Scritto da: Silvana Stremiz
Le gioie valgono quanto s'apprezzano.
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Le gioie valgono quanto s'apprezzano.
È meglio esser cieco che veder male.
Tèimpu l'era, tèimpu fü culu ch'l'era u n'è pü.
Tempi che erano, tempi che furono quello che erano non sono più.
Le cose non sono come sono, ma come si vedono.
La prosperità ti nasconde la verità.
La più stretta è la via del vero.
La peggio carne a conoscere è quella dell'uomo.
I ragazzi e i pazzi credono che vent'anni e venti lire non debban mai finire.
I più matti di casa, a volte son quelli che s'appongono.
I matti e i fanciulli indovinano.