Le migliori poesie inserite da Klara Erzsebet Bujtor

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Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

Mille colori di fiori profumati

Parlami

Parlami del sole,
nel ombra vellutata del crepuscolo,
di quale mare mosso sorge adesso e
rialza i fiori inchinati dai granelli di rugiada,
e illumina il cammino delle ore.
Parlami della luna
quando s’accende sulla notte che era fatto buio,
e quando le stelle spuntano di ogni profondo blu del cielo.
Parlami della terra, delle acque ferme e corse,
di cipressi, che solleticano le nuvolette,
di estesi campi gialli di girasole e
di chicchi di grano.
Parlami dei grilli canterini
che rompono il silenzio in una  tranquilla sera,
delle lucciole, che s’illuminano, per attimi fuggenti le notti senza luna.
della danza dei pipistrelli sotto la luce vibrante delle lanterne,
ma più di ogni cosa dell’immenso universo,
ti chiedo con il cuor fremente,
Parlami d’amore!
Composta mercoledì 8 aprile 2015
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    Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

    Un angelo

    Miché...
    Guarda il cielo,
    c'è una stella con le ali!
    -No, non la vedo!
    Miché...
    Guarda! Sta venendo verso a noi con le ali stese
    -No, non la vedo!
    Miché...
    Guarda! Ha le ali grandi bianchi che scintillano argentino nell'azzurro,
    -No, non la vedo!
    Miché...
    Guarda! Si è posato sulla mia mano e mi inonda di luce bianca rutilante,
    -No, non la vedo!
    Miché... Si!
    No la vedi, sono certa,
    non sei uno di noi,
    una luminosa stella con le ali,
    un soave benedetto
    Angelo!
    Composta mercoledì 10 novembre 2010
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      Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

      Sono un essere umano

      Ho un cellulare nuovo,
      e le tasche piene di parole,
      e mi sento un essere umano.
      Appena messo gomme nuove alla macchina,
      e vado a fare la spesa al supermercato,
      il carrello cigola,
      e mi sento un essere umano,
      un essere disgraziato.
      E non me ne accorgo
      che il sole parla camminando sul cielo,
      e le nuvole sono piene di parole,
      e gli uccelli sono scalze,
      e i poeti han scritto nuovi canti,
      ma io sono un essere umano
      che ho un cellulare
      le tasche piene di parole,
      il carrello di spazzatura.
      Oh, Me, essere umano soddisfatto,
      i miei inutili giorni finiscono,
      e che cerchi nel paradiso?
      laddove eterna la primavera
      e non c'è bisogno di denaro,
      e non c'è bisogno di parlare,
      esiste solo amore, solo amore.
      Composta venerdì 24 marzo 2017
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        Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

        Mille colori di fiori profumati

        Una canzone per Margherita

        Sogni di miei sogni,
        un desiderio di desideri
        sei così bella, provocante,
        che susciti in me passioni vere,
        con il tuo intenso profumo travolgi i miei sensi,
        e mi cresce la voglia di possederti.
        Il tuo calore brucia il mio viso,
        scalda le mie mani fredde,
        e la immensa fame di te mi fa esplodere,
        e finalmente sei mia!
        O quanto sei divina,
        amata, adorata,
        pizza mia
        margherita.

        ...

        Ancor non ho visto margherite sul campo,
        solo il mio cane a corazzare allegro
        uscendo da lungo tunnel dell'inverno,
        e tanta luce, tanta gioia,
        entra nella casa
        mentre in cucina Margherita
        sforna canticchiando
        una profumata passione bollente,
        una deliziosa pizza margherita
        della nuova primavera.
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          Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
          Mi abbracciano teneramente
          gli alberi che tremolano nella brezza della tramontana
          sul sentiero magico,
          che inclina ad un laghetto vaporoso,
          dove la neve si scioglie prima di posare sopra,
          correvo, cantavo,
          ridevo di poco di nulla,
          con i bambini di via Beloianis,
          felici immensamente nella innocenza d'infanzia.
          Sembra mi conoscono quei alberi vecchi ancor ben barbicati nella dolce terra,
          io, si,
          gli conosco,
          e con palpiti di cuore gli saluto.
          Odo un leggero crepito di foglie che tentennano nello spiro dell'autunno,
          forse mi stanno salutando,
          forse lo sanno,
          che devo andar via.
          Composta domenica 10 ottobre 2010
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            Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

            I primi raggi del sol levante

            I primi raggi del sol levante
            accarezzano l'erba bagnata di lacrime delle stelle,
            che rimbalzano come palline d'oro nel cielo
            portando con se verde profumo.
            Destano gli uccelli
            e come la gente nella città che iniziano la giornata,
            si fanno un metropoli cinguettante
            in quest'aria fragrante.
            Anch'io inizio la mia giornata
            ed intanto alzo lo sguardo
            guardando nella profondità azzurra
            la felicità del cielo,
            e se mi spuntasse un paio di ali
            la raggiungerei.
            Composta martedì 2 agosto 2016
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              Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

              Una poesia mai scritta

              Lo sfogliare un libro di poesie
              cariche d'emozioni, e bellezza inaudita,
              e fu presa dalla voglia
              e pensai,
              - voglio scrivere poesie,
              ad ogni uomo, ad ogni donna,
              più bella della loro vita,
              più bella del loro sogno,
              bella come bella l'amore.

              Ho preso un quaderno, una penna,
              ed incominciai a scrivere, scrivere,
              e le parole scorrono una dopo l'altra,
              il sole brilla negli occhi,
              pensieri che prendono il volo
              per raggiungere l'infinito.

              Ogni tanto fermai,
              e continuai con la luce nel cuore,
              con l'emozione impazzita
              con l'anima farfalla.

              Ad un tratto si ferma la penna,
              la magia svanì nel nulla,
              mi sentii stanca, vuota,
              arrabbiata e delusa,
              e con il cuore dolente ho chiuso il quaderno,
              e con pungente amarezza ho posato sopra
              la penna.
              Una poesia mai scritta,
              il Dio mi ha maledetto,
              di non diventare mai
              una poetessa.
              Composta giovedì 6 ottobre 2016
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