Le migliori poesie inserite da Silvio Squillante

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Scritta da: Silvio Squillante

Diventare grande...

Ridammi le mani sporche d'inchiosto,
lo sconvolgente odore di cioccolato sulle labbra
mentre si fa acre quello di sangue e di lametta.
Occhi viola d'emozione
se una madre perde la speranza.
Restio a dimenticar la nuvola con la quale giocavo,
rimango all'ombra di una scrivania
sciogliendo la mia età in lacrime di latta.
Composta venerdì 8 ottobre 2010
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Se ho toccato il fondo era per prendere la spinta...

    Se ho toccato il fondo era per prendere la spinta
    inseguendo un'idea di bellezza oramai dimenticata,
    la mia voglia di vivere senza catene.
    La felicità non è solo tirar su gli occhi
    ma anche imparare a cadere,
    senza lacrime,
    avendo già chiaro in mente
    la voglia di rialzarsi.
    Composta lunedì 29 ottobre 2012
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Osservando la realtà

      Si perde lo sguardo nel firmamento terreno
      un calmo, lontano, colore unico.
      Ben riconoscibili i versi di cornamuse,
      sentori di vita, misti a sentori di sale.
      Un vento freddo di Norvegia,
      tanti fili d'erba mi urlano
      la bellezza del mio mondo
      sotto la pioggia di impavide onde.
      Bussa alla porta dei sogni la realtà...
      "ho di nuovo le ali, salterò nel vuoto per essere libera".
      Composta domenica 21 novembre 2010
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Un braccio teso verso il tuo viso...

        Un braccio teso verso il tuo viso,
        caldo formicolio nello stringersi delicato di dita.
        Accoglienti lacrime,
        figlie inattese della gioia,
        solcano le tue limpide iridi.
        Insegnami a lenire la felicità di soffici pensieri.
        Un inaspettato bacio raggiunge
        le tue labbra dischiuse in sorriso,
        un'inaspettata carezza, un inconfessato desiderio.
        Chiudi gli occhi adesso, non per sognare,
        ma per evitar di capire che fuori
        il mondo non è ancora pronto per il vero amore.
        Composta venerdì 10 dicembre 2010
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Inforcando i miei occhiali...

          Inforcando i mie occhiali
          metto a fuoco la vita,
          è inutile provarne un altro paio.
          Prova tu a veder quel che vedo io.
          Conosco già quel viso,
          pieno di rughe come il mare,
          con gl'occhi come feritoie per lo sforzo.
          La vita è una canzone in dialetto,
          inutile da leggere, inutile da tradurre,
          ti bussa al cuore, delicata.
          E'inutile aprire se non sei nato lì.
          Composta giovedì 30 dicembre 2010
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Invettiva (XXI secolo)

            Scheletri di case come trasparenti barattoli,
            ospitano guazzanti anime sole
            che si incontrano solo per andare al cesso.
            Cola lenta la solitudine
            dai disegni elettrici che ornano la città,
            ora so quanto male procurano
            questi bagliori al neon
            alla nostra cieca società.
            Rannicchiati schiena contro schiena
            il buio mi parla della sua cecità,
            mi racconta del pianista non vedente
            che seppe innamorarsi
            ascoltando soltanto la voce.
            Mi allontano cingendomi il viso,
            quanto vorrei esser cieco come te
            mia cara notte!
            Composta martedì 22 febbraio 2011
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Ero un uomo... sono un soldato...

              Ero un uomo, sono un soldato soccorro i deboli e salvo vite
              per questo so d'esser nel giusto.
              Ero un uomo, sono un soldato ho letto negli occhi dei bambini
              la mancata innocenza.
              Ero un uomo, sono un soldato
              nelle foto che l'allegria scatta svelte
              vengo sempre un po' sfuocato.
              Ero un uomo,
              ero un soldato
              ho incontrato
              un altro uomo
              ma non sono stato
              io ad aver sparato.
              Composta martedì 19 aprile 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Andando in contro all'alba...

                Andando in contro all'alba
                una mattina d'inverno
                conobbi il martirio dell'anima
                e la pace dei sensi,
                sensuale il mio spirito lambì
                la pioggia che a fiotti sgorgava dal cielo.
                Il sole quella mattina scivolò via,
                mentre dall'enorme ferita,
                sul cuore del mondo,
                s'alzava un odor di sangue e di luce.
                Composta sabato 14 maggio 2011
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  La poesia è come una guerra...

                  La poesia è una guerra,
                  vive in trincee di inchiostro
                  in perenne attesa di un lampo,
                  di una vivida illuminazione.
                  Il suo evolvere è in mano ai vivi,
                  i quali ammirano e si ispirano
                  a coloro che non respirano più.
                  Stringere tra le dita le nuvole
                  e capire che sono più concrete
                  dei miei sogni, dei miei ideali
                  è come un colpo in mezzo al petto
                  che brucia ed infiamma il mio costato.
                  Hai ragione piccola
                  la poesia non è come la guerra.
                  Composta giovedì 19 maggio 2011
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