Le migliori poesie inserite da Silvio Squillante

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Scritta da: Silvio Squillante

- 21/08 –

Sul tuo petto,
odo l'ardere di un vita
che vien vissuta
sul delizioso andirivieni
di un mare di passione.
L'amore è una condizione transitoria
della follia,
ma noi siam sinceri quando
ci promettiamo una lacrima di gioia,
quando giuriamo che il sole
albeggierà di notte solo per noi.
Il tuo cuore vaga nella mia anima
volendo appagare la sua fame d'amore,
mentre si realizza il mio desiderio:
non volerò più da solo.
Composta lunedì 30 agosto 2010
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Lasciami tornare indietro

    Lasciami tornare indietro
    nello spazio di un sentimento rinnegato,
    nello spazio di un "ti amo raramente",
    sperimento quando è difficile far battere
    un cuore di pietra, come quello che ho dentro me.
    E seguo ancora i miei sogni
    come i pipistrelli le zanzare,
    affamato, vivo, perso
    tu che eri come l'america per me,
    sempre da scoprire,
    mentre io in questo inconsolabile temporale
    che ci bagna oltre la pelle
    vedo cambiare ancora una volta
    la direzione del tuo sguardo.
    Composta mercoledì 30 ottobre 2013
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Accendi il buio (light on the darkness)

      Solo dal lato oscuro della tua anima
      puoi apprezzare il frangente vivo dei tuoi giorni.
      Brucia... il fuoco che impoverisce i pregiudizi
      apri... la tua mente... inizia a viver davvero
      esplora il confine di questa stanza affollata,
      pericolosa magnifica linea di demarcazione
      tra la mia e la tua realtà.
      Quanto sei sicuro dei tuoi pensieri?
      Della tua mente? Dei tuoi cinque sensi?
      La bambina corre ancora prima di saper camminare
      gioca col sole, lo accarezza, lo culla
      e non si ustiona perché
      solo chi osa col cuore si fa scherno della paura!
      Composta domenica 8 novembre 2009
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Diventare grande...

        Ridammi le mani sporche d'inchiosto,
        lo sconvolgente odore di cioccolato sulle labbra
        mentre si fa acre quello di sangue e di lametta.
        Occhi viola d'emozione
        se una madre perde la speranza.
        Restio a dimenticar la nuvola con la quale giocavo,
        rimango all'ombra di una scrivania
        sciogliendo la mia età in lacrime di latta.
        Composta venerdì 8 ottobre 2010
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Maledetto è il giorno in cui son nato

          Dei pensieri è assordante il canto,
          una familiare sensazione di soffocamento
          mi persuase nel tirar giù
          le tende dall'indifferenza.
          Sempre meno cupa è la finestra
          che ha sempre avuto tanto da nascondermi.
          La luna da onnisciente narratrice
          s'accende di un inquietante pallore.
          Bacco si abbatte su una vetusta anima,
          maioliche bagnate da nere ombre,
          lunghe le mani, rossi gli occhi.
          L'ingenuo fanciullo
          capisce che inutile
          accende la bagnata luce dei suoi occhi,
          contro tenebre cosi vere.
          Composta sabato 6 novembre 2010
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            Scritta da: Silvio Squillante

            La poesia ovvero

            Bastò un distico di Rimbaud
            a sradicare la mia esistenza
            dai valori a tutti noti.
            Bastò quel respiro per inseguir
            la parola che "parla da sé"
            per ritrovarmi, poi, appeso
            come cencio nel fiume della poesia.

            Sarò violento ed arroventato,
            nero figlio del mio stesso bruciare
            e con mano ferma segnerò
            l'attimo più alto del mio impetuoso ardere.
            Sarò lo spirito pigro e privo di fiamma
            che appoggiato alle "sue stelle"
            ammirerà di esse la bellezza e la frammentarietà.
            Composta venerdì 10 dicembre 2010
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Andar via dal letto di lei...

              Andar via dal letto di lei
              per evitar di lasciarci dentro il cuore.
              Crescere in fretta
              per paura dei sogni.
              Riempire di rumori le orecchie
              evitando il lamento di una madre straziata.
              Giocare a vivere
              sotto gli occhi vigili della società
              per paura d'essere se stessi,
              nient'altro che danzanti sputi
              sul davanzale della realtà.
              Composta domenica 6 marzo 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Sembra quasi dolce dirsi addio...

                Sembra quasi dolce dirsi addio
                in questa notte fatta di bugie
                che avvolge il nostro mondo,
                mentre tu persa nei miei occhi
                mi regali le tue labbra
                per sfamare il mio desiderio d'affetto.
                Compagnia non avrò mai
                dai verbi al passato che regalerò a tutti
                quando te ne andrai
                ma adesso è ancora ieri
                ed il buio attorno a noi mi invita a stringerti.
                Nell'aria c'è profumo d'amore,
                nei pensieri profumo di lacrime.
                Composta domenica 24 giugno 2012
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Se ho toccato il fondo era per prendere la spinta...

                  Se ho toccato il fondo era per prendere la spinta
                  inseguendo un'idea di bellezza oramai dimenticata,
                  la mia voglia di vivere senza catene.
                  La felicità non è solo tirar su gli occhi
                  ma anche imparare a cadere,
                  senza lacrime,
                  avendo già chiaro in mente
                  la voglia di rialzarsi.
                  Composta lunedì 29 ottobre 2012
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