Poesie inserite da Nello Maruca

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Scritta da: Nello Maruca

Mutamento

Pur quei monti i ciel sfioranti
ch'eran verdi i giorni avanti
son mutati in biancheggianti
e ora son di verde assenti.

Il fioccare lento e stanco
un tappeto tutto bianco
ha deposto a mò di manto
che coperto ha ogni canto.

Eran bei, quie verdi monti
dagl'arbusti troneggianti,
dal color lussureggiante
che a tratti era cangiante.

Per volere del Divino,
ch'è fenomeno all'umano,
la bellezza ch'era dapprima
pur mutata, ' è come prima.

Di diverso ha solo il manto
che alla vista è tutt'incanto
brillantante era pria d'ora,
luminisa resta ognora.
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    Scritta da: Nello Maruca

    Il garofano

    Era un giugno luminoso
    che compare rigoglioso,
    nell'orto del mio ostello,
    il garofano assai bello.

    Nasce accosto alla rosa
    che da un po' s'era già posa
    là, nel mezzo alle viole
    per far splendere più il sole.

    Il garofano all'istante
    rende il sol'incandescente
    giacché in faccia gli riflette
    com'esso alle alte vette.
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      Scritta da: Nello Maruca

      CL

      Ben trenta gioni seguita torpore
      e a quella vita da briosa e sveglia
      intrappolata in serrata tenaglia
      manca la forza di saltare fore:

      Cervello da destro a manco settore
      or si rimove lesto e si frastaglia * * Campeggia
      e nuova ricomincia altra battaglia
      dando a ogni cosa giusto valore.

      Abbia ogn'avvenimento suo percorso;
      è razionalità che ciò comanda
      e bizzarro è pensar stornarne corso.

      Nessun potrebbe dare impulso inverso
      a nave cui nocchier gestisce l'onda;
      sarebbe rivoler giorno decorso.
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        Scritta da: Nello Maruca

        Cxl

        Scorre lento lo tempo e par ch'io invecchi,
        sono quattr'ore di stancante attesa
        e speme che a sottile filo è appesa
        l'alma che sostiene parmi che stacchi.

        Chiudonsi alla prece gli stanch'occhi
        quando mia speme già volge alla scesa
        e tosto è sobbalzo a dare ripresa
        mentre campana suon dodici tocchi.

        Martella il core in petto e non si cheta
        ch'ansia da presso formenta e punzecchia
        e alma d'apprensione da corpo è spulsa.

        Nessun pensiero più nel senno specchia
        ch'ogni ragionamento è di ripulsa
        e soltanto il niente è di senno meta.
        Composta domenica 31 ottobre 2010
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