Le migliori poesie inserite da mor-joy

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Scritta da: mor-joy

Canzone d'Amore

Per dire cos'hai fatto
di me, non ho parole.

Cerco solo la notte
fuggo davanti al sole.

La notte mi par d'oro
più di ogni sole al mondo,
sogno allora una bella
donna dal capo biondo.

Sogno le dolci cose,
che il tuo sguardo annunciava,
remoto paradiso
di canti risuonava.

Guarda a lungo la notte
e una nube veloce-
per dire cos'hai fatto
di me, non ho la voce.
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    Scritta da: mor-joy

    La Madre al Figlio

    Bene, figliolo, te lo dirò:
    la vita per me non è stata una scala di cristallo.
    Ci furono chiodi
    e schegge
    ed assi sconnesse,
    e tratti senza tappeti sul pavimento
    nudi.
    Ma per tutto il tempo
    seguitai a salire
    e raggiunsi i pianerottoli,
    e voltai angoli
    e qualche volta camminai nel buio
    dove non era spiraglio di luce.
    Così, ragazzo, non tornare indietro.
    Non fermarti sui gradini
    perché trovi ardua l'ascesa.
    Non cadere ora
    perché io vado avanti, amor mio,
    continuo a salire
    e la vita per me non è stata una scala di cristallo.
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      Scritta da: mor-joy

      Sprecare la vita

      Lamentele infime e triviali,
      costantemente ripetute,
      possono far ammattire un santo,
      per tacere di un bravo ragazzo
      qualunque (me)
      e il peggio è che chi
      si lamenta
      nemmeno si accorge di farlo
      a meno che non glielo dici,
      e perfino se glielo dici
      non ci crede.
      E così non si conclude
      niente
      ed è solo un altro giorno
      sprecato,
      preso a calci,
      mutilato
      mentre il Buddha
      siede nell'angolo e sorride.
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        Scritta da: mor-joy

        La fiera dei miracoli

        Un miracolo comune:
        l'accadere di molti miracoli comuni.

        Un miracolo normale:
        l'abbaiare di cani invisibili
        nel silenzio della notte.
        Un miracolo fra tanti:
        una piccola nuvola svolazzante,
        che riesce a nascondere una grande pesante luna.
        Più miracoli in uno:
        un ontano riflesso sull'acqua
        e che sia girato da destra a sinistra,
        e che cresca con la chioma in giù,
        e non raggiunga affatto il fondo
        benché l'acqua sia poco profonda.
        Un miracolo all'ordine del giorno:
        venti abbastanza deboli e moderati,
        impetuosi durante le tempeste.
        Un miracolo alla buona:
        le mucche sono mucche.
        Un altro non peggiore:
        proprio questo frutteto
        proprio da questo nocciolo.
        Un miracolo senza frac nero e cilindro:
        bianchi colombi che si alzano in volo.
        Un miracolo – e come chiamarlo altrimenti:
        oggi il sole è sorto alle 3,14
        e tramonterà alle 20.01
        Un miracolo che non stupisce quanto dovrebbe:
        la mano ha in verità meno di sei dita,
        però più di quattro.
        Un miracolo, basta guardarsi intorno:
        il mondo onnipresente.
        Un miracolo supplementare, come ogni cosa:
        l'inimmaginabile
        è immaginabile.
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          Scritta da: mor-joy

          Petali sulle ceneri

          Credo d'averti visto in sogno
          prima di conoscerti,
          tali sono le precognizioni
          d'Aprile
          prima della pienezza
          primaverile.

          La visione avuta da te
          non è venuta
          quando tutto era impregnato
          dal profumo del sal fiorito,
          quando lo scintillare
          del fiume al tramonto
          aggiungeva una frangia
          al biondeggiare della sabbia,
          quando i frastuoni
          dei giorni estivi
          vagamente s'intrecciavano?

          Sì, ironica e sfuggente
          è stata la visione
          che ho avuto del tuo viso,
          in ore evase
          da ogni realtà!
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            Scritta da: mor-joy

            Soltanto non...

            La vita
            sarebbe
            forse più facile
            se io
            non ti avessi mai incontrata.

            Meno tristezza
            ogni volta
            che dobbiamo separarci,
            meno paura
            della prossima separazione
            e di quella che ancora verrà.

            E anche poco
            di quella nostalgia impotente, che quando non ci sei
            vuole l"impossibile
            e subito,
            fra un istante
            e che poi
            poiché non è possibile,
            resta turbata
            e respira a fatica.

            La vita
            sarebbe forse
            più facile
            se io
            non ti avessi incontrata.

            Soltanto
            non sarebbe
            la mia vita.
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