Le migliori poesie inserite da Silvio Squillante

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Silvio Squillante

Il poeta!

Il poeta è la voce di tutti,
non scrive per se stesso ma per gli altri,
dà voce a chi non ha voce,
è le mani di chi ha sempre troppo da fare
per scrivere della vita.
Il poeta è pioggia che scintilla,
imperla le foglie del vivere
esaltandone sfumature e colori,
vive in bilico come la possibilità di riconoscere
una lacrima durante un acquazzone.
Il poeta è una stella,
è luce che si ammassa e cade,
puro colar di faville dal cielo notturno
è la bocca stupida di una bambino
che canta in un coro
composto soltanto da lui.
Composta martedì 5 aprile 2011
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvio Squillante

    Rintocco secco d'orologio...

    Rintocco secco d'orologio,
    il tempo inesorabile scrive didascalie imprevedibili.
    Un giglio bianco lega la giovinetta ai suoi capelli,
    gioiosa, lieta, spensierata
    ma troppo giovane per esser donna,
    lascia il passo alla sorella
    sfrontata e bella come un narciso
    che pur d'ammirare il mondo
    nasce sui dislivelli di un burrone.

    Rintocco secco d'orologio,
    anche le più belle corolle un giorno avvizziranno.
    Nostalgico è il fratello che mi invitò al sonno,
    chiudendo mestamente gli occhi
    mi stupii di quanto fossero malinconiche
    le foglie scarlatte che scivolano via nel vento.
    Un tremito gelido mi svegliò di soprassalto.
    Vidi il padre pallido approssimarsi a me
    e seminar morte osservando impettito un vecchio abete.
    Composta venerdì 4 febbraio 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvio Squillante

      Un gruppo di sparuti angeli...

      Un gruppo di sparuti angeli
      scese lentamente
      nel cortile di una scuola
      tra macchie di ragazzi,
      adocchiano con fare sospetto
      i loro sogni
      dispensarono consigli e buoni auguri,
      frasi dolci, osannarono gli spiriti puri.
      Se ne andarono
      tutto ad un tratto
      rammentandoci che
      "niente è più giusto
      di sbagliare con il proprio cuore".
      Composta mercoledì 27 luglio 2011
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvio Squillante

        Nell'aria di marzo riconobbi i tuoi occhi...

        Nell'aria di marzo riconobbi i tuoi occhi
        respirando a pieni polmoni l'odor
        di ciò che era assente tra di noi.
        Il bacio sulla tua guancia
        si colorò delle mille tinte dell'addio.
        M'allontanai masticando una banale scusa,
        che lasciava presagir le lacrime
        crudeli, inaspettate, improvvise
        proprio come quell'amore
        che mai permesso chiese alle nostre vite.
        Composta martedì 27 settembre 2011
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvio Squillante

          Paris

          Mi manchi
          e il tuo ricordo mi graffia l'anima.
          Mi manchi tu,
          che sei il più dolce dei ricordi.
          Quanto mi manchi,
          anche se ho nascosto il pianto dietro un sorriso alla tua partenza.
          Mi manchi,
          ora che le mie parole cullano il vento è non più te.
          Mi manchi,
          perché nemmeno la Nutella è dolce come te.
          Quanto mi manchi,
          ora che conto i giorni, le ore e i secondi.
          Mi manchi,
          la malinconia è diventata mia amica.
          Mi manchi,
          voglio abbracciarti, ma qui c'è solo il tuo ricordo che mi sfugge.
          Mi manchi di più,
          perché un angelo manca più di una persona normale.
          Mi manchi,
          semplicemente perché ti amo.
          Composta lunedì 20 luglio 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvio Squillante

            Emigrante del '51

            Troppi pensieri
            per una sola mente...
            è inutile faticar per
            così poca gioia.
            Nel suo ultimo affollato buio
            il suo angelo dolcemente baciò,
            il suo stupendo sole vegliò.
            Senza cingere
            di commozione le sue mani...
            iniziò a sudar lì,
            sudar lontano dal suo cuore,
            con una valigia
            per cuscino
            e una fotografia come coperta.
            Composta giovedì 29 luglio 2010
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvio Squillante

              Le vocali

              A è il cuore verde della natura pulsante,
              spirito che sopravvive, cadetto spavaldo
              che partecipa alla sua prima bolgia dei sensi,
              il faro immobile, l'eroe delle favole.

              E è l'aquila aggressiva,
              il serpente luccicante che afferra determinato
              la sua preda, una dolcissima stella che vorresti
              mangiare, mano tesa tra mente e cuore.

              I è nera, sincera,
              mano di padre tra ragazzi innamorati,
              dita ritte a dire come si fa,
              è un uomo nato dalla sua stesa tristezza.

              O è il pessimo assoluto, un vuoto impaziente,
              è vita da riempire di doveri e di moralità,
              viaggiatore in un tempo indefinito,
              guardare un uovo e voler vedere già l'uccello.

              U è sorriso e solarità, briciole di pace,
              appiglio ultimo per ogni preghiera,
              luce e spuma che nasce da un onda di mare,
              le mani verso il cielo di un bambino.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Silvio Squillante

                Untitled

                Dita bianche di trucco
                inganni al mascara di risa compiaciute.
                Mano pesante per angoli rossi in su
                di una bocca triste, e ci sei tu...
                occhielli dalla porta credendo
                che non finisca mai la ridda del mio spirito.
                Salti su stupito, gioioso,
                ma ora che il giaco della lacrima finta
                non mi difende più, mi contempli affranto.
                Bambino, il clown è morto di tristezza.
                Composta mercoledì 17 marzo 2010
                Vota la poesia: Commenta