Cu nc'i duna pani a cani strani perdi ù pani e ù cani.
Chi sfama degli estranei, perde il pane dato loro, che non si faranno più vedere.
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Cu nc'i duna pani a cani strani perdi ù pani e ù cani.
Chi sfama degli estranei, perde il pane dato loro, che non si faranno più vedere.
Vizziu e natura fin'a sepurtura.
I vizi sono gli ultimi a morire.
Cù nci lava i pedi o sceccu perdi l'acqua e la lissia.
Chi fa dei favori ad un amico irriconoscente, perderà non solo il denaro, ma anche il tempo.
Ancuo val più i schei dela virtù.
Oggi valgono più i soldi della virtù.
La giustizia de sto mondo xe fata a màgia.
La giustizia di questo mondo è fatta a maglia.
U sceccu i tanti frati mori da siti.
L'asino che risulta propietà di vari padroni, è destinato a morire dalla sete.
Senza spie no se ciapa i ladri.
Senza spie non si prendono i ladri.
Cu non si movi, su mangianu i muschi.
Chi non si muove, arriverà a perdere tutto.
L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.
Tanto toca a chi roba, come a chi tien el saco.
Tanta pena tocca a chi ruba quanta a chi tiene il sacco.