Fuori scena

...fondo era così, era la nebbia del tempo. Altro fatto che non poteva dimenticare, era che lui poi si fosse fidanzato e infine sposato con la sua, diciamo, migliore amica, che sapeva tutto di lei, anche che ne era innamorata. La sua timidezza, che si scontrava con l'intrapredenza dell'amica, fece sì che prima si allontanò e infine, come sempre si mise da parte. Accanto c'era poi, in verità, la sua preferita, d'argento, con una suoneria delicata che la svegliava con dolcezza. Le era stata regalata dal padre per un compleanno. Anche lui sapeva della sua avversione per le suonerie troppo forti, ed aveva scelto proprio quella, per il suo suono delicato simile al cinguettiò di un uccello. Dopo la sua morte ricordò che la mise subito da parte e ne ricomprò un altra, non voleva più sentire quel suono che si era traformato dal soave cinquettiò, in un pianto disperato di un uccellino ferito a morte. La sveglia d'argento fù sostituita da un altra, molto più economica e oggettivamente brutta con una suoneria paragonabile a uno squillo di tromba che doveva ricordarle ogni mattina che la vita continuava, quella vita che aveva cominciato ad odiare, perché il tempo stava inesorabilmente ... [segue »]