Le migliori poesie inserite da Silvio Squillante

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Scritta da: Silvio Squillante

Dolce, stupida poesia

Socchiudendo gli occhi,
alterno alla mia lucida follia
attimi interminabili di sogni dirompenti...
spiacevolmente sorpreso da essi...
racconto ancora delle tua luce,
mia dolce poesia,
folgoranto in verde anima
e chiuso per sempre nei meandri
di un cuore ubriaco di fanciullo.
Composta giovedì 29 luglio 2010
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    Scritta da: Silvio Squillante
    Il sogno, instabile e vibrante
    arma la mano del poeta
    nel erigere vividi versi
    alti ed imperscrutabili.
    Il sogno stringe forte
    la mano dell'artista
    nel travaglio della sua opera.
    Il sogno soccorre l'umile
    quando questi è in difficoltà,
    quando la realtà sembra un muro invalicabile.
    La felicità si tiene a ragionevol distanza
    da chi ha smarrito
    il senso più profondo dell'essere:
    "credere nei sogni".
    Composta giovedì 20 gennaio 2011
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Non ho mai dimenticato...

      Non ho mai dimenticato
      quelle parole che minavan le mie certezze,
      non ho mai dimenticato
      il disprezzo di tutti i loro occhi,
      non ho mai dimenticato
      quanto è meschino il sole,
      non ho mai dimenticato
      cos'è esattamente un sogno.
      Ma sappi che tutto ciò che scrivo
      è profondamente inconscio,
      non ha razionalità;
      sillabo eccessi di passione
      sospinti dalla mia stessa immaginazione.
      Composta giovedì 27 gennaio 2011
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Se il nostro amore fosse durato solo un'estate...

        Con l'estate è svanito
        quel sogno vissuto lungo il bagnasciuga,
        è andato via il sole
        a ricordamelo c'è una lacrima:
        questo è tutto ciò che ho di te.
        E arrivò il giorno dell'addio,
        i miei occhi ti accarezzavamo mentre andavi via.
        Pensavo d'essere indistruttibile
        di poter toccare le stelle
        ma è bastato il primo passo senza te
        per ritrovare tutte le mie pene,
        tutti quei dolori
        che avevi celato col tuo sorriso.
        Il veleno del tramonto
        inebria questo cuore solo
        mentre penso a te mio dolcissimo antidoto,
        piccola boccetta
        dimentica al sole,
        ed ora che è calato il sipario della sera su di noi
        vorrei dipingere questo mare
        con i colori del nostro addio.
        L'estate passò rapida quel anno
        proprio come i momenti in cui hai solo
        i respiri come sottofondo delle mani.
        La notte era stanca e strana.
        Ciò che è passato
        non l'ho mai dimenticato
        ma adesso voglio solo incontrarti,
        sentirmi dire "stai solo sognando"...
        svegliami dopo la tempesta,
        svegliami quando tornerai,
        svegliami baciandomi.
        Composta giovedì 20 gennaio 2011
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Baciami

          La tua pelle si tinge
          dei colori del tramonto
          se le mie dita
          troano posto sulle tue guance,
          scivoli piano nei miei pensieri,
          seguo con la punta delle dita
          il profilo leggero delle labbra.
          Gli angoli della bocca si tendono
          e smetti di celarmi
          le ombre che disegnano
          i nostri sguardi presi,
          nascondi in fondo agli occhi
          e nelle pieghe del tuo volto
          il verbo desiderare,
          tremi per l'attesa,
          labbra su labbra,
          inizi di nuovo a sorridere e tremare.
          Composta lunedì 29 ottobre 2012
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Urli addio ma vorresti dire ciao

            La macchina andava via
            dal retrovisore il suo viso.
            L'oscurità avvolgeva tutto,
            solo la fioca scintilla di un lampione,
            altri passi verso me che vado,
            penso a chi per primo ti rimboccherò le coperte
            quando sarai a letto.
            Mi sento vecchio andando via,
            pensando ancora a te,
            a nient'altro che vada al di là
            di ciò che sei, oltre mani e labbra,
            le tue gambe e le tue braccia.
            Urli addio ma vorresti dire ciao,
            urli addio ma vorresti dire ciao.
            Composta domenica 13 gennaio 2013
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Ti ripeto "Speriamo per il meglio se lo vuoi"

              Ti ripeto "Speriamo per il meglio se lo vuoi"
              anche se a farmi compagnia
              ci pensano solo quei sentimenti difettosi
              che ti dovrei riportare indietro,
              Vieni qui se vuoi,
              dove ho il gelo ormai da sempre,
              dove delle notti illuminate
              non restano che spargimenti di brina come sangue in guerra.
              Vieni qui se vuoi,
              ho sogni molto più concreti di un sentimento
              che ci ostiniamo a chiamare amore.
              Vieni qui se vuoi,
              ho un cuore da ricostruire
              in mezzo a macerie ancora ardenti
              di pensieri romantici.
              Vieni qui se vuoi,
              ho ancora un posto dove andare, insieme a te,
              se hai voglia di scambiarci il nostro prezioso niente,
              il nostro prezioso niente.
              Composta giovedì 26 settembre 2013
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                Scritta da: Silvio Squillante

                La mezzanotte mi sorprese...

                La mezzanotte mi sorprese
                in una rivelazione solitaria,
                la mezzanotte mi sorprese
                quando era ancora ingenuo e puro.
                Lasciatemi sotto questo cielo,
                lasciatemi creder che il sole non muoia mai
                ma si faccia spazio nella notte
                attraverso delle piccole crepe
                che gli stolti chiaman stelle.
                Composta martedì 5 aprile 2011
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Nelle foto vedi spegnersi l'adolescenza...

                  Nelle foto vedi spegnersi l'adolescenza,
                  lo specchio non contempla la nostalgia
                  di occhi non più vivi e di un viso ormai segnato.
                  La felicità si avvicina ai neofiti,
                  si allontana da chi ripercorrere in eterno
                  l'emozione di un momento.
                  Inizio ad odiare la primavera,
                  la parola "rinascita",
                  a me sconosciuta, lontana, da sempre ineffabile.
                  Ed io che son nato per seguire l'anima ed il cuore
                  mi ficco le mani in tasca,
                  scrollo le spalle e penso
                  "tutta la vita che non ho vissuto
                  dove è andata a finire?"
                  Composta martedì 27 settembre 2011
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