Poesie inserite da piumarossa70

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: piumarossa70

Sigarette e nuvole

E oggi sto così,
così con la solitudine tra le ciglia,
ciglia asciutte per imposizione per non guardare indietro, per
non far scorgere qualcosa in avanti che poi mi faccia
sperare... speranza, da quando ho buttato questa parola?
Oggi sto così, tra odore amaro di bucce di pompelmo scartate

e nuvole grigie di troppe sigarette...
sono loro che ascoltano
in questo momento, le uniche che sanno accendersi e le
uniche che sanno morire consapevoli di una breve vita.
Il rumore insistente di ruote veloci sulla strada, mi irrita,
mi innervosisce l'anima... una finestra aperta per
far entrare solo l'aria di movimenti meccanici... dove sono
voci, bambini, l'abbaiare di un cane e mani
aperte da fare passare il sole? Dov'è la giostra del vivere?
Come si può riempire una solitudine di cose che non toccherò
mai! Mai... tre lettere che non ho mai imparato...
Una sigaretta ora, così per occupare le labbra... una fiamma
accesa per accendere un colore...
E le auto passano, con la velocità che passa la vita, e tu guardi
da un finestrino senza poterti soffermare su di un particolare che
forse nemmeno scorgi... un grido che scambi per
uno stridere di ruote sulla solita strada grigia.
Accendo una sigaretta...
Composta mercoledì 14 luglio 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: piumarossa70

    Attendendo il falco...

    E attendo il falco, in questo cielo libero
    da fare raccontare l'orizzonte.
    Una punta di sole mi acceca nel punto dove io
    potrei ancora sognare.
    E attendo un sogno a due ali striate, fiero sogno che disegna
    la vita, la mia!
    Un volo in cerchio sospeso amico della pazienza e dello
    sguardo attento, così per poter vivere, per poter parlare
    alla direzione del vento...
    Due rondoni visti ne preannunciano l'arrivo, ma io ancora non
    credo, eppure sono le mie labbra che raccontano di speranza
    a visi ciechi da fare ritrovare il colore...
    e attendo il falco, forse bruciando il mio tempo, forse sprecando
    pensieri in un tempo acerbo e parole che si incatenano
    alle dita forzando per non essere scritte.
    Ma l'animale non è come l'uomo, no non lo è... sa quando
    emettere il suo grido e volare tra ali e braccia aperte.
    Composta mercoledì 28 aprile 2010
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: piumarossa70

      Mezzo cane...

      Aleggia nell'aria sta sera
      odore di pioggia su fiori ormai cadenti e terra
      fradicia di sudore del cielo...
      Io annuso, si annuso come un cane libero, sciolto da comandi
      predisposti ad un'obbedienza stupida per un tozzo di
      pane raffermo... per scodinzolare ad occhi fieri di tanta
      assurda maestria...
      Piccioni su di un davanzale,
      così vicini come due dolci amanti
      che si proteggono dai visi di gente dalla vita veloce e apparente.
      Li osservo lontana e vicina con gli occhi,
      li invidio... vorrei anch'io
      quel tepore,
      vorrei anch'io penetrare volando le gocce che
      non smettono di cadere da nuvole prese a sconfiggere
      il sole...
      o forse è il sole che chiede intimità per se stesso!
      E ancora un cane mi impegna la mente,
      un cane mezzo lupo
      che si rotola in acqua mista ad erba stanca,
      si lava i pensieri e l'odore fetido
      di un passato ormai morto,
      si scrolla arruffando il pelo, guaisce
      richiamando il presente su se stesso,
      "sono qui" abbaia...
      "qui" ulula...
      corre e petali bagnati gli si indossano come
      fregi colorati di un guerriero...
      Piove di nuvole grigie, l'erba si impregna e aspetta il respiro
      della crescita... e io... io come un mezzo lupo attendo la mia
      stagione...
      Composta domenica 18 aprile 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: piumarossa70

        Voce dalle dita

        Vorrei fare uscire la mia voce
        dalle dita delle mani, così spalancate contro un vento che non c'è,
        contro un cuore che impassibile batte e sbatte come un'anta ipnotizzata.
        Urla dalla gola impastata di sabbia ingerita dagli anni trascorsi
        a rantolare, urla dalla bocca di un antico guerriero indiano che va incontro al suo destino incerto... e frecce abilmente evitate mantenendo fiero il collo, la gola, così quasi per sfrontatezza.
        sfrontatezza a volte innocente, come un sibilo di voce che appare per chiedere aiuto.
        Voce, voci ignorate da orecchie morte da anime assenti intente a ripetersi il copione in ciò che fingono di essere, le stesse anime che hanno voci modulate in plastica e arti impregnati di ruggine.
        Canto, canto come un merlo sotto a un pino enorme; mi ascolto, la voce uscita ora rientra, come un ruscello gorgoglia in gola, ed ora, ora sì come cascata fresca esce e si sparge.
        Composta venerdì 20 novembre 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: piumarossa70

          L'armonia del diritto

          Ogni crisi è generata da una crisi precedente,
          la quale è generata da avvisaglie ben precise
          che l'uomo puntualmente fa finta di non vedere.
          Vivere su questo pianeta, di certo è un diritto,
          diritto che dovrebbe essere in perfetta armonia con la parola
          dovere!
          Per ogni cosa tolta con la parola diritto,
          ci dovrebbe essere una cosa donata con
          dovere.
          Composta mercoledì 29 ottobre 2008
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: piumarossa70
            Vorrei essere un lupo solo per imparare a guardare
            la luna, per parlarle e sentire i suoi sussurri con le sue
            note sfumate incastonate nell'alone che la circonda, che
            la protegge da sempre...
            vorrei imparare a sentirla e a invocarla sul picco di una
            roccia appuntita, così con le zampe che tengono stretto il
            terreno e le unghie che assaporano l'umido della terra...
            un ululato lungo, così come un nastro tinto di blu lucido
            che tocca la gola e la luna stessa, in un unione delicata
            e forte, così infinita e silenziosa tra le sue mille parole
            e le sue nenie antiche... echi lontani di un passato
            che vive nella faccia bianca di una luna accesa e negli
            occhi di un lupo anziano che conosce il suo odore e le
            sue tracce lasciate per il branco che verrà...
            vorrei essere un lupo che conosce e custodisce il sapere
            della faccia nascosta di questa sfera che galleggia tutte
            le notti beatamente tra nuvole e stelle...
            occhi grigi bagnati e pelo ispido e morbido a coprire un
            corpo snello che odora di bosco e foglie cadute, occhi
            che sanno dove lei si nasconde, dove gioca e dove,
            appoggiandosi comoda,
            in un magico istante può cullare l'infinito...
            Composta venerdì 9 ottobre 2009
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: piumarossa70

              Sugar free

              Scrivo mentre mangio caramelle alla menta,
              gommose e rotonde così da masticare, da mordere
              come vorrei mordere la vita che ancora non ho scartato
              ma che ne percepisco il gusto,
              caramelle senza zucchero per non farmi abituare
              al dolce che vorrei assaporare sulle labbra, nella gola,
              tra le dita...
              menta per rinfrescare le idee e per togliere quel dolciastro
              del miele che invischia i miei sogni...
              e io che vorrei lasciare
              orme di zucchero su un sentiero senza sbarramenti...
              carte verdi che spiccano tra i mozziconi spenti,
              carte accartocciate su se
              stesse e la paura che possano assomigliare all'esito
              delle mie inconsistenti speranze.
              Composta sabato 3 ottobre 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: piumarossa70

                Wani (le 4 direzioni)

                Io sono il vento che viaggia nelle Quattro Direzioni,
                che trasporta e deposita i semi della vita.
                Come la neve, il mio seme scompare nella terra per
                riapparire, in seguito, sotto nuove spoglie.
                Sono il cerchio della tua coscienza che cresce e si espande,
                grazie all'esperienza, fino al luogo della Bellezza, il
                luogo dove la vita è solo celebrazione e gioia.
                Sono il pianto del neonato che sente le prime pene di
                separazione dall'unità.
                Sono il pianto di ogni forma di vita che diventa consapevole
                di questo mistero.
                Amici miei, non fermate ciò che è in crescita.
                Lasciate che il giardino della vita vi offrai suoi doni fino
                all'istante della morte, che non è la fine ma solo una
                continuazione del Cerchio della Vita.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: piumarossa70

                  Wild...

                  Ricordo da bambina quando parenti
                  e conoscenti mi additavano
                  come "selvaggia", la "selvatica",
                  il "lupo solitario"...
                  quanto ne ho sofferto,
                  sofferto al punto di ricercare la mia identità
                  fino al centro di me stessa e oltre ancora...
                  Oggi sorridendo penso che
                  quegli appellativi
                  siano stati i migliori
                  complimenti che potessi mai ricevere.
                  Composta lunedì 14 settembre 2009
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: piumarossa70

                    Mutaforma

                    Una magia, una spirale rossa violacea dall'abisso di uno
                    specchio...
                    del mio specchio che deforma la mia anima, che la
                    prende che la plasma forse come io vorrei.
                    I miei lunghi capelli neri lentamente vorticano e
                    scivolano in piume assenti e presenti nel mio io...
                    io che mi prende le mani e che mi fa salire fumo azzurro
                    agli occhi, e ancora mani trasformate a tre dita e lunghi
                    artigli neri, non rimango stupita ma chiedo e voglio
                    le ali, si ali ai lati del mio corpo, ali marroni, striate e
                    fiere... spiegate da rimanere sospesa più in alto del vento
                    così da guardare piccoli punti muoversi, così come
                    piccoli granelli innocenti, minuscoli esseri che non
                    comprendono ancora il loro cammino.
                    Il volto tramutato da un adunco becco, da aprire, da
                    parlare, da comprendere a chi mi somiglia, da spiegare
                    a chi si sente differente e da mostare a chi la differenza
                    la trasmuta in indifferenza, a chi solo io voglio...
                    e aria addosso e aria dentro le narici calde, e velocità
                    mai provata, ma desiderata tanto da toccare
                    l'immaginazione... e l'immaginazione che prende il
                    sopravvento e si mescola tra spirito e sogno irreale.
                    Lo specchio lentamente si colora d'argento, e io no, non
                    voglio, ma imperterrito mi riporta al mio odore, alla
                    mia bocca che ancora intrappola il grido
                    del falco.
                    Composta giovedì 20 agosto 2009
                    Vota la poesia: Commenta