Le migliori poesie inserite da Klara Erzsebet Bujtor

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Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

Regina

Sei una regina
dice il mio uomo ogni mattina prima di andare al lavoro,
resto sola nell'ombra delle mura mute,
e conto le ore.
Spolvero i mobili, lustro le posate,
cucino e sforno biscotti,
e canticchio,
sempre più piano,
guardo l'orologio,
la sera ancora lontana.
Bussa il postino, squilla il telefono,
di nuovo il silenzio
guardo l'orologio
la sera ancora lontana.
Sono una regina
fiera di quel privilegio,
nel palazzo reale tra quattro cipressi.
Ogni mattina colgo una rosa rossa e
intreccio con i capelli
e tingo le labbra rosee,
per farmi bella,
essere degna d'una regina vera e
quando si fa sera accendo le luci,
un mazzo di rosa rossa
profuma sulla tavola,
e guardo l'orologio,
sono ancora sola.
Arriva il mio uomo con passi pesanti,
con un fiorellino nell'occhiello,
mi stringe tra le braccia appassionatamente
- "cosa hai fatto oggi mia bella regina?
Sta sera non ceno, rimboccami le coperte,
e dammi un ardente bacio di buona notte,
sognerò felice
te"
Guardo l'orologio,
la notte ancora lontana,
palpita il silenzio nel cuore,
diamanti lacrime brillano negli occhi,
sono una regina
nel regno della
solitudine.
Composta lunedì 22 febbraio 2010
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    Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

    Dove finisce il cielo

    Il Tempo non si prende nella mano,
    non si può fermarlo, mandare avanti o dietro,
    solo starci dentro,
    nella sua misura
    fatta per noi.
    Solo il cielo non ha Tempo, esteso sereno nell'infinito,
    ed avvolge d'azzurro tutti gli astri.
    Giovane o vecchio,
    quante porte ha per oltrepassarle e trovare l'ultimo cielo?
    Ma dove porta la via celeste,
    dove vanno dormire gli angeli,
    vorrei chiederli,
    di raccontarmi prima che si sbriciola il mio Tempo,
    dove finisce il cielo.
    Composta domenica 1 febbraio 2009
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      Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
      Morte!
      odi i lamenti che risuonano dolenti nella cella della mia vita,
      dove sconto la pena della Sorte,
      che sopprime la poeta in me,
      apri le sbarre e lasciami libera
      ed io vo a cercare i miei sogni perduti nella solitudine del carcere.
      Non sono contenta di me,
      non di altri, veri, consapevoli genti,
      indosso tutta la colpa di non vedere chiaro lontano,
      so solo sognare, rincorrere illusioni impossibili,
      che brillano sublime lontano dall'opaca realtà.
      Composta mercoledì 23 marzo 2011
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        Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
        Che cosa sarà di me
        quando smetterò di sognare e sarò un cadavere
        sepolta in una fossa profonda,
        con la mia foto sospesa sulla croce
        sorridente, pare felice di stare là
        ... sotto piogge battenti, bianca neve, sotto mantello di primavera,
        sempre con il sorriso inciso sulla carta
        mentre il mio povero corpo diventa poco a poco polvere,
        ricco concime alla terra,
        e spunteranno erbe, fiori, forse anche un albero.
        chi lo sa.
        Violetta vorrei rinascere,
        azzurra come il mare
        serena dondolare nel felice vento,
        e m'innamorerà il sole,
        mi adorerà la dolce luna e lampeggeranno le stelle argentine con lo stupore
        e sarà l'intero universo in un solo fiore
        nella mia violetta di color mare.
        Composta mercoledì 26 ottobre 2011
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          Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

          Una bambina che sognava, sognava...

          Mamma, racchiudimi stretta nelle tua braccia,
          e proteggimi dal male!
          Non lasciarmi sola con le ombre scure, con rumori strani,
          con la compagnia della gelida paura,
          sono spaventata e minacciata dal male!
          Portami nel mezzo di prati verdi,
          sotto i raggi dorati del sole
          e correre dietro le farfalle con le braccia aperte,
          e rotolarmi sull'erba vellutata,
          dimenticando del male
          il cielo è disegnato con le nuvole,
          e di mille colori di fiori profumati.
          E il tuo dolce volto sorridente e
          il tuo morbido, divino abbraccio,
          colma il mio cuore di gioia immensa,
          e uccide il male
          donandomi forza per il cammino
          della mia vita.
          Composta mercoledì 31 gennaio 2007
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            Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

            Voglio che il mondo sappia di me

            Voglio che il mondo sappia di me,
            che ho vissuto una vita squallida,
            senza gloria,
            senza con un mio piccolo merito
            di essere umana.

            Ho camminato a lungo
            in me tutti i sogni del mondo
            e non ho visto il colore del cielo
            dal velo opaco del male
            sui miei occhi
            e con crudel ferite dolenti,
            che mai lottato per la libertà

            E mi viene da ridere,
            se c'è ancora qualcuno
            che crede negli angeli,
            quando la bomba che scoppia,
            e il mare inghiotte le speranze,
            l'amante uccide l'amorosa donna,
            e i bambini giocano con il telecomando,
            e l'ingiustizia inaudita
            senza timore può uccidere.

            Il mondo è come un cane randagio
            pieno di pidocchi e sanguisughe
            e muore lentamente
            davanti agli occhi indifferenti
            questa umanità demente.
            Composta domenica 10 aprile 2016
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