Poesie inserite da Francesca Zangrandi

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Scritta da: Francesca Zangrandi
In questo momento vorrei incontrare Dio e chiedergli perché non mi permette di vivere con la pace nell'anima?
Vorrei chiedergli quale è il suo scopo e quale è il mio?
Perché mi invadono tutte queste paure?
Perché ho paura di morire, di vivere?
Ma in realtà temo la sofferenza.
Non riesco a respirare, il cuore mi duole.
Non ne ho voluto parlare ma è da tanto che tu mi ascolti in parte.
In questo momento vorrei incontrare Dio e chiedergli perché.
Composta mercoledì 21 dicembre 2011
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    Scritta da: Francesca Zangrandi
    Ci sono luoghi profondi dentro l'anima, luoghi dove l'essere giace senza essere percepito.
    Ci sono persone che navigano in quel luogo credendo di trovare qualcosa.

    Cosa cerchi?

    Non so che cosa troverai.
    Ti amo... Questo ti dico, ogni parte di me ti ama.
    Sei in quel luogo dove io amo senza difese.

    Ci sono altri luoghi, sono dentro me, credevo di non sapere dove, ma ora so che non sono così in profondità.
    Qui non ti permetto di navigare.
    Non devi cercare tu, ti devo trovare io!
    Ti amo... te lo dico ma tremo.
    Ho paura tu faccia un passo.

    Mi vuoi raggiungere?

    Ci sei... Sei arrivato fino a qui.
    Chi mi dice che non mi ferirai?

    "Tu sei mia e io sono tuo. Lo sai questo?"
    Tremo

    "Tu sei mia e io sono tuo. Lo sai questo?"
    Lo so...
    Composta sabato 10 dicembre 2011
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      Scritta da: Francesca Zangrandi
      Le persone hanno la capacità di cambiarti.
      Le ferite ti portano a cambiare il tuo modo di reagire, di sentire.
      Vi ho permesso di cambiarmi, di rendermi "più forte" come dite voi.
      Eppure cosa ne ho ricavato?
      Dove risiede la forza di una persona... la feci già questa domanda.
      Non sono forte se creo barriere.
      Non sono forte se impedisco alle persone di amarmi.
      Non sono forte se credo di esserlo.
      Mi sono resa conto solo ora di cosa sia l'amore, come si manifesta.
      Solo ora percepisco il tuo calore.
      Non ho mai sentito il calore di una persona, non lo ho mai avuto.
      Mi voglio aprire a te, voglio sprigionare i miei raggi.
      Voglio essere il tuo Sole...
      Il tuo Sole d'Estate, quello che non solo vedi ma che riscalda.

      Qui risiede la forza...
      Nessuno riuscirà mai più a farmi perdere la mia capacità di amare.
      Tu meriti questo amore mio...
      Tu meriti che io lotto per amarti più di quanto abbia mai amato.
      Tu meriti di essere il riflesso della mia anima.
      Perché io sono sempre stata il riflesso della tua.
      Composta sabato 26 novembre 2011
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        Scritta da: Francesca Zangrandi
        "Credi nell'amore?"
        "Credo nell'amare."
        Le anime gemelle moderne sembra non riescano a convivere, eppure non amano mai più con la stessa intensità nessun'altra persona.
        Questo mi porta a credere che esiste l'amare.
        Esiste l'amare al di là della distanza, della rabbia, dell'incomprensione.
        Esiste l'amare al di là della logica, delle delusioni, delle ferite.
        Quelle ferite che le anime gemelle moderne si infliggono.

        Sono fitte.

        Sono intense.

        Colpiscono più cuori.

        L'amore eterno non esiste più.
        Nell'epoca della complessità esiste l'amare eterno.
        La differenza?
        È più vero...
        È più doloroso...
        Composta sabato 26 novembre 2011
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          Scritta da: Francesca Zangrandi
          Si dimentica l'amore.
          Tutti parliamo di questo enorme sentimento come di un battito d'ali nel cuore che non dimenticheremo mai.
          Ma una parte di realtà è che noi viviamo di circostanze.
          Noi viviamo gli attimi presenti e ben presto ci dimentichiamo delle gioie e dei dolori passati.
          Avete ragione, resta il ricordo!
          Illusione o fortuna di un qualcosa che non c'è più.
          Si dimentica l'amore.
          Basta parlare di questo vero amore come di un qualcosa di eterno che esiste al di là delle distanze o delle pretese.
          Noi siamo il nostro presente e se quell'amore passato non continua a strappazzarci il cuore lo dimentichiamo.
          Composta domenica 10 luglio 2011
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            Scritta da: Francesca Zangrandi
            "È nella mia natura"...
            C'è sangue che non puoi cambiare.
            Non il sangue che deriva dai genitori, tutte queste immense bugie che sostengono che noi siamo vittime del nostro destino.
            Noi non siamo vittime di nulla!
            Noi siamo padroni del nostro destino...
            ma questo avviene solo con la consapevolezza del bene
            Avviene quando possiamo scegliere.
            Quando abbiamo la capacità di scegliere.
            Altrimenti si è vittime di se stessi.

            Sentirsi persi perché non si riesce a sfuggire da se stessi.
            Sento questa impotenza di non conoscersi, di non essere padroni di sé ma solo vittime...
            Deve essere orribile.

            "È nella mia natura"...
            Lasciala andare allora.
            Composta domenica 12 giugno 2011
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              Scritta da: Francesca Zangrandi
              Nella mia vita ho fatto tanti errori.
              Ma mai ho lasciato sola un'amica.
              Molte volte ho persino messo da parte me stessa per stare vicino a voi...
              Io continuo a fare errori, a dimenticare tutto...
              Ma voi mi avete lasciata sola...

              Il grido della natura non lo sentite?
              Non sentite quanto è banale parlare quando non si ode la profondità dell'anima.
              Non mi sentite più,
              forse a causa mia...
              Ascolto suoni lontani
              Vedo e sento diversamente.
              Amo al di là della carne, tutto.
              Voglio perdere questa malinconia, questa continua ossessione di sapere cose inutili solo per ammettere che sono migliore.
              Non voglio più cedere a queste richieste.
              Richieste che fa la gente.

              Non sentite come marciamo dentro semplicemente camminando tra noi?
              Di come i volti sono nemici tra loro solo perché ognuno porta una maschera più o meno spessa?
              Di come cerchiamo di spulciare negli affari degli altri solamente per intrattenerci?
              Perché proviamo gioia nel giudicare quelle maschere?
              Perché ci difendiamo sputando merda?

              Perché ci lasciamo soli?
              Composta venerdì 22 aprile 2011
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