Le migliori poesie inserite da Klara Erzsebet Bujtor

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Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

Mille colori di fiori profumati

Miei passi cheti s'affondano nel silenzio dell'erba morbida
sul ciglio della fossa sulla riva del campo esteso, solitario.
Nel letto dell'acqua piovana giace la rigogliosa vegetazione,
lo spiraglio del vento è il compagno nel mio cammino,
bisbigliando sommessamente,
per non rompere l'incanto dell'immensa pace divina,
che copre la mia anima inquieta,
persa nel silenzio del soave campo steso sotto il cielo scoperto, che
libero a far volare le polline col vento,
lasciar'a spuntare ogni fiore dappertutto,
tinti con i colori della fantasia,
della grande inaudita Libertà,
che arde nel cuore, e
quel campo esteso nella mente,
tace,
sboccia la pace,
e io incomincio a vivere,
a me donata,
Vita!
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    Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

    Mille colori di fiori profumati

    Una poesia, il mio canto...
    miei pensieri travolgenti con errori
    drammatici grammatici,
    parlano dei miei sentimenti, con
    tanti canti donando
    emozioni, pianti, sorrisi
    che non sono solo errori
    drammatici grammatici,
    son messaggi profondi.
    Continuo la mia strada scrivendo,
    col mio cuor che parla e la mente fa
    la sua parte.
    Scorrono l'immagini davanti ai miei occhi,
    la mia penna corre sul quaderno, e
    lascia il segno del mio degno.
    Chiedo il perdono nobile
    chi mi vuole leggere, sa che sono
    vera, umile, e mi perdona facile.
    Il mio cuor comanda,
    perché sono un'anima pulita
    Porcaccia la miseria!
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      Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

      Voglio ancora amare

      Gli anni passano in fretta,
      sempre più avanzano nella spiacente vecchiaia
      sorpassando il futuro, oscurando il passato,
      e diventa sempre più faticoso trainare il carico del presente,
      e l'opaco malinconia, nostalgia colmano il cuore,
      arrendendosi a tutti malanni dell'ultima stagione,
      alla fine d'ogni desideri, sogni, e
      il dolce amore sepolto nel vecchio cuore,
      ed allora che la vita entra in un tenebre tunnel,
      che porta diritto nello sconosciuto...
      Oh! la vita è un incredibile spreco,
      germoglia dal amore e il frutto raccoglie la morte,
      forse per questo siamo nati
      per essere cibo della morte,
      come l'erba per le pecore,
      che danno latte per fare buon formaggio e nutrire le genti
      e di noi cosa nutrirà la poscia morte nell'immensità?
      Le nostre anime trasparenti che si fondono con il cielo
      i nostri corpi divorati di viscidi vermi,
      del verme morte.
      Io
      voglio lasciar senza cibo
      quel vigliacco morte,
      voglio
      ancora vivere,
      ancora amare.
      Composta sabato 11 dicembre 2010
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        Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

        Sospiro

        Io non dovevo nascere,
        non ero desiderata,
        ma è accaduto,
        e io sono un accaduto.
        È tutta la vita cerco la ragione
        del mio essere,
        vivere tra sofferenze, delusioni.
        Tutto ciò che faccio si versa in lacrime,
        perché tutta questa amarezza?
        Perché sono solo un accaduto,
        nient'altro.

        Passa la tempesta,
        e splende il sole su di me,
        soltanto su di me,
        è bello vivere,
        è dolce perdersi nella passione,
        che la vita è una poesia.
        Composta giovedì 1 febbraio 2018
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          Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

          Autunno

          Pennellate di nuvole rosse
          dipingono l'autunno,
          un airone galleggia nell'aria immota
          coprendo un pezzo di cielo di grigio.
          Foglie gialle rosse,
          meravigliose,
          come farfalle piene di vita
          svolazzano,
          che presto muoiono,
          è la fine del mondo loro,
          e il cielo piange per ore
          e inzuppate di acqua
          lentamente marciscono.

          L'airone torna nel suo nido
          ammutolito,
          si abbassa in fretta,
          non lo vedo più.
          Mi vien da piangere.
          Composta venerdì 28 novembre 2014
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            Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
            È apparso qualche fiocco di neve biancheggiando nell'aria cenerina,
            improvvisamente si trova in pieno d'inverno,
            cominciano di imbiancarsi tetti, vicoli,
            sulle finestre scintillano fiori di gelo.
            Il vento follemente sibilla qua e là,
            si cheta e si risuscita
            e soffia inesorabile glaciale aria nelle lunghe notti, e si spande via nei villaggi, campi e selve estese per migliaia e migliaia di cammino,
            ammassa cumuli di neve,
            sembra onde di bianco mare.
            Approssima una notte speciale e le case si piena di luci
            dolcetti, doni, vischi fulgenti
            e attendiamo sereni una stella cometa,
            che illumina il cielo d'una storia antica, e
            di passione colmano
            i nostri cuori.
            E questa notte magica siamo tutti più buoni,
            - Non capisco veramente,
            perché per cosi breve tempo?
            mostrando di esserne
            capaci.
            Composta giovedì 16 dicembre 2010
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