Tanka
Foglie argentate
Miei capelli che cadono
e i ricci si aprono
È pregno il mio cammino
di profumo d'autunno.
Composta domenica 27 agosto 2017
Foglie argentate
Miei capelli che cadono
e i ricci si aprono
È pregno il mio cammino
di profumo d'autunno.
La Primavera è iniziata,
ho visto una rondine
il pesco pien di fiori,
le violette azzureggiare,
ho spalancato le finestre a far'entrare l'aria fresca,
raggi scherzeggiante del sole scintillante,
lascio ancor'aperte,
voglio che la fiorente primavera riempe
ogni angolo della mia casa
con il dolce profumo
di fior di pesca.
che primavera
in maglietta di lana
sotto un albero in fiore.
Con il volto sulla terra,
inghiotte le lacrime,
senza far rumore,
proteste, fuggita nel silenzio
con il cuore spezzato,
con l'anima smarrita in un corpo offeso,
senza desiderio,
privata dai suoi sentimenti.
Un cardellino comincia a cantare,
si rialza,
sente i deboli battiti di cuore,
e si accende di luce,
e a poco a poco cresce la sete
per l'acqua pura limpida
della fonte di vita.
Stanco il sole,
l'autunno tra le foglie,
bianchi colli di nuvole,
par che montagne rovesciate sul cielo.
Cala la nebbia,
ed in quest opaca apparenza
han smesso di danzare le farfalle.
La musica nel cuore tace,
e in questo cupo silenzio,
scorre via la vita.
Oh vento di autunno,
che mi strappa i capelli,
solca l'arido volto,
e come rami secchi
tremano le mani,
e la bellezza e freschezza
di primavera,
che più non torna.
Guardo in cielo azzurro la primavera,
vele bianche sospinte dal leggero soffio del vento
verso la soglia dell'infinito,
come la vita,
che veleggia sull'illusione dell'eternità,
dove vanno a oziare le anime
dopo una vita faticosa.
Non esiste l'anima,
ma solo corpo e mente,
e un pugno di muscolo
che pulsa sangue nelle vene,
ed in questo circuito chiuso
corrono veloce i pensieri.
L'anima è una preghiera in cuore
quando tutto tace intorno
e si illumina l'infinito.
Estate in fiamma
e brucia anche l'anima
E dopo che rimane?.
Il mio mar azzurro,
dove ondeggiano le nuvole,
laddove scivola via la mia vita
lasciando una scia di stelle,
minuscoli lumi,
è la mia anima a pezzetti,
che volta a volta si spengono
nel corso del tempo,
e l'ultimo pezzetto è stella cadente,
che s'infonde con la terra
e il mio mar cielo si abbuia nel eternità.
In tanto, in tanto,
un piccolo lume si accende
sul mio sepolcro,
che risplende negli occhi
di miei nipoti,
che perdono una lacrimuccia
che sul cielo diventa
una nuova stella.
Passeggio sulla riva della vita,
il fresco vento di marzo
scompiglia i miei pensieri,
che si annodano poi si snodano,
s'intrecciano con il vento,
e volano nell'infinito,
e si calmano nel silenzio
dell'Universo
in quella magnifica muta musica,
che io tanto amo,
dove i miei timori s'acquietano,
e per qualche istante
mi lascio andare
nella serenità.
Dardi di fuoco
han trafitto le nuvole
È bello da quaggiù