Racconto scomodo: Anna e il mostro
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Oggi ti ho fregato!
Quando arriverai sarò via già da un'ora.
Ho raccontato a mamma che devo passare da Lucia a prendere i compiti e che a danza ci vado con lei.
"Ciao mamma, vado."
"Mi raccomando, dritta a casa dopo la lezione."
"Va bene mamma. Ma perché non mi accompagni tu!"
"Ho provato tante volte a chiedertelo ma tu eri troppo occupata per ascoltarmi..."
A testa bassa, quasi di corsa come una ladra, mi affanno a raggiungere la scuola di danza.
"Ciao Anna! Stai andando a danza?" La macchina mi raggiunge.
"Sali ti accompagniamo noi."
"No zia, non ce n'è bisogno... faccio prima a piedi!."
"Dai Claudia, vai tu a piedi a casa di tua sorella, porto io Anna a scuola!"
La zia già scendeva...
"No zia, grazie davvero."
"Sali dai! Ti accompagna zio, tanto deve passare di là." Io non volevo.
No, ancora una volta no!
"Sali, Anna non eri di fretta!?"
Quel sorriso lo conosco bene... è una smorfia, l'interpretazione dei suoi luridi pensieri, ma lo vedo solo io...
Non posso fare altro, salgo.
Accende la radio.
Un porco può apprezzare la musica?
Guardo la zia che scompare dietro l'angolo a passo svelto.
Per un attimo penso stia scappando!
È possibile zia che ... [segue »]
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