Le migliori poesie inserite da Giorgio De Luca

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Giorgio De Luca

Ti voglio bene mamma

Nel giardino fiorito
luccica l'albero della vita.

Ho voglia di correre fra le tue braccia,
rivivere giorni di bambino scivolati via
come acqua del fiume sfociata nel mare
e sognare, volare.

Quanto sei bella Mamma!

Il tuo sorriso scalda
come un braciere acceso.

Come petali di rosa profumano i tuoi baci.

Nel tenero abbraccio ascolto ancora
la melodia del dolce carillon
che suonava nel mio cuore.

Ti voglio bene Mamma.

Un bene grande così...!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Giorgio De Luca

    Domani è come il mare...

    Vedrò mio padre assorto nei pensieri,
    gli occhi coperti di nebbia.

    Sentirò la voce roca di mia madre,
    il pietoso lamento.

    Aspetterò che passi un mendicante
    per fargli dono di una carezza,
    un sorriso.

    Guarderò mia moglie:
    un cenno per dirle
    "ti amo".

    Stringerò forte i figli,
    insieme sconfiggeremo il dolore.

    Saliremo sulla nave della speranza
    e grideremo forte al mondo:

    "Domani è come il mare..."
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Giorgio De Luca

      Meraviglioso amore

      Dalla loggia si affaccia sul mare,
      scruta l'orizzonte,
      le crespe onde.

      I giochi d'acqua,
      come i racconti d'amore,
      appartengono ai ricordi.

      Le emozioni spaziano nel tempo
      varcando i confini dell'universo.

      Per dichiarare il suo amore
      sfiderà l'inverno, aspetterà
      che il vento plachi le sue ire.

      Solo quando la tempesta
      avrà fine, una piccola onda
      bagnerà il suo corpo tra i colori
      iridescenti dell'arcobaleno.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Giorgio De Luca

        Il Sacrario di Redipuglia

        Un drappo di bandiera
        sventola sul pennone più alto.

        Eterno è il silenzio...

        L'eco delle bombe è sepolto lì,
        sotto la trincea.

        Segnate da un numero,
        una croce,
        le loro case
        aspettano che qualcuno ricordi
        perché sono morti.
        Composta lunedì 19 marzo 2001
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Giorgio De Luca

          L'antico canto del fiume

          Nel lento fluir de l'acque vive
          scendea pel solatio sentiero
          tra sonori canti di fanelli e canapini.

          L'eco d'una musica giungea festosa,
          l'allegra voce del mattino
          accompagnava il lento andare.

          Sedette ad ascoltare i suoni dei liuti
          lungo le vie dei carpini bianchi
          e nontiscordardimè.

          Fragorosa digrada a valle
          l'antico canto del fiume
          mentr'ella,
          là dove un tempo rideano felici l'ore,

          mirò l'aurora tingersi d'oro
          e, nel confuso vocio dei boschi,
          sentì la dolce musica dei flauti cullare
          l'innocente infanzia...
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Giorgio De Luca

            I suoi dieci anni... - l'infanzia rapita

            Un bel dì si svegliò
            ch'era diventato grande.

            Pesavano tutti quegli anni...

            Non sapeva come conciliare
            scuola e lavoro.

            Pensava, pensava...

            i nove anni li sentiva tutti
            sul groppone:
            erano tanti,
            ad un passo c'era la vecchiaia...

            Ci arrivò senza accorgersene:
            tanto fu breve il salto,
            che rimase indifferente!

            Erano dieci gli anni...

            Una vita vissuta intensamente.

            La mente torna indietro nel tempo,
            ai ricordi di bambino.

            A cinque anni, incontrò l'amore:
            gli regalò due gioie.

            Ora è tardi,
            è un poco malandato.

            Come pesano gli anni...

            Và a dormire, a dormire...
            Composta giovedì 18 giugno 1992
            Vota la poesia: Commenta