Le migliori poesie inserite da Silvio Squillante

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Scritta da: Silvio Squillante

From the Dark Side

Nel lato oscuro della mia testa
viaggio solo come cane sciolto,
vento freddo,
non arriverò a domani
la distanza resta una concezione astratta,
se ho te vicino.
Notte ancora,
lei bisbiglia "non andare",
ma continua a dormire.
I gemelli del male mi chiamano
"davvero un bel viaggio" urlano,
balliamo per ciò che ricordiamo
ridiamo per cio che abbiamo catturato.
Nel vento di un giorno che ho dimenticato
rimaniamo qui ma lontani,
la luna nel cielo e tu che all'orecchio
mi dici: "vai via, ti prego".
Composta lunedì 30 giugno 2014
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Il sole è sempre solo

    Lasciami libero come
    un cane che corre all'imbrunire,
    io e te lo sapevamo
    siamo nati per fallire,
    tu sei andata via quasi soddisfatta,
    ma da sola piangerai, lo so come sei fatta.
    Il tuo sorriso come stelle,
    dei miei sensi l'unica guida,
    ho tradito i nostri sogni e adesso mi chiami Giuda,
    insieme crescevamo, mi chiedevi di trovarti,
    cio che non sai è che faccio fatica persino ad incontrarmi.
    Ridevamo insieme,
    mentre adesso è finita,
    siamo persi in una pausa che chiameremo vita,
    ma stasera ti prego,
    fingiamo che sia amore,
    lo sai che sulle labbra ancora il tuo sapore?
    Dalle finestre è grigio piombo, sarà che fuori piove,
    tu non sei più mia e qui non torna il sole.
    Composta martedì 29 luglio 2014
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Accendi il buio (light on the darkness)

      Solo dal lato oscuro della tua anima
      puoi apprezzare il frangente vivo dei tuoi giorni.
      Brucia... il fuoco che impoverisce i pregiudizi
      apri... la tua mente... inizia a viver davvero
      esplora il confine di questa stanza affollata,
      pericolosa magnifica linea di demarcazione
      tra la mia e la tua realtà.
      Quanto sei sicuro dei tuoi pensieri?
      Della tua mente? Dei tuoi cinque sensi?
      La bambina corre ancora prima di saper camminare
      gioca col sole, lo accarezza, lo culla
      e non si ustiona perché
      solo chi osa col cuore si fa scherno della paura!
      Composta domenica 8 novembre 2009
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Diventare grande...

        Ridammi le mani sporche d'inchiosto,
        lo sconvolgente odore di cioccolato sulle labbra
        mentre si fa acre quello di sangue e di lametta.
        Occhi viola d'emozione
        se una madre perde la speranza.
        Restio a dimenticar la nuvola con la quale giocavo,
        rimango all'ombra di una scrivania
        sciogliendo la mia età in lacrime di latta.
        Composta venerdì 8 ottobre 2010
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Maledetto è il giorno in cui son nato

          Dei pensieri è assordante il canto,
          una familiare sensazione di soffocamento
          mi persuase nel tirar giù
          le tende dall'indifferenza.
          Sempre meno cupa è la finestra
          che ha sempre avuto tanto da nascondermi.
          La luna da onnisciente narratrice
          s'accende di un inquietante pallore.
          Bacco si abbatte su una vetusta anima,
          maioliche bagnate da nere ombre,
          lunghe le mani, rossi gli occhi.
          L'ingenuo fanciullo
          capisce che inutile
          accende la bagnata luce dei suoi occhi,
          contro tenebre cosi vere.
          Composta sabato 6 novembre 2010
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Andar via dal letto di lei...

            Andar via dal letto di lei
            per evitar di lasciarci dentro il cuore.
            Crescere in fretta
            per paura dei sogni.
            Riempire di rumori le orecchie
            evitando il lamento di una madre straziata.
            Giocare a vivere
            sotto gli occhi vigili della società
            per paura d'essere se stessi,
            nient'altro che danzanti sputi
            sul davanzale della realtà.
            Composta domenica 6 marzo 2011
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Quanti cieli ho visto...

              Quanti cieli ho visto,
              a farmi compagnia c'eran sempre
              aquiloni e nubi di pensieri,
              ho distrutto castelli di sabbia
              e aperto spiragli nelle notti nere di nuvole.
              Nei sanguinolenti tramonti di settembre,
              ho asciugato la febbre di vita
              dalla fronte degli uomini liberi,
              quelli che scandiscono il tempo
              in battiti di cuore.
              Quanti cieli dovrò ancora vedere,
              a quanti sguardi fissi verso l'orizzonte
              dovrò ancora rubar le lacrime,
              quante piume d'angelo dovrò spazzar via.
              Lega le tue speranze al vento, piccola,
              prima o poi qualcuno le ascolterà.
              Composta mercoledì 27 aprile 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante

                L'uomo è l'unico animale degno d'esser tumulato...

                L'uomo è l'unico animale degno d'esser tumulato
                ma è allo stesso modo incapace
                di non farsi beffa
                di chi appar diverso
                per la sua pelle, per la sua sessualità;
                pensa a quanto è singolare l'umanità
                così strana da non ammettere
                altri esseri al suo pari.
                Mi ritrovo in silenzio a render grazie ai fiori
                per le loro sfumature, tutte diverse,
                e tremo pensando a ciò che la farfalla
                potrebbe dirmi
                infondo io non so ancora volare.
                Composta sabato 14 maggio 2011
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Se ho toccato il fondo era per prendere la spinta...

                  Se ho toccato il fondo era per prendere la spinta
                  inseguendo un'idea di bellezza oramai dimenticata,
                  la mia voglia di vivere senza catene.
                  La felicità non è solo tirar su gli occhi
                  ma anche imparare a cadere,
                  senza lacrime,
                  avendo già chiaro in mente
                  la voglia di rialzarsi.
                  Composta lunedì 29 ottobre 2012
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