Scritto da: Carlo Gragnaniello

Il Prigioniero di Auschwitz

Capitolo: 3

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...d'azione fasciste ci presero con violenza, ci picchiarono e ci sputarono insultandoci con parole come: Sporchi ebrei!, Ferruccio ci aveva tradito, aveva raggiunto un accordo con il Duce per farci cadere nella trappola e uccidere mio padre.
Oramai nessuno non si poteva più fidare dell'altro, anche i vecchi amici ora sono nemici, ma io ho imparato ad non odiare i miei nemici perché se lo avrei fatto sarebbe stata la prima sconfitta.
Mia madre era incredula a tutto quello che stava accadendo in una frazioni di pochi minuti, egli non credava a quel sputorato tradimento come quello di Giuda, Ferruccio rispose: Mi dispiace, ma è solo una questione d'affari... furono le ultime parole di quei istanti prima che regnasse un silenzio forzato e costretto dai fascisti.
I fascisti ci caricarono su n enorme camion dal color verde acqua, forse il nostro destino quello mio, di mia madre e dei miei fratelli probabilemente era segnato... ma cosa ci doveva ancora capitare? E cosa aveva ancora in serbo il destino per noi?
In quei istanti drammistici regnava non solo il silenzio ma anche la paura di essere uccisi da un momento all'altro, mia madre credeva che ci avessero portato a Salò per fucilarci, oppure ancora probabilmente ci avessero portato nel tribunale speciale.

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