Poesie inserite da Don Juan

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Scritta da: Don Juan
Col cuore gonfio d'emozione
ho provato a scriverti una lettera
e così ho rispolverato quel quaderno
colorato di fogli profumati
e c'ho versato sopra tutto quello che spesso
strozzo in gola per paura d'essere banale,
per il timore d'iniettarti in una sola dose
tutto l'amore che mi scateni dentro.
Ho scritto tanto,
ho dato voce ad un foglio bianco, poi a due, a tre.
Poi l'ho chiusa e sigillata
con un bacio ed una lacrima,
un giorno te la darò,
un giorno molto lontano,
quando avremo tempo a sufficienza
da rispolverare vecchi ricordi
di una vita intera trascorsa insieme,
da sederci l'uno accanto all'altro
senz'altro da fare che tenerci le mani,
stringerci il cuore.
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    Scritta da: Don Juan
    Ci sono pensieri
    che si incagliano in attimi di felicità passata,
    ci sono pensieri
    che si ingarbugliano così tanto da dovervi rinunciare,
    ci sono pensieri
    che si infrangono sulle rocce della razionalità
    e poi ci sono pensieri
    che con l'aiuto di una bottiglia svuotata
    non hanno freni, ostacoli, inibizioni:
    sono quelli che preferisco.
    Composta domenica 25 settembre 2011
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      Scritta da: Don Juan
      A bocca aperta resto ad osservare,
      ammutolito da tanto splendore,
      zittito da tanta immensità,
      mortificato da tanta bellezza:
      un imparagonabile esplosione di infinito.
      Un brulicare silenzioso di stelle
      che si affollano ad incendiare di poesia un cielo
      nero e spaventosamente profondo.
      Solo i pensieri a farmi compagnia,
      solo la paura ad accompagnarmi.
      Mi sento piccolo, mi sento vulnerabile,
      ma poi guardo a terra e vedo una formica,
      e per un istante mi sento immenso,
      potente e invincibile.
      In un sorriso spengo quest'attimo di follia
      e mi rendo conto che è vero,
      che tutto è relativo:
      anche la paura, anche il dolore.
      Composta domenica 31 luglio 2011
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        Scritta da: Don Juan
        Amo il buio,
        l'ho sempre amato,
        l'ho sempre venerato.
        Amo il buio
        e tutte le sue sfumature,
        amo il buio
        e restare tra le sue maglie,
        amo illuminare gli altri
        e nella mia oscurità riuscire sempre
        ad essere quello che sono realmente.
        Amo il buio
        e nel buio amo i miei più grandi difetti,
        amo il buio
        e tutto quel vorticoso senso
        di vuoto che mi viene a guardarlo.
        Amo il buio
        e quella scintillante emozione
        che mi accende dentro,
        quella fiamma che rende più buio tutt'intorno.
        Composta sabato 4 giugno 2011
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          Scritta da: Don Juan
          All'Italia,
          a quella valle di sogni e speranze,
          a quel balcone che s'affaccia sul mare,
          a quel fiore baciato dal sole,
          a quella musica, a quella voce
          che si staglia netta nell'aria.
          All'Italia,
          martoriata, derisa e poi ignorata,
          schernita a denigrata,
          derubata e saccheggiata.
          All'Italia di predoni e truffatori,
          falsari e cartomanti,
          politici e politicanti.
          Questa non è la mia Italia,
          questo fazzoletto sporcato di vergogna
          non è la mia bandiera.
          Il tricolore è la mia bandiera,
          il rosso della passione ardente,
          il bianco d'una nuvole che disegna il cielo,
          il verde d'una speranza che non muore mai.
          La speranza che questo calvario finisca presto,
          la speranza che si chiuda questa immensa parentesi,
          la speranza che torni il bel paese,
          la speranza di vedere ancora nel mare
          il riflesso di questa terra magica,
          la terra dei poeti, degli artisti e dei cantanti,
          la terra del lavoro, del sudore, dell'amore.
          Ridatemi la mia Italia,
          restituiteci l'orgoglio d'un vessillo senza eguali,
          riconsegnateci quel che c'appartiene.
          Composta sabato 30 aprile 2011
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            Scritta da: Don Juan
            Questa non è una penna,
            è la porta sempre aperta delle emozioni
            che cavalco ininterrottamente,
            non è una penna,
            è il confine tra la realtà
            e la realtà che vorrei,
            è il limite massimo dei miei pensieri.
            Non è una penna,
            è il salvagente in mezzo al mare
            cui mi aggrappo quando
            neanche il fiato mi rimane in corpo,
            è la luce che inseguo
            quando tutto intorno non rimane che il buio.
            Composta domenica 24 aprile 2011
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              Scritta da: Don Juan
              Volami nel cuore
              che l'alba è ancora lontana,
              volami nel cuore
              che ho paura questa notte,
              volami nel cuore
              che mi fa male l'anima
              e non sorrido più di cuore.
              Intrecciami i sensi,
              stordiscimi la mente,
              ubriacami di verità
              e poi vattene via
              che ho bisogno di
              riprendermi per mano
              ed andar lontano.
              Composta domenica 24 aprile 2011
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                Scritta da: Don Juan
                Ancora mi stupisco di come
                certi incontri mi mettano di buon umore.
                Poche parole, tanto imbarazzo,
                sguardi rapidi e sfuggenti,
                come a non voler violare quel fragoroso
                silenzio che abbiamo deciso tra noi.
                Quei tuoi occhi oggi m'hanno regalato un sorriso,
                e la fiera consapevolezza che
                quei momenti non torneranno
                ma che li abbiam vissuti sulla pelle
                e dalla pelle fino al cuore.
                Un leggero amaro in bocca mi ricorda
                che sarebbe potuta andare diversamente,
                ma non importa ormai.
                Avrei voluto dirti grazie oggi,
                ma come sempre l'hai letto nei miei occhi
                così come ancora una volta nei tuoi l'ho letto io.
                Composta sabato 23 aprile 2011
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                  Scritta da: Don Juan
                  La forza che spinge un uomo ad alzarsi
                  ogni mattino quando ancora è buio fuori,
                  la durezza di una mamma
                  che fa da scudo alla vita di un figlio,
                  la potenza del pianto di una vita appena sbocciata,
                  il coraggio di chi ama nonostante
                  la vita ci spinga ad odiare,
                  la delicatezza di uno sguardo irrorato
                  da un pianto di gioia immensa,
                  la tenerezza di un gesto semplice
                  fatto per suscitare un sorriso,
                  l'infinito valore di due mani
                  che dopo settant'anni si tengono ancora strette
                  a dispetto del tempo e dell'età.
                  La forza di osservare il mondo
                  attraverso gli occhi di chi ancora
                  sa che c'è tanto da scoprire,
                  di chi sa che nonostante tutto
                  vale ancora la pena fermarsi ad osservare
                  un tramonto in riva al mare,
                  ascoltare una canzone ad occhi chiusi,
                  sedersi in mezzo ai fiori,
                  arrampicarsi su un albero per vedere
                  un orizzonte ancor più lungo,
                  camminare sotto la pioggia
                  per il piacere di sentir l'odore dell'erba bagnata:
                  l'ho imparato dalle persone più semplici,
                  l'ho imparato da chi della vita conosce
                  solo le briciole che lasciamo noi,
                  l'ho imparato quando ormai
                  non sapevo più d'esistere.
                  Composta venerdì 8 aprile 2011
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                    Scritta da: Don Juan
                    Come un fazzoletto lanciato nel vento
                    ondeggio tra le note di uno spartito che sento vivo,
                    coperto dall'oscuro manto della notte,
                    protetto dall'attento sguardo della luna,
                    avanzo fluente saltando da un ombra all'altra,
                    da un pensiero all'altro, da una voglia ad un desiderio,
                    da un sussurro ad una parola.
                    Tra un passo e l'altro lascio spazio ad un saltello
                    per tentare di spiccare il volo,
                    ma l'unica cosa che riesco a far volare questa notte sono
                    le mie parole, i miei rigurgiti d'animo.
                    E allora io le intreccio e le ricompongo confusamente,
                    tentando di far ordine nei pensieri
                    che neanche nel fumo biancastro di una sigaretta
                    fumata avidamente vanno via.
                    Solo all'ultimo spasmo di questa lunghissima notte
                    riesco a sgombrare la testa, solo con il fresco azzuro del mattino
                    l'animo trova pace e riesce a confessare:
                    t'amo e niente più.
                    Composta venerdì 1 aprile 2011
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