rizzeranno le orecchie
                  Ah molte bombe quel giorno intimidiranno gli uccelli in aspetto gentile
                  Eppure non basta dire che una bomba cadrà
                  sia pure sostenere che il fuoco celeste uscirà
                  Sappiate che la terra madonnerà in grembo la Bomba
                  che nel cuore degli uomini a venire altre bombe. nasceranno
                  bombe da magistratura avvolte in ermellino tutto bello
                  e si pianteranno sedute sui ringhiosi imperi della terra
                  feroci con baffi d'oro.
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