Le migliori poesie inserite da Silvio Squillante

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Scritta da: Silvio Squillante

Accendi il buio (light on the darkness)

Solo dal lato oscuro della tua anima
puoi apprezzare il frangente vivo dei tuoi giorni.
Brucia... il fuoco che impoverisce i pregiudizi
apri... la tua mente... inizia a viver davvero
esplora il confine di questa stanza affollata,
pericolosa magnifica linea di demarcazione
tra la mia e la tua realtà.
Quanto sei sicuro dei tuoi pensieri?
Della tua mente? Dei tuoi cinque sensi?
La bambina corre ancora prima di saper camminare
gioca col sole, lo accarezza, lo culla
e non si ustiona perché
solo chi osa col cuore si fa scherno della paura!
Composta domenica 8 novembre 2009
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Osservando la realtà

    Si perde lo sguardo nel firmamento terreno
    un calmo, lontano, colore unico.
    Ben riconoscibili i versi di cornamuse,
    sentori di vita, misti a sentori di sale.
    Un vento freddo di Norvegia,
    tanti fili d'erba mi urlano
    la bellezza del mio mondo
    sotto la pioggia di impavide onde.
    Bussa alla porta dei sogni la realtà...
    "ho di nuovo le ali, salterò nel vuoto per essere libera".
    Composta domenica 21 novembre 2010
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Un braccio teso verso il tuo viso...

      Un braccio teso verso il tuo viso,
      caldo formicolio nello stringersi delicato di dita.
      Accoglienti lacrime,
      figlie inattese della gioia,
      solcano le tue limpide iridi.
      Insegnami a lenire la felicità di soffici pensieri.
      Un inaspettato bacio raggiunge
      le tue labbra dischiuse in sorriso,
      un'inaspettata carezza, un inconfessato desiderio.
      Chiudi gli occhi adesso, non per sognare,
      ma per evitar di capire che fuori
      il mondo non è ancora pronto per il vero amore.
      Composta venerdì 10 dicembre 2010
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Invettiva (XXI secolo)

        Scheletri di case come trasparenti barattoli,
        ospitano guazzanti anime sole
        che si incontrano solo per andare al cesso.
        Cola lenta la solitudine
        dai disegni elettrici che ornano la città,
        ora so quanto male procurano
        questi bagliori al neon
        alla nostra cieca società.
        Rannicchiati schiena contro schiena
        il buio mi parla della sua cecità,
        mi racconta del pianista non vedente
        che seppe innamorarsi
        ascoltando soltanto la voce.
        Mi allontano cingendomi il viso,
        quanto vorrei esser cieco come te
        mia cara notte!
        Composta martedì 22 febbraio 2011
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Ero un uomo... sono un soldato...

          Ero un uomo, sono un soldato soccorro i deboli e salvo vite
          per questo so d'esser nel giusto.
          Ero un uomo, sono un soldato ho letto negli occhi dei bambini
          la mancata innocenza.
          Ero un uomo, sono un soldato
          nelle foto che l'allegria scatta svelte
          vengo sempre un po' sfuocato.
          Ero un uomo,
          ero un soldato
          ho incontrato
          un altro uomo
          ma non sono stato
          io ad aver sparato.
          Composta martedì 19 aprile 2011
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Andando in contro all'alba...

            Andando in contro all'alba
            una mattina d'inverno
            conobbi il martirio dell'anima
            e la pace dei sensi,
            sensuale il mio spirito lambì
            la pioggia che a fiotti sgorgava dal cielo.
            Il sole quella mattina scivolò via,
            mentre dall'enorme ferita,
            sul cuore del mondo,
            s'alzava un odor di sangue e di luce.
            Composta sabato 14 maggio 2011
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              Scritta da: Silvio Squillante

              La poesia è come una guerra...

              La poesia è una guerra,
              vive in trincee di inchiostro
              in perenne attesa di un lampo,
              di una vivida illuminazione.
              Il suo evolvere è in mano ai vivi,
              i quali ammirano e si ispirano
              a coloro che non respirano più.
              Stringere tra le dita le nuvole
              e capire che sono più concrete
              dei miei sogni, dei miei ideali
              è come un colpo in mezzo al petto
              che brucia ed infiamma il mio costato.
              Hai ragione piccola
              la poesia non è come la guerra.
              Composta giovedì 19 maggio 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Conosci qualcuno che abbia amato davvero?

                Chi ama divide il sonno
                con chi gli posa la mano sul petto.
                Chi ama non conoscere egoismo,
                è una sola ombra nelle assolate
                ore del meriggio,
                è una coperta sfatta su di un letto.

                Chi ama guarda nella goccia di rugiada
                che imperla una corolla,
                un solo viso, un solo sguardo.
                Chi ama si innamora della vita ogni giorno,
                ogni respiro della persona amata è un sussulto,
                è come svegliarsi d'improvviso da uno splendido sogno.
                Composta martedì 27 settembre 2011
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