La matria potestà
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Nel ricordo delle metempsicosi (il dèjà vu) studiai a fondo la vita e, con Eva responsabile della precaria condizione umana e con Elena a scatenare la prima guerra epica (storie di gelosia e di mele!), nel mio ultimo concepimento...
mi vidi fluido d'amor rovente,
seme di anima nascente,
già cellula vivente,
pronto a germogliar
nel tiepido calor
del grembo materno
da primogenito, finalmente, feci man bassa dei gran geni paterni (dominanti) tralasciando quelli materni (recessivi), pregni di dolori e di lamenti!
Per nemesi genetica, ahimè, il mio primogenito, invece, ha fatto in maniera del tutto inversa, facendo man bassa dei geni materni (dominanti) e trascurando del tutto i miei (recessivi), sicché ora è tutto sua madre e la genetica si è così vendicata perché mi ritrovo un figlio serio (parla poco) e severo (con me non ride mai) come sua madre, mentre io sono loquace ed ilare, un vero buffone...
nacqui buffone
e già calciatore
mi ritrovai nel pallone,
divenni poi un esaltato
con il calcio giocato,
sempre avvezzo
a ogni tipo di scherzo.
Ognuno di noi, sempre analizzando la vita, è un coacervo genetico di ben 4 famiglie (quelle dei nostri nonni) ed io presi, di sana pianta (il suo seme generò l'angelica figura di mio padre),... [segue »]
dal libro "La novella arca di Noè" di Francesco Andrea Maiello
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