Poesie inserite da piumarossa70

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Scritta da: piumarossa70

Nuvole rosse...

Le nuvole... penso alle nuvole
a quelle rosse che ho visto,
a quelle viola prima della notte, magici ammassi a strisce per
colorare l'anima... e penso, sto sempre a pensare,
a quello che ho capito di volere, a quello che sento che
è mio, mio come il diritto indiscusso...
talmente indiscusso che non lo posso prendere.
Un malessere che mi sprofonda i pensieri, e la voglia
di agire che c'è ma queste mani non possono costruire.
Mattoni, li vedo... assurdi giocano ad allontanarsi sempre
di più... e nei sogni mi dicono "prendimi".
E penso si alle onde, alla tempesta che si è
lasciata ammirare e respirare, e le mie
lacrime di commozione per ringraziare il cielo e
la terra, per ringraziare il cuore e gli occhi
e questa mia mente che ogni tanto maledico.
Maledico si, ho voluto scavalcare i confini e ci sono
riuscita... a che serve? Vivi il presente, così mi
direbbe qualcuno... e innocentemente non sa che
è proprio questo il problema...
E penso al mare che
prepotentemente prende, non chiede, prende,
e regala a mani diverse, a cuori che si fanno domande,
e a cammini di sole orme sulla sabbia... impronte sprofondate
in sabbia a sassi, per andare dove? Dove...
E mi hai chiamato si, e a che serve? La tua voce,
le tue parole... mi dovrei accontentare?...
ti accontenteresti tu
di non poter toccare la vita?
Ho visto le nuvole rosse, sogni di cuori senza respiro,
nuvole che svaniscono in fretta per lasciare solo
in ricordo una scia di poesia... parole senza rima da non poter
scrivere...
Composta mercoledì 22 settembre 2010
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    Scritta da: piumarossa70

    Mutaforma

    E se un giorno
    toccassi le stelle, lo voglio fare
    con le mie dita,
    e se un giorno camminassi sull'arcobaleno,
    voglio immergermi nel rosso con i miei piedi.
    E il blu dell'infinito
    vorrei conoscesse
    il mio respiro, aria dalle narici.
    E vorrei avere tra le mani, pietre di Marte e
    giocare a scivolare sugli anelli di Saturno...
    E vorrei abbracciare un onda dell'oceano,
    e immergermi come un paguro
    in una conchiglia e portarla lontano per
    ammirare nuovi mari, e raccontare ai pesci
    altri colori... ma non vorrei essere il mare.
    ... e se un giorno potessi cambiare forma,
    vorrei essere
    l'aurora boreale.
    Composta venerdì 27 agosto 2010
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      Scritta da: piumarossa70
      Durante la gioventù ho rispettato
      il mondo e la vita,
      non avevo bisogno di nulla
      se non della pace del cuore...
      E tuttavia sono cambiato
      a dispetto di me stesso
      e ho creduto negli inganni della società...
      Lei sembrava conoscere tutta la verità
      e mi aveva promesso di rendermi felice...
      Mi ha fatto chiedere a Dio Padre
      la ricchezza, così sarei divenuto potente...
      Mi è stata donata la povertà,
      per aiutarmi a trovare la forza interiore...
      Ho invocato il successo,
      così che gli altri mi riconoscessero...
      Mì è stata offerta l'oscurità,
      affinché potessi conoscere me stesso...
      Ho pregato di avere una persona da amare,
      per non ritrovarmi mai solo...
      Mì è stata riservata una vita da eremita,
      perché imparassi ad accettarmi...
      Ho implorato il potere
      che volevo riuscire a raggiungere...
      Mì è stata donata la debolezza,
      cosi che potessi imparare a ubbidire...
      Ho domandato che mi fosse data
      la salute, per poter condurre
      una lunga esistenza...
      Mì è stata data l'infermità affinché
      imparassi ad apprezzare ogni minuto...
      Ho chiesto a Madre Terra la forza
      Così da riuscire a trovare la mia strada...
      Mì è stata concessa la fragilità
      per fare nascere in me il bisogno di lei...
      Ho invocato una vita felice
      perché potessi godere dell'esistenza...
      Mì è stata regalata la vita,
      perché potessi trascorrerla gioiosamente...
      Non ho ricevuto nulla di ciò che desideravo
      e tuttavia tutti i miei desideri
      si sono avverati.
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        Scritta da: piumarossa70

        E indossava la pazienza...

        Ho sognato l'amore,
        e aveva occhi come quelli di un lupo,
        un lupo mentre annusa la terra di muschio bagnato,
        e aveva ali grandi di airone,
        ali da manifestare all'aria,
        e lo accompagnava l'allegria
        di una rondine e il colore di una
        coccinella,
        e profumava di roccia di montagna
        e le sue orme erano ombre delle
        stelle,
        e nei suoi pensieri viveva
        il cuore e nelle sue
        parole danzava l'esistenza.
        E indossava la pazienza
        di un frutto che deve maturare,
        e spargeva pioggia raccolta tra le dita.
        Considerava il tuono come un amico
        da rispettare,
        e sapeva piangere nel silenzio
        come il canto di un ruscello,
        e sussurava ai prati
        come ad una donna
        da
        risvegliare.
        Composta martedì 17 agosto 2010
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          Scritta da: piumarossa70
          Soffi di vento tra i capelli oggi,
          aliti di foglie a insidiarsi negli occhi,
          un emozione da tenere stretta, da ingoiare
          come un'amara medicina per non rovesciare
          un cuore stracolmo di acqua salata.
          Una farfalla bianca a giocare con una vita che
          ancora arranca l'esistenza, e occhi gialli a strizzare
          le ultime gocce di curiosità.
          L'odore della terra a farci compagnia, impregnata dal sudore
          delle nuvole, e moscerini a tracciare i raggi di un sole
          che vuole insegnarmi ancora il credere e lo sperare.
          Il fumo di una sigaretta per recitare la parte di chi
          non vede, o di chi vede e si maschera da anima forte.
          E tu... tu che ancora vuoi giocare con la vita, che ancora
          vorresti correre e che quel tronco di pioppo ti ha
          affilato gli artigli con la volontà della fantasia...
          Dormi adesso, tra teli assorbenti e odore
          di pulito maniacale, bevo un caffè mentre ti guardo... amaro, si!
          Ti ho portato nel posto che qui ho amato di più, la stessa terra
          dove tante volte nei miei jeans mi sono seduta,
          gli stessi pioppi che per un tempo hanno conosciuto
          i miei pensieri, le mie parole...
          Ho parlato al vento per te, ma è a te che ha risposto.
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            Scritta da: piumarossa70
            E se l'aria fosse mia amica,
            questa notte le chiederei di portarmi via.
            In un vortice di vento ritrovarmi lontano,
            lontano da tutto ciò che mi ha fatto appassire,
            distante da strade ormai lacere e solcate da
            passi pesanti, da passi lenti e da respiri
            affannati che alitano profumi sintetici.
            Se l'aria mi abbracciasse, le chiederei di
            farlo più forte, di farmi divenire parte di
            essa e di giocare con me nelle forme delle nuvole.
            E vorrei incontrare il vento e parlare con lui
            la lingua delle pietre, e raccontare la voce
            degli spiriti che abitano l'anima, e chiedere
            di domandare per capire il senso della vita,
            il senso della morte che come l'aria
            è libera di volare.
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              Scritta da: piumarossa70
              È sta notte le stelle cadono,
              mi chiedo se non siano lacrime del cielo,
              portano i desideri in alto dicono, li fanno avverare, così si
              spera così si immagina...
              Cadono le stelle questa notte, scie luminose a tracciare
              le fantasie, a sparire in un istante come sogni alla luce, a
              esaltare le illusioni per dimenticare la realtà, così
              anche solo per un attimo, per un attimo...
              E per quel piccolo momento vorrei essere capace ancora
              della fantasia regalata al cielo, alla speranza
              di poterne vedere una, almeno una, per l'emozione
              che forse, si forse un mio sogno si avveri...
              Che il buio per un tratto si strappi e si rammendi di
              luce, e che cadendo le mie lacrime si fondano insieme
              a quelle che la notte silenziosamente regala.
              Cercherò il blu più morbido sta notte, immaginerò, dipingerò la
              mia finestra come uno scoglio sul mare,
              cercherò di sentire l'odore della luna e proverò
              con gli occhi in alto a credere ancora per una
              volta alle illusioni.
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                Scritta da: piumarossa70
                Un giorno forse ritornerò
                bambina, e galopperò come un puledro
                tra prati verdi e foglie d'autunno.
                Un giorno forse, ritroverò le
                guance paffute di chi ancora non sa
                parlare, e giocherò a girotondo in piedi
                alzando gli occhi nelle nuvole.
                Scoprirò il primo dolore di
                ginocchia sbucciate, e l'acqua limpida
                da guardarci dentro.
                Una margherita e una farfalla per
                scoprire la vita,
                e una matita rossa per
                disegnare la faccia al cielo.
                Un cane randagio da dividerci
                un biscotto, e tasche da riempire di
                ciottoli di viali.
                Un giorno forse ritornerò bambina
                e canterò le favole colorandole
                di rosa.
                Saluterò con la manina aperta e con
                l'altra donerò un fiore.
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                  Scritta da: piumarossa70
                  Una piccola goccia d'acqua
                  fa capolino tra le rocce;
                  a volte il freddo d'intorno
                  la costringe a cristallizzare,
                  altre, un sole intenso e cocente
                  la vaporizza appena appare.
                  Ben presto le sopravvissute
                  si ingrossano a dismisura
                  sprigionando una luce intensa.
                  In pochi istanti si trasformano
                  in una chiara e fresca fonte
                  che tranquilla così rimane.
                  L'irrequietezza, in alcune,
                  le costringe a tracimare,
                  partorendo un dolce rivolo
                  che inizia la sua discesa
                  con serena e tranquilla quiete.
                  Taluni assorbiti sono
                  da arido suolo assetato,
                  tal'altri acquistano vigore
                  e con tracotante baldanza
                  corrono spumeggiando gioia
                  irrorando terre d'intorno.
                  Scendendo più ancora a valle,
                  formano allegre cascate
                  e presto ruscelli e poi fiumi
                  che prima di giungere al mare
                  spargono vita al loro andare.
                  Piccola grande goccia d'acqua,
                  dimmi: chi sei? "Sono l'AMORE".
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                    Scritta da: piumarossa70

                    Io sono una roccia

                    Io sono una roccia, ho visto la vita e la morte,
                    ho conosciuto la fortuna, la preoccupazione e il dolore.
                    Io vivo una vita da roccia.
                    Sono una parte di nostra Madre, La Terra.
                    Ho sentito battere il suo cuore sul mio,
                    ho sentito i suoi dolori e la sua gioia.
                    Io vivo una vita da roccia.
                    Sono una parte di nostro Padre, il Grande Mistero.
                    Ho sentito le sue preoccupazioni e la sua saggezza.
                    Ho visto le sue creature, i miei fratelli,
                    gli animali, gli uccelli, i fiumi e i venti parlanti, gli alberi,
                    tutto quello che è sulla Terra
                    e tutto quello che nell'Universo è.
                    Io sono parente delle stelle.
                    Io posso parlare, quando conversi con me
                    e ti ascolterò, quando parlerai.
                    Io ti posso aiutare, quando hai bisogno di aiuto.
                    Ma non mi ferire, perché io posso sentire, come te.
                    Io ho la forza di guarire, eppure all'inizio tu dovrai cercarla.
                    Forse tu pensi che io sia solo una roccia,
                    che giace nel silenzio, sull'umido suolo.
                    Ma io non sono questo.
                    Io sono una parte della vita,
                    io vivo, io aiuto coloro che mi rispettano.
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