Le migliori poesie inserite da Silvio Squillante

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Scritta da: Silvio Squillante

Libero ondeggiar...

Libero ondeggiar di mani
alla luce del primo mattino,
un'antica storia
su di un ragno
che intreccia famelico la sua trappola.
Rugiada splendente pende
dai filamenti della ragnatela.
Mi si palesa una
contorta metafora del vivere...
le anime delicate
e i sogni son come insetti,
si invischiano in essa
e muoiono
quando volano troppo alti.
Composta venerdì 17 settembre 2010
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Pioggia fredda d'estate...

    Pioggia fredda d'estate,
    lento gocciolare
    di uno splendido dolore passato...
    c'è una giovinetta nel suo letto,
    bagnata dalla noia dell'inverno
    si richiude in se stessa.
    Ricorda bene l'isegnamento materno
    datole in primavera, a cui pensava di credere,
    ma che la prima mareggiata di passione
    portò via in un effimero amore
    fatto di spuma e di bugie.
    Composta giovedì 30 settembre 2010
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      Scritta da: Silvio Squillante

      14-12-2010 "Roma"

      Urla! urla! urla...
      fino a sentire il fremito dell'uguaglianza
      che tutti dicon di vendere.
      Corri! corri! corri...
      sul valzer cadenzato dei tuoi ideali pulsanti.

      Protesta! protesta! protesta...
      muro invalicabile prima del nostro cuore.
      Violenza! violenza! violenza...
      deflagrazione in bocca alla bambina
      che porta il nome di "libertà".
      Composta giovedì 16 dicembre 2010
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Si è lasciato andare al pianto...

        Si è lasciato andare al pianto
        quando reagire era inevitabile.
        Si è perso nel tunnel tempestato di aghi,
        ha abusato di quella strada, pedinandola silenzioso,
        quando era ancora sensibile al sorriso
        gli piaceva scrivere sul retro dei giornali
        il suo nome in veri necrologi.
        Composta sabato 14 maggio 2011
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Ci sono re che (in mezzo al altri re) si sentono sudditi

          Solitario nelle mie scarpe
          canticchio un vecchio motivetto
          errante per le strade
          di New York o di Brasilia,
          le stesse di Copenaghen o Basilea.
          Sul fianco della collina
          e sulla facciata di un palazzo
          uomini stupidi mi guardano
          infilzandomi con il loro indice.
          Ammiro la mia ombra
          saltellare insieme ad altre
          allegri discoli senza padre,
          e noi?
          Salviamoci la mente, salviamoci la mente.
          Composta mercoledì 18 maggio 2011
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Note sorde di periferia

            Labbra screpolate e nocche distrutte
            sono tutto ciò che ho
            dopo un giorno passato assieme a te.
            Sento ancora il tuo respiro, la tua risata, le tue parole
            che si insinuano tra le mie,
            che non mi mollano i pensieri.
            Sei il primo pensiero che vorrei dimenticare
            ogni qual volta apro gli occhi,
            sei il desiderio che non vorrei.
            Nel teatro dei miei giorni
            sei sempre stata il punto interrogativo
            alla domanda "esiste l'amore?".
            Composta domenica 24 giugno 2012
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Naufragai in onde di parole

              Naufragai in onde di parole
              che scroscianti si infransero tra di noi,
              i miei pensieri sorridevano a chi
              per la prima volta
              incrociava i miei occhi.
              Ed io da sempre incredulo
              tirava verso di me la felicità contagiosa
              del tuo sorriso.
              Dipinsi la notte di gioia
              dopo quel incontro,
              avevo visto per la prima volta il tuo viso
              in un'inaspettata sera di novembre.
              Composta domenica 24 giugno 2012
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Benvenuto

                Benvenuto nel mondo dove il rifiuto è la prima dedica,
                benvenuto nel mondo dove se tu sbagli c'è sempre chi predica,
                pronto a metterti sulla forca
                ma tiri la corda solo chi non ha la coscienza sporca.
                Mi spaventa il mare, il mio futuro ma non la mia morte
                e so che se vuoi farcela devi essere davvero forte,
                cadrai e ti rialzerai spesso da solo
                e capirai che sono solo i traguardi a fare l'uomo
                ti farai sempre meno male
                botta dopo botta
                mentre io di delusioni ho fatto già una bella scorta.
                Composta domenica 3 agosto 2014
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Lei era lì

                  Sentii il mio nome risuonare nella strada triste e vuota
                  lei apparii con gli occhi pesti di una madre
                  sparii come dolce fanciulla fasciata da un ceruleo vestito,
                  ho continuato a tirar dritto.
                  Lei era lì.
                  Si avvicinò lenta a me dicendomi
                  di non aver paura,
                  mi sfiorò il braccio
                  e si incamminò da sola nella stanza buia
                  riuscì ad udirla,
                  il buio non durò molto.
                  Lei era lì.
                  Ti faccio sempre spazio
                  quando siedo da solo,
                  cerco in te
                  il mio equilibrio perduto
                  come un trapezista
                  che freme di vita quando rischia di morire.
                  Lei è qui.
                  Composta martedì 24 maggio 2011
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                    Scritta da: Silvio Squillante

                    Spleen

                    Sfogliando le giornate
                    scandite da questo ritmo lento
                    ammazzo la noia
                    illuminando il buio con una lampada.
                    L'angolo buio trema ed invoca pietà
                    mentre tendo verso di lui
                    la luce di questa mia stupida gioia.
                    Mi gocciola il viso
                    e mi sovvien una crudele verità:
                    per quanto tu possa illuminare una persona
                    con il tuo amore
                    il dolore che ne riceverai
                    potrà uccidere ogni altra luce.
                    Se squilla di nuovo rispondo, lo prometto!
                    Ha squillato di nuovo
                    ma son rimasto sempre qui.
                    Composta venerdì 27 maggio 2011
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