Scritto da: Silvana Stremiz
Averghe i debiti e no pagarli, xe come non avergheli.
Aver debiti e non pagarli, è come non averli.
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Averghe i debiti e no pagarli, xe come non avergheli.
Aver debiti e non pagarli, è come non averli.
Co çento pensieri no se paga un soldo de debito.
Con cento pensieri non si pagano i debiti.
Ogni viti voli u palu soi.
Ogni vite vuole il giusto sostegno.
Occhi nigri i sumeri, occhi janchi i cavaleri.
Le persone nobili si riconoscono dagli occhi.
I nostri veci ga magnà i caponi e i n'à lassà i proverbi.
I nostri predecessori hanno mangiato i capponi lasciandoci i proverbi.
Cu nc'i duna pani a cani strani perdi ù pani e ù cani.
Chi sfama degli estranei, perde il pane dato loro, che non si faranno più vedere.
Vizziu e natura fin'a sepurtura.
I vizi sono gli ultimi a morire.
Cù nci lava i pedi o sceccu perdi l'acqua e la lissia.
Chi fa dei favori ad un amico irriconoscente, perderà non solo il denaro, ma anche il tempo.
Ancuo val più i schei dela virtù.
Oggi valgono più i soldi della virtù.
La giustizia de sto mondo xe fata a màgia.
La giustizia di questo mondo è fatta a maglia.